Ha provato a fuggire. Ha tentato di nascondersi dietro il bancone della reception dell’albergo di cui era direttore. Giovanni Fidaleo, di San Giorgio a Liri, classe 1967, è morto sotto i colpi di una calibro nove sparati dall’impazzata dal brigadiere dei Carabinieri, Giuseppe Molinaro.
Come ricordato dalla collega Angela Nicoletti sulle pagine del sito www.frosinonenews.eu, il dramma nel pomeriggio di ieri lungo la Provinciale ‘Valle del Garigliano’ che collega la zona di Suio Terme a Castelforte. La vittima, che dirigeva l’hotel ‘Nuova Suio’ stava parlando con Miriam Mignano, 40enne ex dipendente e da qualche giorno in servizio come guardia giurata. In pochi istanti il dramma: l’arrivo di Molinaro che è sceso dall’auto con la pistola in pugno ed i colpi in canna ed ha iniziato la mattanza.
Chi si è trovato ad assistere alla scena ha parlato di ‘minuti di follia’. I due bersagli hanno provato a cercare riparo in albergo. Fidaleo è morto praticamente sul colpo mentre Miriam Mignano è stata creduta morta dall’assassino che è fuggito in direzione Caserta. Invece la quarantenne, soccorsa e trasferita in elicottero al ‘Gemelli’, seppur gravemente ferita non è morta.
Il brigadiere ha poi deciso di consegnarsi presso la compagnia di Capua, nella quale faceva servizio essendo stato assegnato alla stazione di Carinola dopo gli anni trascorsi proprio a Castelforte. Una vicenda dai contorni tutti da chiarire anche se gli investigatori della Compagnia di Formia e il magistrato della Procura di Cassino, Chiara D’Orefice, seguono la pista passionale.
Ma per ben capire cos’abbia fatto scattare la follia omicida del brigadiere Molinaro, sposato e con figli, bisognerà attendere l’uscita dalla terapia intensiva dell’unica testimone: Miriam Mignano.