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Covid – Lettera del sindacato medici all’assessore D’Amato: “Pronti allo sciopero”

“Abbiamo scritto all’Assessore Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato e ai vertici della sanità laziale per chiedere la convocazione urgente del tavolo di concertazione e per riaprire la trattativa tra la parte pubblica e le organizzazioni sindacali dei medici”. Così Cristina Patrizi, Segretario Regionale Lazio del Sindacato Medici Italiani, rende pubblica la lettera inviata alla Regione Lazio.

“Vorremmo conoscere quali saranno le forme organizzative mono professionali nelle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e le modalità di  partecipazione dei medici alle forme organizzative multiprofessionali, questioni che con appositi atti di programmazione ed  indirizzo devono essere definite  entro 6 mesi dalla entrata in vigore dell’accordo del 28 aprile scorso. Per queste ragioni riteniamo  che sia giunto il momento per avviare un percorso di condivisione. È urgente riaprire il confronto, interrotto ormai da oltre un anno, anche perché siamo davanti a gravi situazioni d’incertezze e d’inadempienze che tuttora aspettano ancora risposte. A partire dall’applicazione che  DGR n. 852/2020 della Regione Lazio che contiene gli accordi integrativi regionali della medicina generale e della pediatria che definiscono l’inserimento dei medici di medicina generale (MMG) e pediatri di libera celta (PLS) nella rete regionale di sorveglianza epidemiologica per SARS-Co V-2″.

“Attendiamo, inoltre, ancora risposte  sulle modalità  organizzative della  campagna vaccinale anticovid, sull’adeguamento delle Unità di Cure Primarie, sui ritardi dei pagamenti vaccinazioni antinfluenzali, sulla necessità di pianificare la campagna vaccinale 2022-23,  sulle gravi situazioni di coperture territoriali di medici per le zone carenti, sull’impossibilità a reperire sostituti per l’assistenza primaria e per la  continuità assistenziale, sulla necessità di norme di sicurezza più stringenti per le postazioni di continuità assistenziale  a causa delle  continue aggressioni, come gli episodi recenti di Latina e Ariccia dimostrano”.

“Abbiamo bisogno di capire le determinazioni della Regione Lazio a garanzia del lavoro di tutti medici. Per queste ragioni, siamo pronti allo stato di agitazione ed a un nuovo sciopero anche per quanto riguarda il lavoro telematico, a partire dalla sospensione delle funzioni certificative per conto dei SISP e tutte quante le incombenze burocratiche connesse allo stato covid. Non possiamo restare inerti davanti ad incombenze e carichi di lavoro che la Regione Lazio in modo unilaterale ha imposto alla categoria medica creando un forte disagio e sofferenza ai medici laziali” conclude.

Cori – Nuova ‘luce’ per la cappella della SS. Annunziata: un impianto di illuminazione scenica

La Cappella della SS. Annunziata a Cori, pregevole monumento nazionale, si riveste di una nuova luce, mostrando ancor meglio che in passato la sua bellezza e il suo splendore. La struttura si arricchisce infatti di un nuovo importante strumento (progetto del MiC – Direzione Regionale Musei Lazio), un impianto moderno in grado di creare un’illuminazione scenica e funzionale che consente agli straordinari affreschi quattrocenteschi di esprimersi al meglio nella loro intensità e qualità cromatica. Il vecchio impianto è stato sostituito con uno a sorgenti luminose a led di ultima generazione che restituisce un’illuminazione morbida e uniforme.

L’inaugurazione avverrà lunedì 18 luglio alle ore 17 (ingresso libero fino a esaurimento posti, per info e prenotazioni Pro Loco Cori: 06 96617213 – 348 9053474).

Interverranno: Massimo Osanna, direttore generale Musei – Ministero della Cultura, Stefano Petrocchi, direttore regionale Musei Lazio – Ministero della Cultura, Domenico Palombi, Università La Sapienza di Roma, Pio Pistilli, Università La Sapienza di Roma, Adriano Caputo, architetto e lighting designer, Federico Ognibene, docente e direttore tecnico ILM Lighting, Mauro Primio De Lillis, sindaco di Cori e Modererà Maria Sole Cardulli, direttore Cappella dell’Annunziata di Cori. Al termine concerto di musica rinascimentale della compagnia Tres Lusores.

“Trovo che sia anche un gesto di tutela – afferma Maria Sole Cardulli – perché consente innanzitutto di vedere correttamente questi affreschi e vedere vuol dire conoscere. E, alla base della tutela, altro non c’è se non la conoscenza”.

“Siamo felici ed orgogliosi – dice Mauro De Lillis – di poter mostrare ai visitatori la Cappella dell’Annunziata, uno dei nostri più preziosi gioielli, nella sua nuova veste luminosa con forme e colori che si integrano mirabilmente in un’armonia stilistica ritrovata”.

La storia

La struttura fu fatta erigere nel 1.411 dal potente cardinale spagnolo Pedro Fernandez De Frias e faceva parte di un complesso agostiniano di origine medievale sorto nella prima del ‘200 nei pressi del centro cittadino. Di forma rettangolare e con una grande volta a botte, è interamente dipinta e rappresenta una delle più importanti decorazioni pittoriche del tardogotico del Lazio.

Il cardinale committente era anche arcipresbitero della Basilica di San Pietro in Vaticano e fece decorare la Cappella corese secondo i modelli iconografici raffigurati nella chiesa medievale vaticana. Una complessa storia di committenze e patronati proseguì e concluse la decorazione di tutte le pareti alla morte del cardinale De Frias nel 1.420. Altri due cardinali spagnoli, Alfonso Carrillo de Albornoz e Juan Cervantes de Llora, fecero completare i lavori insieme al nobile Juan de Tovar, lasciando i loro stemmi insieme a quello della corona di Castiglia, regione di provenienza di tutti i protagonisti.

Latina – Coletta firma la petizione in favore di Draghi, Calandrini: “Un abuso gravissimo”

In una nota fatta recapitare in redazione, il senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini prende un netta e severa posizione contro l’ormai ex sindaco di Latina, Damiano Coletta, in merito alla petizione firmata dallo stesso Coletta per chiedere al presidente del consiglio Draghi di rimanere al proprio posto: “Si tratta di un abuso gravissimo della sua posizione – dice Calandrini – visto che Coletta è decaduto l’8 luglio a seguito di una sentenza del TAR che ha annullato la proclamazione degli eletti nel Comune di Latina per irregolarità durante le elezioni amministrative, in 22 sezioni su 116. Inoltre, da lunedì 11 luglio a Latina le funzioni di sindaco sono state assunte dal Commissario Prefettizio Carmine Valente.

Cosa ci fa, dunque, la firma di Damiano Coletta come sindaco di Latina sulla petizione a sostegno di Mario Draghi? Questo conferma la posizione già espressa ieri da Giorgia Meloni: i primi cittadini (anche ex primi cittadini, a questo punto), stanno abusando del loro ruolo istituzionale e si stanno atteggiando a segretari di partito.

Il caso di Latina è ancora più grave dal momento che Coletta il ruolo di sindaco non lo ricopre più da 10 giorni e non è autorizzato in alcun modo a rappresentare la città, a maggior ragione in un contesto nazionale e così delicato come una crisi di governo.

Coletta faccia chiarezza e spieghi come ci è finita la sua firma in quell’elenco e si scusi con la città per questo abuso non richiesto, non dovuto, scorrettissimo, che indica oltretutto disprezzo per la magistratura che lo ha dichiarato decaduto. È un gesto talmente grave il suo, che se anche fosse riabilitato dal Consiglio di Stato dovrebbe portarlo a rassegnare volontariamente le dimissioni per manifesta inadeguatezza, paventata superiorità e sprezzo di qualunque regola di rappresentanza istituzionale e di buon senso.

E un po’ di chiarezza dovrebbero farla anche i promotori dell’iniziativa, Nardella, Decaro e i loro colleghi, perché a questo punto temiamo che quell’elenco sia gonfiato al solo scopo di esercitare una pressione non richiesta sul Presidente del Consiglio dimissionario, fingendo di dargli un sostegno a questo punto palesemente artificioso”.

Cybercriminali scatenati: l’Italia prima in Europa per attacchi ransomware e malware

Cybercriminali scatenati nel mese di maggio: l’Italia è prima in Europa per attacchi ransomware e malware. Inoltre, si mantiene nelle prime posizioni degli stati più bersagliati anche a livello globale. Il dato emerge dall’ultimo report di Trend Micro, leader globale di cybersecurity. Nel dettaglio, a maggio il numero totale di ransomware intercettati in tutto il mondo è stato di 1.336.000.

L’Italia è il Paese più colpito in Europa e il sesto al mondo con una percentuale di attacchi subiti del 4,44%. Le prime posizioni di questa classifica vedono Stati Uniti (19,82%), Turchia (12,13%), Giappone (5,81%), Taiwan (5,73%) e India (5,71%).

Per quanto riguarda i malware, l’Italia è prima in Europa e quinta al mondo. Questa la Top5 con il numero di attacchi intercettati: Giappone (127.120.942), Stati Uniti (77.384.579), India (24.534.066), Brasile (22.617.407), Italia (17.396.690).

I cinque settori in ordine più colpiti dai cybercriminali in Italia sono stati: PA, sanità, tech, manifatturiero e banking. A maggio 2022 Trend Micro ha gestito in tutto il mondo 500 miliardi di query e fermato 11,5 milioni di minacce, di cui il 58,6% arrivava via e-mail.

I dati sono frutto delle analisi della Smart Protection Network, la rete di intelligence globale di Trend Micro che individua e analizza le minacce e aggiorna costantemente il database online relativo agli incidenti cyber, per bloccare gli attacchi in tempo reale grazie alla migliore tecnologia platform-based disponibile sul mercato. La Smart Protection Network è costituita da oltre 250 milioni di sensori e blocca una media di 65 miliardi di minacce all’anno, con il record di 94 miliardi di minacce bloccate nel 2021.

Covid, un morto e 750 nuovi positivi: il bollettino di oggi

Resta seria, pur nella consapevolezza di essere lontani dal pericolo corso nell’estate del 2020 ed in quella del 2021, la situazione del covid in provincia di Latina. Anche oggi, infatti, la Asl ha reso noti i dati giornalieri relativi all’andamento della pandemia in provincia: sono 750 i nuovi positivi, e si registra il decesso di un paziente residente nel capoluogo.

Continua a crescere il numero dei ricoveri: ben cinque solo nella giornata di ieri. Sono 62 le persone dichiarate guarite, mentre 1071, per la quasi totalità quarte dosi, sono stati i vaccini inoculati nelle ultime 24 ore.

Questa, infine, la mappa dei contagi in provincia di Latina comunicata dalla Asl oggi, 17 luglio 2022: Aprilia 60, Bassiano 2, Campodimele 2, Castelforte 9, Cisterna di Latina 48, Cori 20, Fondi 8, Formia 57, Gaeta 21, Itri ,1 Latina 207, Lenola 2, Maenza 5, Minturno 24, Monte San Biagio 10, Norma 5, Pontinia 26, Priverno 35, Prossedi 3, Roccagorga 6, Rocca Massima 1, Roccasecca dei Volsci 1, Sabaudia 37, San Felice Circeo 12, Santi Cosma e Damiano 5, Sermoneta 13, Sezze 43, Sonnino 11, Spigno Saturnia 3, Terracina 72 e Ventotene 1.

Latina Calcio, al via la nuova stagione: domani il ritiro

Parte ufficialmente domani, con il ritiro presso il campo di allenamento dei nerazzurri, all’ex Fulgorcavi di Borgo Piave, la nuova stagione calcistica del Latina Calcio 1932.

Al raduno di precampionato si troveranno i calciatori per l’avvio della preparazione, guidati dallo staff tecnico diretto dal mister Daniele Di Donato, a cui è stato affidato il compito di guidare in nerazzurri per i prossimi due anni.

In mattinata, quindi, dopo gli esami clinici di rito, scenderanno tutti in campo per la prima seduta di allenamento. Sempre nella stessa giornata di lunedì, alle ore 12,30, si terrà presso la sala stampa Amodio dello stadio Francioni anche la prima conferenza stampa della stagione, in cui il Direttore Sportivo e il mister illustreranno ai giornalisti presenti e a tutti quelli che avranno modo di seguirla in diretta via web, i progetti e le attività pianificate, attraverso cui la società società ha animo di migliorare, nel prossimo anno calcistico di Lega Pro, la performance dello scorso anno e tracciare un percorso virtuoso che la possa portare in prospettiva a militare in categoria superiore.

Con ‘Ndonarella’ e ‘Francisco’ il dialetto di Sezze va in scena a Sermoneta

Nell’ambito della rassegna “Sermonet’Amo e i suoi fratelli”, promossa dall’associazione Dritto & Rovescio e dall’Amministrazione comunale con il contributo del Consiglio regionale del Lazio, sarà messa in scena la commedia in dialetto di Sezze “Ndonarella Francisco e … le iellate alle carciofole” di Alberto Ottaviani, che sarà curata dall’associazione Giotto.

La commedia era inizialmente prevista per sabato 25 giugno, ma a causa di alcune defezioni nella compagnia teatrale per motivi di salute, l’appuntamento è stato spostato a questa domenica 17 luglio.

“Sermonet’Amo e i suoi fratelli”, giunta alla quarta edizione, nei precedenti tre appuntamenti del 2022 ha portato nel cuore del centro storico di Sermoneta compagnie teatrali dialettali di Priverno, Norma e, naturalmente, Sermoneta con i padroni di casa, la compagnia Dritto e Rovescio presieduta da Pietro Rafaiani, direttore artistico Eleonora Mugnai.

“Sermonet’amo e i suoi fratelli” si inserisce nel ciclo di iniziative sostenute dall’Amministrazione Giovannoli volte alla riscoperta del dialetto locale, insieme a “Sermonet’Amo in poesia”, il concorso di poesie in dialetto rivolto agli studenti delle scuole di Sermoneta e organizzato dall’Archeoclub di Sermoneta.

Carabiniere ucciso in Congo: il ricordo del sonninese Vittorio Iacovacci

Si è tenuto venerdì mattina a Sonnino, l’evento organizzato dall’Associazione Culturale no-profit “Crescere con Gioia”. Nell’ambito dei laboratori estivi, l’associazione ha voluto organizzare una giornata speciale dedicata ai Carabinieri e, in particolare, al Carabiniere Scelto Vittorio Iacovacci, anch’egli sonninese, tragicamente ucciso in Congo durante il tentativo di rapimento dell’Ambasciatore italiano Luca Attanasio.

I bambini, veri protagonisti dell’evento, dopo aver mostrato alla famiglia Iacovacci una serie di disegni e lavoretti dedicati al militare tragicamente scomparso, hanno consegnato loro un quadro con dedica.

Durante la mattinata, dopo l’alzabandiera e un minuto di silenzio in memoria dei caduti, i bimbi hanno avuto la possibilità di salire a bordo di una macchina delle Stazioni Carabinieri, su una “Gazzella” dell’Aliquota Radiomobile e su una moto sempre della Radiomobile, azionando luci, sirene e lampeggianti.

Presenti alla cerimonia numerosi cittadini e rappresentanti dell’amministrazione locale; il comandante della Compagnia di Terracina, Cap. Francesco Vivona, il Luogotenente C.S. Gaetano Borrelli Comandante della Stazione Carabinieri di Sonnino, nonché una rappresentanza di Carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Terracina.

Rapina in gioielleria: armi in mano, i banditi minacciano le commesse e svuotano la cassaforte

Colpo in gioielleria sabato in provincia di Latina. Una banda di malviventi ha messo a segno una rapina all’interno di una gioielleria di Borgo Montello.

Per aggirare i sistemi di allarme dell’esercizio commerciale, i banditi hanno scelto una strada lunga, ma decisamente redditizia a giudicare dai risultati. Durante la notte, infatti, si sono introdotti in un locale adiacente alla gioielleria, praticando un foro nella parete che divide le due stanze. All’arrivo delle commesse, la mattina, si sono fatti trovare nel retrobottega, armi in mano.

Sotto minaccia, poi, le hanno costrette ad aprire il caveau. A quanto pare erano armati di pistole e coltelli. Ancora in fase di quantificazione il bottino, che comunque sarebbe decisamente ingente. Sul caso indaga la Polizia.

Lite in strada finisce a coltellate: Leonardo ucciso a soli 26 anni

Una tragica nottata, la scorsa, ad Anzio. Erano da poco passate le due di notte quando una lite iniziata in un locale, e culminata in strada, ha portato alla morte di un ragazzo di 26 anni, ucciso a coltellate. Il giovane, residente ad Aprilia, non ha avuto scampo. Si chiamava Leonardo Muratovic.

Sul posto sono subito accorsi i sanitari per cercare di salvarlo, ma purtroppo i loro sforzi sono risultati inutili, a causa delle gravi ferite inferte alla vittima. La lite è avvenuta sulla Riviera Mallozzi, la zona della movida.

Alcuni testimoni hanno raccontato che l’aggressore, subito dopo aver sferrato i fendenti mortali, si sarebbe dato alla fuga, mentre i presenti hanno chiesto immediatamente aiuto. Trasferito d’urgenza in ospedale, il ferito è deceduto poco dopo il ricovero.

Ora è caccia all’assassino. Sul luogo della tragedia la Polizia scientifica è al lavoro dall’alba e sta effettuando i rilievi mentre il personale investigativo del Commissariato sta ascoltando tutti i presenti all’omicidio. La polizia ha anche acquisito le immagini della videosorveglianza.