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In giro con una pistola a salve, aggrediscono i poliziotti: denunciati

La scorsa notte gli agenti della Squadra volante della Polizia di Stato-Questura di Latina è intervenuto in piazzale dell’Ambrosia, dove era stata segnalata la presenza di una persona armata di pistola. Sul posto, le due pattuglie intervenute hanno perlustrato la zona, riuscendo a rintracciare un uomo che corrispondeva alle descrizioni fornita alla Centrale Operativa della Questura. L’uomo effettivamente brandiva una pistola mentre si trovava in compagnia di una seconda persona ed è stato immediatamente disarmato dai poliziotti. L’uomo armato, con la complicità dell’amico ha tentato di opporre resistenza agli agenti colpendoli ripetutamente, minacciandoli di ritorsioni nei loro confronti, nel tentativo di sottrarsi al controllo.

La perquisizione personale ha consentito di rinvenire, su uno dei due fermati, un caricatore ed un colpo a salve, mentre in un’aiuola poco distante gli operatori di polizia trovavano la scatola dell’arma con all’interno 46 munizioni 8mm a salve. I successivi accertamenti sull’arma, infatti, hanno permesso di verificare che la stessa era una pistola a salve.

I due, entrambi 24enni con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e la persona, sono stati deferiti in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria per minacce e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Latina – Incidente mortale, Bruno muore a soli 56 anni: città in lutto

Un tragico incidente, verificatosi ieri pomeriggio, è costato la vita ad un uomo residente in provincia di Latina. La vittima guidava una moto Triumph Tiger ed è rimasto coinvolto in uno scontro con altre due persone sul tratto di strada rettilineo che da via di Santa Fecitola, a Latina, sfocia sull’Appia tra Tor Tre Ponti e Borgo Faiti.

La persona deceduta si chiamava Bruno Favi, 56 anni, nato a Roma ma residente a Sabaudia, sulla via Litoranea in località Bella Farnia. Aveva famiglia ed era un corriere delle poste.

Sul posto gli agenti della polizia Locale di Latina che stanno cercando di ricostruire la dinamica dell’urto: dai primi rilievi pare che l’uomo sia entrato in contatto con la Fiat punto, guidata da un 39enne di Sonnino, che procedeva nella stessa direzione, quindi verso via Appia. Uno scontro che ha coinvolto anche un 30enne di Sezze, un meccanico che aveva finito di lavorare a Latina e stava rientrando a casa. Per lui alcune fratture alle gambe, per questo è stato necessario il ricovero al Santa Maria Goretti di Latina. Per l’uomo in sella alla moto non c’è stato nulla da fare. Sul posto i vigili del fuoco ed il 118 per soccorrere i feriti.

Rifiuti, scelta l’area per la discarica: fari puntati su Aprilia

Non c’è ancora l’ufficialità, ma è ormai praticamente stata scelta l’area che ospiterà la discarica in provincia di Latina. La relazione del commissario regionale Illuminato Bonsignore, infatti, è stata consegnata ai sindaci che, ora, dovranno ora stabilire dove fare cosa. Una scelta, però, praticamente obbligata visto che il commissario Bonsignore ha posto alcuni paletti. Il più importanti di essi è la distanza fisica dall’impianto di Tmb.

Una indicazione che, quindi, in pratica individua nella città di Aprilia la destinazione finale per la discarica di inerti. E quindi, visto che tra i siti individuati dal commissario ce n’è solo uno in territorio apriliano, ovvero la cava dell’impresa edile Stradaioli, è quasi certo che questa sarà la destinazione finale, vista la poca distanza dalla sede della Rida Ambiente.

Contro la balaustra del ponte, auto finisce in un fosso: giovane in codice rosso

Poteva avere conseguenze ben peggiori l’incidente stradale verificatosi questa mattina in via Chiesuola, dalle parti di Borgo Piave. Per cause ancora da chiarire, un’auto guidata da un giovane è finita contro la balaustra del ponte che attraversa un canale.

Uno scontro che ha fatto finire l’auto, guidata da un ventenne di Cori che andava al lavoro, in un fosso. E’ stato lo stesso giovane a chiedere l’intervento del 118. I sanitari lo hanno trasportato al pronto soccorso ma le sue condizione non sarebbero gravi.

Per tirare l’auto fuori dal fosso è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco; per i rilievi, invece, hanno lavorato gli agenti della Polizia Locale.

Formia – Pronto soccorso del Dea al collasso: “Situazione insostenibile”

“Pronto Soccorso del DEA di Formia al collasso per la grave carenza di personale infermieristico. E la Asl Latina inerme”. Parole gravi quelle affidate ad un comunicato da parte della FIALS, che in questo modo ha voluto ‘denunciare la situazione di estrema criticità di personale in cui versa l’ospedale tutto ma soprattutto il Pronto Soccorso di Formia’. E’ la stessa sigla sindacale a fornire un elenco delle varie criticità riscontrate. Naturalmente se qualcuno dalla Asl di Latina avrà qualcosa da dire, noi siamo qui.

Nel documento, insomma, il dito viene puntato contro il ‘Il carico di lavoro oramai insostenibile dovuto alla grave carenza di personale oltre che dalla recrudescenza della pandemia in corso. Da non sottovalutare poi l’aumento del bacino d’utenza della popolazione che ogni anno aumenta nel periodo estivo. A questo si aggiungono i percorsi promiscui per pazienti Covid + e non. Non risultano – sempre secondo la FIALS – assegnati alla suddetta U.O.C. Operatori Socio Sanitari (cat.B) assolutamente previsti dalla normativa vigente, oramai figura mitologica. Allo stato attuale risultano operative 25 unità assolutamente insufficienti a garantire i L.E.A. poiché il fabbisogno minimo PREVISTO viene Violato’. Una situazione di disagio, quindi, che coinvolge non solo i pazienti ma anche, e soprattutto, il personale. La FIALS, quindi, chiede ‘l’assunzione di risorse umane nel più breve tempo possibile’.

‘La situazione sopra descritta – continua la nota – è stata esposta molteplici volte nelle sedi preposte, e solo qualche mese fa erano state promesse dalla dirigenza al pronto soccorso dalle 10 alle 12 unità, ad oggi non sono arrivate neanche la metà di quelle. Sono stati effettuati numerosi ORDINI DI SERVIZIO con telefonate ai dirigenti preposti da parte di dirigenti medici anche in piena notte per segnalare l’enorme disagio ma a nulla è servito.

La Direzione Generale, messa a conoscenza per tempo della gravità della situazione, non ha preso alcun provvedimento in merito, contando sui rientri e doppi turni del personale infermieristico portato allo stremo, e costretti spesso a eseguire mansioni non previste dallo specifico Profilo Professionale. Inoltre il personale infermieristico gestisce il reparto di medicina d’urgenza (7 posti letto) , dove il medico è presente solamente nel turno di mattina e durante il turno pomeridiano e notturno viene utilizzato un monitor multiparametrico posizionato nella Medicheria I, non adeguatamente gestibile dal Medico impegnato a fronteggiare gli accessi di Pronto Soccorso/Tensostruttura per l’assistenza sempre più complessa aggravata ulteriormente dalla pandemia per nulla debellata, anzi’.

‘La FIALS – si conclude il documento – intende conoscere quali sono le azioni intraprese dall’ Azienda per la risoluzione delle problematiche URGENTI dettagliatamente indicate. L’unico goffo tentativo intrapreso da parte dell’azienda per cercare di reperire infermieri è quello ad oggi di proporre contratti di pochi giorni, cui nessuno accetta.

FIALS Latina rimarca da un lato la grave carenza di personale e chiede assunzioni immediate con contratti che non vadano a denigrare la professionalità degli infermieri e dall’altro denuncia la cattiva gestione del personale, i tanti imboscati di cui è vietato parlare. Evidentemente la volontà dell’azienda è stremare il personale senza protettori, perché gli imboscati sono già stremati dal caldo…’

Covid, un morto e 1104 nuovi positivi: il bollettino di oggi

Continua a rimanere sostenuto, come avvenuto nelle ultime settimane, il numero dei contagi giornalieri da covid 19 in provincia di Latina. Sono 1104 quelli comunicati oggi dalla Asl di Latina nel consueto bollettino. Documento che riporta anche un decesso, sempre causa covid. Si tratta di un paziente di Latina.

Cresce anche il numero dei ricoveri, sei nella giornata di ieri, mentre è stabile, sono 142, quello dei guariti. Cresce in modo esponenziale, invece, il numero delle vaccinazioni, soprattutto quarte dosi: 1442 le persone inoculate ieri, di cui 1352, appunto, con quarta dose.

Questa, infine, la mappa del contagio di oggi, 16 luglio: Aprilia 104, Bassiano 6, Campodimele 2, Castelforte 10, Cisterna di Latina 77, Cori 16, Fondi 27, Formia 62, Gaeta 28, Itri 15, Latina 284, Lenola 5, Maenza 8, Minturno 47, Monte San Biagio 14, Norma 10, Pontinia 29, Priverno 26, Prossedi 2, Roccagorga 11, Roccasecca dei Volsci 1, Sabaudia 52, San Felice Circeo 9, Santi Cosma e Damiano 20, Sermoneta 23, Sezze 54, Sonnino 12, Sperlonga 5, Spigno Saturnia 6, Terracina 138 e Ventotene 1.

Musica troppo alta, la polizia piomba ad un locale sul lungomare

Si intensificano i controlli della polizia di Latina sul lungomare dove, soprattutto nel periodo estivo, si sposta la così detta movida.

Sono stati gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa ad effettuare una serie di interventi in locali pubblici, di ristorazione e palestre. Lo scopo è quello di ‘rilevare le emissioni rumorose’, insomma controllare che nessuno ‘spari’ musica a volume troppo alto; questo dopo la segnalazione di disturbo da parte di numerosi residenti in diverse zone della città.

I poliziotti sono entranti sul tardi in un locale proprio del lungomare di Latina: gli accertamenti permettevano di rilevare l’eccessivo volume delle emissioni acustiche, per cui si procedeva a far abbassare il volume della musica, ripristinando di fatto la quiete in quella zona.

‘Inoltre – si legge nella nota della Questura di Latina – considerato che era presente una consolle con dj set e il titolare non era in grado di dimostrare di essere autorizzato a svolgere tali attività musicali, nonostante abbia fornito assicurazione agli agenti operanti di aver presentato la relativa documentazione, è stata invitata a produrre la relazione tecnica di impatto acustico e la Scia per la somministrazione di alimenti e bevande, in assenza delle quali il gestore rischia una sanzione amministrativa di diverse migliaia di euro”.

Calandrini all’attacco di Acqualatina: “Intollerabile l’aumento delle tariffe”

“In piena emergenza idrica, con il servizio che registra frequenti interruzioni, la dispersione dell’acqua in provincia di Latina risulta tra le più alte a livello nazionale. In questo scenario drammatico, per i cittadini è arrivata un’ulteriore beffa rappresentata dall’aumento delle tariffe decise dai sindaci dell’EGATO 4”. Questo quanto affermato, in una nota, dal senatore di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini.

“Su questa situazione controversa – continua Calandrini – ho chiesto l’intervento dei ministri delle Infrastrutture, della Transizione Ecologica e dello Sviluppo Economico, tramite un’interrogazione depositata in Senato e preparata con il supporto del dipartimento “Economia e finanze” di Fratelli d’Italia della provincia di Latina, guidato da Stefano Cicerone.

Penso sia necessario che Giovannini, Cingolani e Giorgetti chiariscano, ciascuno per le proprie competenze, come mai la rete idrica della provincia di Latina è un autentico colabrodo. È necessario inoltre fare luce sulla gestione del servizio di Acqualatina rispetto a quelli che sono gli accordi con l’ATO4 e il piano industriale, verificando gli interventi eseguiti. Infine è opportuno accertare la correttezza delle decisioni assunte dalla conferenza dei sindaci senza il coinvolgimento dei rispettivi consigli comunali”.

“Non bisogna dimenticare – conclude il senatore di FdI – che le vittime di questo sistema sono i cittadini che si trovano alle prese con bollette più alte: è necessario un intervento affinché siano pensate agevolazioni per aziende, famiglie e soggetti fragili che non possono farsi carico degli aumenti. Anche di questo chiederò conto ai membri del Governo, dai quali mi aspetto risposte che vadano incontro agli utenti”.

Latina – Bimbo di 5 anni travolto da un’auto, corsa in ospedale

Un bimbo è stato investito da un’auto in transito mentre si trovava a bordo strada. L’episodio mercoledì scorso in centro a Latina. L’urto ha sbalzato via il piccolo che è ricaduto pesantemente sull’asfalto. Sul posto si sono portati i sanitari del 118 che lo hanno ricoverato d’urgenza al ‘Goretti’. Si parla di trauma cranico. Sul posto, per i rilievi e le indagini, i carabinieri.

L’episodio nel tardo pomeriggio quando il piccolo, di 5 anni, si trovava insieme ai suoi genitori in via Pietrosanti, il tratto di strada che collega viale Nervi con viale Le Corbusier, proseguendo poi in via Vespucci.

La donna che lo ha colpito con l’auto avrebbe dichiarato di esser stata accecata dal sole che tramontava e, per tale motivo, di essere impossibilitata a vedere con chiarezza la presenza del piccolo a bordo della strada.

Incidente tra due auto, frontale terribile: uno dei feriti estratto dalle lamiere

Terribile scontro frontale questo pomeriggio lungo via Ninfina a Sezze. ‘Le Coste’, quindi, teatro dell’ennesimo grave fatto di cronaca. La strada è ancora chiusa al traffico per permettere la rimozione dei mezzi.

Stando alle prime informazioni che siamo riusciti a raccogliere, uno scontro frontale tra due auto avrebbe causato due feriti gravi. Uno scontro frontale forse causato dall’alta velocità e avvenuto intorno alle 17 e 20.

A rimanere coinvolti due uomini. Il più grave è uno straniero, di origine tunisina, di 59 anni residente a Latina Scalo. L’uomo, a bordo di una Ford, è stato estratto dalle lamiere delle auto solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, accorsi sul posto assieme ai sanitari del 118, alla Polizia Locale ed ai carabinieri della stazione di Sezze. Caricato sull’eliambulanza Pegaso è stato trasportato in codice rosso all’ospedale San Camillo di Roma.

A rimanere coinvolto nello scontro il conducente dell’altra automobile, una Hyundai, un 50enne di Sezze. Anche per lui è stato necessario il trasporto, ma presso il pronto soccorso dell’ospedale di Latina.

La strada è stata chiusa a lungo per permettere i soccorsi ad il ripristino della viabilità. Il traffico è tornato normale solo dopo un paio di ore.