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Terracina, Fratelli d’Italia all’attacco di Legambiente: “Contro di noi una campagna di odio”

Sui social insulti dal Presidente di Legambiente Terracina alla Meloni e al partito, questa la denuncia del partito di Fratelli d’Italia. “Purtroppo ci ritroviamo a leggere sui social e sulla stampa in modo costante e a cadenza quotidiana gli insulti della presidente del circolo Legambiente di Terracina verso l’intero nostro partito, da Giorgia Meloni ai rappresentanti istituzionali cittadini, fino ai semplici iscritti e simpatizzanti. Non si salva nessuno – scrive Fabio Minutillo in una nota stampa – la presidente definisce FdI il partito del cemento, apostrofa i consiglieri comunali tutti con ogni genere di accusa e cattiveria.

La situazione è diventata insostenibile, Legambiente ed Europa Verde, a giorni alterni, alimentano una macchina dell’odio che dopo l’esito delle ultime elezioni comunali è diventata inarrestabile. Europa Verde e Legambiente dal giorno successivo alle elezioni hanno iniziato a diffamare FDI, dichiarando pubblicamente che chi si è messo contro di loro è stato poi colpito dalle inchieste giudiziarie. Adombrando una loro influenza politica, a cui ci rifiutiamo di credere.
Le accuse delle ultime ore arrivano per le 2 mozioni che riguardavano la rigenerazione urbana e la monetizzazione, che in consiglio comunale non sono state approvate.

Come FDI siamo sempre stati a favore della rigenerazione urbana perchè creare edifici più sicuri, recuperare siti dismessi ed azzerare le emissioni in atmosfera è un obiettivo di buonsenso, teoricamente condiviso anche da Legambiente Nazionale. Ma puntualmente dobbiamo difenderci da chi evidentemente spera di costruirsi una posticcia immagine legalitaria, in modo da ottenere una candidatura politica nazionale, bypassando il consenso territoriale, che non si ha. E i risultati elettorali non lasciano dubbi in tal senso. FdI ha sempre votato sulla base delle proprie legittime convinzioni politiche ed amministrative. Tutto qui. Avendo rispetto delle idee altrui, ma chiedendo rispetto per le proprie. Per carità di patria, ci sforziamo di non denunciare l’opacità di una gestione familiare di un’associazione importante come Legambiente e di un partito da cui siamo ideologicamente distanti come Europa Verde, ma verso cui abbiamo la massima considerazione politica. Anche adesso che si è fuso con il partito della Sinistra Italiana. Vogliamo confrontarci nel merito dei problemi e delle possibili soluzioni. La nostra città non ha bisogno di una lotta nel fango, ma di un dibattito alto e sereno. Questo ci appassiona, per questo ci impegniamo”.

A Latina si torna alle urne, per il tar il voto è viziato da gravi irregolarità

Clamoroso colpo di scena, A Latina si torna alle urne. Il Tar ha accolto il ricorso. I giudici amministrativi hanno annullato “le operazioni elettorali nelle sezioni oggetto di contestazione, ovvero le sezioni 24 , 40, 44, 60, 64, 68, 69, 73, 75, 76, 81, 83, 85, 86, 94, 95, 98, 103, 106, 107, 109, 110, e disponendo “la rinnovazione delle operazioni elettorali limitatamente a tali sezioni» Il collegio era presieduto da Riccardo Savoia.

I giudici hanno contestualmente “annullato il verbale di proclamazione degli eletti adottato dall’ufficio elettorale”. Stando a tale decisione il sindaco Damiano Coletta e i consiglieri comunali decadono e il Comune sarà retto da un commissario.

“Il risultato elettorale – si legge nel dispositivo di sentenza – è viziato dalle gravi violazioni di legge riscontrate nelle operazioni di voto e di scrutinio in molti Uffici elettorali di sezione, come risulta dai rispettivi verbali, con specifico riferimento al numero di schede autenticate e bollate e dalla discrepanza tra numero di schede vidimate, numero di voti espressi e numero di schede vidimate non utilizzate, indicatori del verificarsi del fenomeno comunemente descritto come schede ballerine”.

Nuove professioni: ecco il Career Coach. Chi è e cosa fa

Nuove professioni: una particolarmente recente in Italia è quella del Career Coach. Come abbiamo già avuto modo di scoprire nel nostro excursus sul mondo del lavoro futuro, il settore del coaching è praticamente infinito. Una vastità di opportunità e tematiche: abbiamo letto del love coach, del life coach, del parent coach. Ed oggi è la volta di quel consulente che può aprirci le porte del mondo del lavoro per raggiungere presto i nostri obiettivi. Lui è appunto il Career Coach.

Chi è e cosa fa un Career Coach?

Il Career Coach fornisce supporto e consulenza a partire dalla ricerca del lavoro fino allo sviluppo stesso della carriera di chi decide di affidarsi alle sue competenze. Aiuta i clienti a comprendere quale sia la professione più adatta a loro, li consiglia se invece vogliono cambiare lavoro o come ricollocarsi in questo mondo dopo un periodo di assenza. Non solo. Assieme all’utente struttura un piano di carriera e avanzamento. Quindi non lo definiremo come un semplice consulente di carriera ma come un vero e proprio guru che aiuta i lavoratori a centrare il proprio sogno professionale.

Come opera un Career Coach?

Questa figura si rapporta con i clienti innanzitutto attraverso un questionario di autoindagine finalizzato all’identificazione autonoma delle esigenze. Si studierà quindi un piano di azione. Una volta individuato il percorso migliore, darà spunti, consigli e suggerimenti su come muoversi. Il Career Coach ha il compito di revisionare curricula e lettere di presentazione, simulare colloqui, ottimizzare il Personal Branding e i profili social. Altresì deve cercare di creare una rete di contatti professionali e migliorare le capacità di comunicazione dell’interessato. A tali scopi, di solito, servono non meno di dieci sedute.

Come si diventa Career Coach?

Esistono diversi istituti, a livello internazionale, che rilasciano il certificato da Coach dopo un percorso formativo concluso con un esame finale. Non esiste un albo o un’abilitazione perché parliamo di un settore ancora non regolamentato. Non è necessario aver ottenuto uno specifico titolo universitario, tuttavia, se si desidera intraprendere questa professione, è consigliabile seguire un percorso di studi nell’ambito delle discipline umanistiche come Sociologia o Psicologia. Certamente contano anche le caratteristiche personali. Capacità di comunicazione strategia e motivazione, propensione all’ascolto, empatia, affidabilità, etica, pragmatismo, gestione del tempo ed essere multitasking sono fondamentali alla buona riuscita del lavoro.

Omicidio Ilaria Alpi: bomba uccide somalo assolto dopo 17 anni

detonating fuse and dynamite on mine

Hashi Omar Hassan, l’uomo incarcerato e poi scagionato in Italia per gli assassinii della giornalista Ilaria Alpi e del cameraman Milan Hrovatin, è stato ucciso nella capitale somala Mogadiscio: lo hanno riferito fonti giornalistiche e responsabili politici locali.
Secondo la loro ricostruzione, Hashi Omar è stato dilaniato da un’esplosione provocata da una carica di dinamite innescata sotto o all’interno della sua automobile, nel quartiere di Dharkaynley.

ERA STATO IN CARCERE PER 17 ANNI E POI RISARCITO CON TRE MILIONI

L’uomo, detenuto per 17 anni a Padova con l’accusa di essere membro del commando che aveva ucciso Alpi e Hrovatin il 20 marzo 1994, si era sempre detto innocente e aveva poi ricevuto un risarcimento di tre milioni perché vittima di una falsa testimonianza.

L’ASSOLUZIONE NEL 2016

Hashi Omar era stato arrestato come componente del commando responsabile degli assassinii e nel 2000 era stato condannato a 26 anni di reclusione. L’assoluzione era arrivata il 19 ottobre 2016, dopo che il suo principale accusatore, Ali Ahnmed detto “Jelle”, aveva ritrattato rivelando di averlo calunniato.
Alla trasmissione della Rai ‘Chi l’ha visto’, “Jelle” aveva detto di aver dichiarato il falso, cioè che non si trovava sul luogo dell’agguato ad Alpi e Hrovatin e di aver accusato Hashi Omar perché “gli italiani avevano fretta di chiudere il caso”. In cambio della sua testimonianza, aveva aggiunto l’uomo, aveva ottenuto la promessa che avrebbe lasciato la Somalia.

CONDUCEVA “UNA VITA TRANQUILLA”

Giunto in Italia per testimoniare nel 1998, Hashi Omar era rientrato a Mogadiscio nel 2016, dopo la scarcerazione. Secondo l’emittente Garowe, da allora “avrebbe condotto una vita tranquilla”.

Per l’esplosione, avvenuta in un quartiere meridionale della capitale, per ora non ci sarebbe stata alcuna rivendicazione. Garowe si limita a riferire che uccisioni del genere, con l’utilizzo di ordigni esplosivi improvvisati (Ied), sono spesso opera del gruppo ribelle Al Shabaab, in lotta da ormai 15 anni contro il governo somalo riconosciuto dall’Onu e sostenuto dai peacekeeper dell’Unione Africana.

Fonte www.dire.it (Agenzia di Stampa Nazionale)

Cade dal pianale del tir mentre scarica un macchinario, muore 52enne: è giallo

Cade dal pianale del proprio camion mentre scaricava un macchinario e muore. La tragedia è avvenuta a Novellara (Reggio Emilia) e la vittima è un autotrasportatore polacco 52enne. Il decesso è avvenuto all’interno del piazzale della ditta Global Wending. Ancora in fase di accertamento le cause della morte. Sul posto, oltre al 118, i carabinieri e la Medicina del lavoro, che stanno procedendo ai rilievi per accertare l’esatta dinamica. Bisogna capire se l’uomo abbia accusato un malore.

Tragedia in mare, bambino di due anni e mezzo muore annegato

Tragedia in mare: bambino di due anni e mezzo muore annegato. E’ successo ieri mattina a Santa Severa, a nord di Roma. Secondo una prima ricostruzione, come riportato anche dalla stampa nazionale, il piccolo era in spiaggia con la baby sitter che lo avrebbe perso di vista per alcuni momenti. Il bimbo si sarebbe dunque spinto in acqua. Vano l’intervento dei bagnanti. I soccorsi del 118, subito allertati, non hanno potuto fare nulla per salvare la vita della piccola vittima. Sulla drammatica vicenda indagano i carabinieri che stanno ascoltando i diversi testimoni presenti al momento dell’accaduto.

Caldo record in Giappone, più di 15.000 ricoveri e 27 morti

Caldo record – Secondo i dati forniti dalla protezione civile giapponese e diffusi in giornata dal ministero degli Affari Interni, nel mese di giugno è balzato a 15.657 il numero di casi di ricoveri in ospedale causati da malori legati al caldo record che ha investito il Paese nell’ultimo mese.

IL RECORD PRECEDENTE ERA DEL 2011

Secondo le autorità, il numero record di colpi di calore, che ha causato finora 27 vittime accertate, ha superato di gran lunga il record precedente di 6.980 del 2011.

I più colpiti sono stati gli over 65, che rappresentano il 57% del totale dei ricoveri, e i giovani studenti di scuole elementari, medie e superiori durante le attività di educazione fisica all’aperto.

Fonte www.dire.it (Agenzia di Stampa Nazionale)

Si sposa in fin di vita in cardiochirurgia: trapianto lo salva

Una storia commovente, ma dal lieto fine. Un uomo di 47 anni, in fin di vita dopo un infarto, ha espresso quello che pensava fosse il suo ultimo desiderio: sposare la sua compagna. E’ successo a Torino. Lui intubato e per la sposa un un bouquet composto di tappini di provette del sangue. Ma proprio durante la cerimonia nella terapia intensiva della cardiochirurgia dell’ospedale Molinette di Torino, è arrivata una notizia meravigliosa: la disponibilità di un cuore per un trapianto. L’operazione è stata eseguita la stessa notte e il 47enne è stato salvato nel giorno del suo ‘sì’.

Smart fitness, la rivoluzione: come si farà sport nel futuro

Smart fitness: come si farà sport nel futuro. Non solo smart working, ma anche l’allenamento fisico diventa da remoto grazie alla tecnologia e al mondo digitale. Soprattutto in seguito alle restrizioni da Covid, per tanti esperti del settore, affidarsi alle soluzioni digitali è stata la chiave di conservazione del proprio lavoro. Però è bene sottolineare che lo smart fitness non si traduce esclusivamente nel training da casa o dal parco grazie a delle app. C’è un mondo dietro. E il concetto è ben più ampio e intrigante. Così come lo sono le tante opportunità che offre.

Abbiamo iniziato con cardiofrequenzimetri, videoallenamenti e app sullo smartphone. Poi è stato l’avvento dei fitness tracker che ci consentivano di valutare i nostri sforzi. Ad oggi sembrerebbe che l’esigenza sia quella di creare un forte connubio tra le componenti social e smart dello sport. Insomma, si vuol ricreare l’ambiente, allo stesso tempo competitivo e sociale della palestra, ma a casa.

Lo smart fitness vuole creare attrezzi con sensori intelligenti, connessi ad internet e che possano riprodurre i risultati di un personal trainer tradizionale. Al momento non è ancora una realtà accessibile a tutti i portafogli: gli attrezzi sono molto costosi e anche ingombranti. La logica, però, impone che per il futuro ci sia una diminuzione di prezzi e…dimensioni. I dispositivi, quindi, saranno compatibili con le esigenze della massa.

Un altro aspetto dello smart fitness è la gamification, cioè trasformare l’allenamento in una competizione a distanza con altri utenti. Direte, niente di originale. Ed invece la novità c’è. Lo scopo è rendere tale attività sempre più appetibile e integrata con premi e ricompense. Feedback positivi, musica e socialità: come in una palestra fisica.

Parliamo di una vera e propria rivoluzione del fitness che apre le sue porte anche ai più sedentari. Uno strumento prezioso per una concezione di vita più sana.

Inflazione alle stelle, in Italia mai così alta dal 1986

Inflazione alle stelle: nel mese di giugno è salita dell’8%, segnando un aumento che non si vedeva dal 1986, quando era arrivata a un +8,2%. Anche i prezzi non erano così alti dal 1996 e quelli degli alimentari, il cosiddetto ‘carrello della spesa’, non salivano così tanto, appunto, dal gennaio 1986.

L’INFLAZIONE DEL 1986

A giugno. spiega l’Istat, “l’inflazione accelera di nuovo salendo a un livello (+8,0%) che non si registrava da gennaio 1986 (quando fu pari a +8,2%). Le tensioni inflazionistiche continuano a propagarsi dai Beni energetici agli altri comparti merceologici, nell’ambito sia dei beni sia dei servizi. Pertanto, i prezzi al consumo al netto degli energetici e degli alimentari freschi (componente di fondo; +3,8%) e al netto dei soli beni energetici (+4,2%) registrano aumenti che non si vedevano rispettivamente da agosto 1996 e da giugno 1996. Al contempo, l’accelerazione dei prezzi degli Alimentari, lavorati e non, spingono ancora più in alto la crescita di quelli del cosiddetto “carrello della spesa” (+8,3%, mai così alta da gennaio 1986, quando fu +8,6%)”.

I DATI

Secondo le stime preliminari, nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dell’1,2% su base mensile e dell’8,0% su base annua (da +6,8% del mese precedente). Lo rileva l’Istat.

UN RIFLESSO DELL’AUMENTO DEL COSTO DELL’ENERGIA

In un quadro di diffuse tensioni inflazionistiche, l’ulteriore accelerazione della crescita su base tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +42,6% di maggio a +48,7%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +32,9% a +39,9%; i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +64,3%), e dall’altra a quelli dei Beni alimentari, sia lavorati (da +6,6% a +8,2%) sia non lavorati (da +7,9% a +9,6%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +4,4% a +5,0%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,0% a +7,2%).

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera da +3,2% a +3,8% e quella al netto dei soli beni energetici da +3,6% a +4,2%. Su base annua accelerano sia i prezzi dei beni (da +9,7% a +11,4%) sia quelli dei servizi (da +3,1% a +3,4%); si ampia, quindi, il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -6,6 di maggio a -8,0 punti percentuali).

SU I PREZZI DI ALIMENTARI, PRODOTTI PER LA CASA E PER LA PERSONA

Accelerano i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +6,7% a +8,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,7% a +8,4%).
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto a diverse componenti e in particolare ai prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+6,0%), dei Servizi relativi ai trasporti (+2,0%), degli Alimentari lavorati (+1,7%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,3%) e dei Beni non durevoli (+0,7%). L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +6,4% per l’indice generale e a +2,9% per la componente di fondo. Secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento su base mensile dell’1,2% e dell’8,5% su base annua (da +7,3% nel mese precedente).

Fonte www.dire.it (Agenzia di Stampa Nazionale)