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Omicidio Marco Gianni, ucciso con due fucili diversi: Di Girolamo resta in carcere

Confermato il fermo e disposta la custodia cautelare in carcere per Riccardo Di Girolamo al termine dell'udienza di convalida

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Giorno dopo giorno emergono sempre nuovi dettagli sulla vicenda dell’omicidio di Marco Gianni in un’azienda florovivaistica di Borgo San Donato. Si è svolta l’udienza di convalida per Riccardo Di Girolamo, nel corso della quale è andato avanti il processo di ricostruzione di quel pomeriggio. Al termine è stato confermato il fermo e disposta la custodia cautelare in carcere.

È emerso che Di Girolamo ha sparato con due fucili: il primo mentre era ancora in macchina, il secondo invece è stato utilizzato dopo essere sceso dalla vettura. Dopo aver commesso il fatto, l’uomo si è poi diretto a casa di un amico, dove avrebbe confessato l’omicidio. Da lì è partita una delle chiamate ai Carabinieri che hanno permesso ai militari di risalire all’identità di Riccardo Di Girolamo e fermarlo.

Nel frattempo, sono andate avanti le manifestazioni di vicinanza per la tragedia che ha colpito Marco Gianni. Tutta la comunità di Pontinia, dove l’uomo era impegnato come allenatore in una società di pallamano, si è stretta nella giornata di sabato in una cerimonia laica per dargli l’ultimo saluto. La vicenda ha scosso così tanto l’ambiente da far fermare tutte le attività sportive riguardanti la pallamano Pontinia, per omaggiare Marco. Manifestazioni di affetto e vicinanza sono arrivate anche da Gaeta, città dove era impegnato come giocatore, sempre nella disciplina della pallamano.

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