Il 14 aprile corrente anno, personale della Stazione Carabinieri di Sermoneta, è intervenuto presso un terreno coltivato ad oliveto prossimo al centro storico di Sermoneta, ove da qualche giorno si notava la presenza di grossi mezzi cingolati per movimento terra.
Nel fare accesso alla vasta area completamente recintata da un antico muro, i militari si sono imbattuti in una attività di sbancamento e terrazzamento del terreno con la rimozione di grossi massi di roccia calcarea, ponendo in essere lavori assolutamente vietati per una zona di così elevato pregio storico ed ambientale.
Al fine di interrompere i lavori, finalizzati verosimilmente ad attività agricola, i militari hanno posto sotto sequestro un’area di circa 3000 mq, proprio in ragione dei vincoli paesaggistico ed idrogeologico, mancando le previste autorizzazioni. Tale attività fu concordata dalla Procura della Repubblica di Latina che ottenne la convalida e la emissione di un Decreto di Sequestro da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Latina. Tuttavia, il provvedimento cautelare posto a tutela del pregevole sito a ridosso delle mura medievali del centro storico fu impugnato dinanzi al Tribunale del Riesame di Latina che ritenne di disporne il dissequestro, eseguito lo scorso 20 giugno.
Proprio in ragione della imprescindibile necessità di tutelare l’area gravata da un rigido vincolo paesaggistico, la Procura della Repubblica di Latina ha ritenuto di disporre ulteriori accertamenti, all’esito dei quali sono risultanti ricorrenti tutti i presupposti per impedire la disponibilità del bene da parte dei proprietari e dei locatari del fondo.
E stato così che l’A.G. inquirente ha richiesto ed ottenuto un secondo Decreto di Sequestro emesso dallo stesso G.I.P. presso il Tribunale di Latina che ha prontamente accolto le motivazioni a fondamento della richiesta del provvedimento preventivo, eseguito dai Carabinieri della locale Stazione.