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Precipita dal balcone di casa, grave una 16enne

Momenti di panico nel pomeriggio di ieri pomeriggio a Cisterna. Una ragazza di 16 anni è infatti precipitata dal balcone della sua abitazione, riportando gravi lesioni che hanno reso necessario l’intervento prima del 118 e poi dell’eliambulanza, con il trasferimento in codice rosso presso l’ospedale Bambin Gesù di Roma.

Secondo una prima ricostruzione la giovane si trovava sul balcone del primo piano della sua camera da letto quando è caduta giù. Tuttavia non si conoscono i dettagli per i quali la giovane possa essere precipitata nel vuoto e serviranno maggiori chiarimenti grazie alle indagini della Polizia intervenuta sul luogo per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

I familiari hanno immediatamente lanciato l’allarme e sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno stabilizzato la ragazza e, dopo aver valutato le sue condizioni, allertato l’elicottero per il trasporto al Bambin Gesù di Roma dove è ricoverata in terapia intensiva.

Lite tra stranieri degenera in rissa: panico alla Fiera di Sant’Onorato

Un momento di gioia come quello della Fiera di Sant’Onorato a Fondi è stato rovinato da una lite sfociata poi in una violenta rissa tra cittadini stranieri. Il fatto si è verificato nella serata di mercoledì, nel pieno centro cittadino dove erano in corso i festeggiamenti per il Santo Patrono.

Davanti a un ristorante un gruppo di stranieri ha iniziato a discutere, per poi passare alla violenza. In quel momento sono iniziati una serie di calci, pugni per passare anche al lancio di oggetti, senza curarsi delle tante persone che affollavano la strada per passare una serata di relax, con la possibilità di sbagliare mira e ferire accidentalmente qualcuno. Tutta la scena è stata anche ripresa dagli smartphone dei passanti, che allibiti assistevano a quanto stava accadendo, che poi si sono dati alla fuga per cercare un riparo.

Sul posto sono prontamente intervenuti i Carabinieri e gli agenti del Commissariato di Fondi. L’episodio ha comunque scosso la comunità per la violenza e perché è avvenuto durante un momento importante e che richiama tanta gente in città.

Distretti sociosanitari, dalla regione oltre 2 milioni di euro nella fase di conversione a consorzio

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Inclusione sociale e ai Servizi alla Persona, Massimiliano Maselli, ha approvato lo stanziamento di 2.280mila euro, come contributo straordinario a favore dei distretti sociosanitari del Lazio, al fine di garantire la continuità dei servizi socioassistenziali, nella fase di transizione al passaggio a consorzio sociale.

«Si tratta di una risposta importante da parte della Regione Lazio per poter garantire la continuità dell’erogazione dei servizi ai cittadini che i distretti devono poter assicurare anche durante il delicato momento di trasformazione in consorzio sociale», spiega l’assessore Maselli.  

Le richieste per ottenere il contributo straordinario, di cui 240mila euro per il 2024 e 2 milioni e 40mila euro per l’anno 2025, possono essere presentate in due finestre temporali: entro l’11 novembre 2024, oppure entro il 31 marzo 2025.

I contributi saranno liquidati secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande e fino a esaurimento delle risorse disponibili.

Si fanno accreditare 380 euro per un contratto assicurativo falso, due denunce

I Carabinieri della Stazione di Itri denunciavano in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria di Cassino, per il reato di truffa, una donna 52enne ed un uomo 26enne, i quali mediante artifizi e raggiri inducevano un uomo residente a Itri alla stipula e il pagamento di un contratto con una nota Compagnia Assicurativa, per il proprio motociclo, per la somma di 380,00 euro tramite bonifico bancario, ma di fatto mai consegnato. I militari, svolti i dovuti accertamenti, constatavano che i malviventi si erano resi responsabili, nello stesso periodo, del medesimo reato ai danni di diverse persone, avendo constatato lo stesso “Modus Operandi”. I Carabinieri grazie anche alle indicazioni della parte offesa sono riusciti a risalire ai malfattori che sono stati quindi deferiti all’Autorità Giudiziaria di Cassino.

Sezze – Conclusi i lavori di riqualificazione al Parco della Rimembranza, martedì l’area torna a disposizione della comunità

I lavori di riqualificazione del Monumento al Parco della Rimembranza di Sezze sono giunti alla conclusione, e l’area verrà ufficialmente riconsegnata alla cittadinanza martedì 15 ottobre, alle ore 16. Un evento significativo che segna una tappa importante nel piano di miglioramento e valorizzazione degli spazi pubblici.

Il sindaco Lidano Lucidi ha sottolineato l’importanza dell’intervento, descrivendolo come un tassello di un più ampio progetto di riqualificazione urbana: “Il Parco della Rimembranza non è solo uno spazio di memoria storica per la nostra comunità, ma anche un luogo di incontro e aggregazione per i cittadini. Con questo intervento abbiamo voluto restituire dignità e decoro a un’area che rappresenta il cuore pulsante del nostro patrimonio storico-culturale – ha dichiarato Lucidi – e questo è solo uno dei tanti lavori previsti per migliorare la fruibilità del parco e renderlo uno spazio moderno e accessibile a tutti”.

Tra le novità annunciate dal sindaco, anche l’installazione di una rete wifi gratuita, un elemento che testimonia la volontà dell’amministrazione di coniugare tradizione e innovazione: “I tecnici hanno già iniziato i lavori per installare la connessione wifi gratuita all’interno del parco, un servizio che presto sarà a disposizione di tutti i visitatori. L’obiettivo dichiarato – ha concluso il primo cittadino di Sezze – è non solo quello di preservare il valore storico dell’area, ma anche di creare un luogo accogliente e sicuro per tutte le generazioni”.

Tentato furto in un ristorante, indagini in corso

Questa mattina intorno alle ore 05:00, i Carabinieri del N.O.R.M. – Sezione Radiomobile, sono intervenuti per una segnalazione di un tentativo di furto presso un ristorante.

Giunti sul posto, i militari costatavano che ignoti dopo aver forzato la saracinesca e rotto il vetro della porta d’ingresso si erano introdotti all’interno del locale.

Il gestore dell’esercizio pubblico veniva contattato e si presentava sul posto e a seguito di un’ispezione, riferiva che i malfattori non avevano asportato nulla.

Minturno – Il Comune al quarto posto nel bando “Città che legge”

Il Centro per il libro e la lettura (CEPELL), istituto autonomo del Ministero della Cultura, ha pubblicato la graduatoria dei 9 progetti vincitori del bando nazionale Città che legge. Il Comune di Minturno si è classificato al quarto posto, ottenendo un finanziamento di 25 mila euro, per la realizzazione del progetto “Ulisse: la lettura, viaggio verso la conoscenza”.

Utilizzando la metafora del viaggio come strumento di scoperta del mondo, basato su criteri di inclusione sociale e di ecosostenibilità, il progetto, rivolto agli studenti, ai ragazzi, ai giovani, agli adulti e a persone con disabilità, prevede incontri con autori, laboratori di lettura, biblioteche itineranti, letture teatralizzate e impiego di tecnologie digitali per rendere la lettura accessibile a un   pubblico sempre più ampio.

Promosso dall’Assessorato alla Cultura, con il supporto dell’Ufficio Cultura del Comune di Minturno, il programma è nato grazie all’impegno ed alla collaborazione tra amministrazioni, istituzioni scolastiche, biblioteche, associazioni culturali, cooperative sociali e librerie: un vero e proprio “ecosistema” favorevole alla lettura. 

Il progetto vede il Comune di Minturno quale capofila di 14 partner, tra i quali i Comuni di Gaeta, Castelforte, Lenola, la Biblioteca Comunale Salvatore Mignano (Gaeta), l’Istituto Comprensivo Marco Emilio Scauro di Scauri, le Associazioni Amici del Libro Biblioteca Luigi Raus ODV, Il Sogno di Ulisse, Fuori Quadro, Co.S.Mo.S. ODV, la Cooperativa Sociale Osiride, la Pro Loco Minturno APS, le librerie Mondadori Bookstore Scauri ed Edicola Marina.

«Sono davvero felice ed  orgogliosa per  questo bel risultato – ammette la professoressa Rita Alicandro, Consigliere comunale e Delegato alla Cultura – Dopo la  qualifica di “Citta che legge”, ottenuta nel 2022, ora arriva un riconoscimento importante che premia l’impegno costante dell’Ente e dei partner nelle attività di promozione della lettura e nella creazione  di  una rete tra tutte le realtà che nel territorio, sia a Minturno sia nelle città limitrofe, operano affinché essa diventi un’abitudine diffusa ed uno strumento valido di aggregazione, coesione sociale e di cittadinanza attiva».

Sermoneta torna al 1571 con la Rievocazione storica della battaglia di Lepanto

Sermoneta si prepara ad accogliere il rientro del Duca Onorato IV Caetani vittorioso dalla battaglia di Lepanto, insieme alle sue truppe e accolto dal popolo festante. 130 figuranti in costumi rinascimentali faranno rivivere al pubblico l’atmosfera del 1571, dopo il successo storico nelle acque a largo della Grecia tra la flotta cristiana e quella turca. Un evento storico di cui Sermoneta è stata una delle protagoniste. È la Rievocazione storica della Battaglia di Lepanto, in programma sabato 12 e domenica 13 ottobre. Il paese farà un tuffo indietro di cinque secoli, tra scene di vita rinascimentale, mostre, giochi storici, esibizioni e cortei.

«La Rievocazione storica rappresenta una tradizione irrinunciabile per Sermoneta – spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli – e il visitatore sarà proiettato indietro nel tempo, una suggestione di atmosfera, di colori e di abiti che saprà incantare grandi e piccoli». «Stiamo lavorando affinché l’offerta turistica punti proprio sul coinvolgimento delle famiglie alla scoperta della nostra storia, delle nostre bellezze e del nostro folklore» aggiunge il presidente del Consiglio delegato alla cultura e turismo Pierluigi Torelli.

Sabato 12 ottobre nel pomeriggio ci sarà il momento religioso della manifestazione: alle 18, dopo la messa nella cattedrale di Santa Maria Assunta, si andrà in processione per le vie del paese con l’effigie della Madonna della Vittoria, con lo spettacolo pirotecnico e l’accompagnamento della banda musicale Fabrizio Caroso di Sermoneta diretta dal M° Michele Secci.

Domenica 13 ottobre ci sarà la rievocazione in costume d’epoca: per tutta la giornata ci saranno mostre, rappresentazioni di vita rinascimentale e, nel pomeriggio, è previsto il corteo storico fino al Belvedere, preceduto dagli Sbandieratori Ducato Caetani e “i menestrelli del borgo”, per rievocare l’incontro tra Onorato IV e Agnesina Colonna, poi il corteo fino a piazza Santa Maria Assunta per il ringraziamento alla Madonna della Vittoria e infine lo spettacolo a porta San Sebastiano degli archibugieri trombonieri Senatore di cava de’ Tirreni.. Saranno ospiti i cortei storici di Nettuno e Priverno.

La manifestazione è organizzata dall’amministrazione comunale di Sermoneta e dall’associazione Festeggiamenti del Centro Storico, in collaborazione con la parrocchia Santa Maria Assunta, con il contributo della Regione Lazio. L’ingresso è gratuito. Previsto un servizio di navetta per accompagnare i turisti al centro storico con prima partenza alle ore 13 dall’area mercato di Monticchio.

L’intelligenza artificiale tra utilità e dubbi (anche dei giovani): cosa ne pensano gli italiani

Se i più anziani sono diffidenti ma non impauriti dall’intelligenza artificiale, i più giovani sono curiosi ed entusiasti della nuova tecnologia, ma la temono anche di più. Al Festival del Digitale Popolare di Torino arrivano i dati del report “Generazione Ai: l’Italia digitale alla sfida dell’intelligenza artificiale“. La ricerca presentata dal Direttore generale della Fondazione Italia digitale Livio Gigliuto, presidente dell’Istituto Piepoli, ha fornito uno spaccato dei sentimenti che suscita negli italiani l’ultima frontiera della tecnologia: l’Ai e i suoi approcci, dalla scuola alla sanità. Uno studio recente (è stato realizzato tra il 16 e il 25 settembre) tramite 500 interviste dalle quali emerge “una divisione generazionale, perché questo tema è uno spartiacque”, ha esordito Gigliuto, “i giovani sono fan dell’intelligenza artificiale, i meno giovani la vivono con sospetto“.

Dall’indagine emerge come i giovani (18-34 anni) pensano che con l’Ai generativa il mondo e il Paese sarà migliore nel 25% dei casi, percentuale che scende al 19% tra gli over 55. La stessa spaccatura si trova nelle risposte sulle future applicazioni dell’Ai nella vita quotidiana. Tra i giovani prevale la curiosità, ed è la risposta scelta nel 35% dei casi. Tra gli over 55 vince la diffidenza (41% delle risposte). Ma l’approccio guardingo all’Ai dei più adulti non vuol dire spaventarsi: tra gli “over” l’Ai è vista con paura nel 13% dei casi, dato che sale al 23% tra i giovani e al 24% nella fascia intermedia tra i 35 e i 55 anni.

Gli umori cambiano però guardando alle applicazioni: “con gli esempi concreti, il mondo un po’ cambia in positivo”, spiega Gigliuto, “gli italiani, in maggioranza anche se risicata, pensano che sia giusto usare l’intelligenza artificiale a scuola“. Un sentimento che diventa “largamente positivo” guardando alla sanità. In questo caso gli over 55 perdono il loro scetticismo, sottolinea Gigliuto, restando “in media” con le altre fasce d’età: il 51% degli italiani crede che potrà migliorarla.

Invece gli italiani restano scettici sul ruolo della politica nell’intelligenza artificiale: sono soddisfatti dal lavoro delle istituzioni su digitalizzazione e innovazione soltanto il 35% degli italiani. Ma l’Istituto Piepoli ha voluto scandagliare anche come cambiavano le risposte a seconda dell’appartenenza politica: “Gli elettori di centrodestra per il 70% hanno detto ‘lavorano meglio i nostri sull’Ai’”. Invece, il dato scende tra “gli elettori centrosinistra, una forma di tafazzismo che conoscete molto bene”, ha scherzato Gigliuto: “Solo il 50% ha detto ‘lavoriamo meglio noi’“. Il 40% dell’elettorato più a sinistra ha preferito chiuderla con un “non so”.

‘Chance e Arma’, buon derby Chiellini-Foglietta a Torino

Un’opportunità ma anche un’arma. L’apertura della seconda giornata del Festival del Digitale Popolare in piazza San Carlo a Torino ha visto confrontarsi sport e politica sulle domande di Francesco di Costanzo, presidente di Fondazione Italia Digitale e garante della lotta alle fake news per l’agenzia Dire. Due spaccati diversi quelli dell’assessora ad Ambiente, Smart City e Innovazione di Torino Chiara Foglietta e dell’ex difensore della Juventus e dell’Italia Giorgio Chiellini, da poche settimane rientrato nel club come capo delle relazioni internazionali. Un confronto condito dalla rivalità calcistica tra i due, con la leggenda bianconera a beccarsi amabilmente con l’assessora, fedele tifosa del Torino. Entrambi con un rapporto di lunga data col digitale: “Ho un ottimo rapporto col digitale già dall’adolescenza”, ha cominciato l’ex difensore, aggiungendo però che il digitale è anche “un’arma”, ci ha tenuto a specificare. Ma “essendo un’arma molto importante, non ne possiamo fare a meno pensando al futuro”.

Chiellini aveva già partecipato al festival ma in collegamento da Los Angeles. Dall’America si è portato dietro la passione per le start up: “Ho investito in alcune di esse”, racconta, “in Intelligenza artificiale, settore medico, assicurazioni, ecommerce, egames” oltre a una società di media company in collaborazione con l’ex compagno di squadra Claudio Marchisio. Con 5,4 milioni di followers su Instagram, impossibile non parlare di social. “Ogni volta che digiti un tasto hai milioni di pistole puntate contro– spiega l’ex colonna della nazionale- perché sono sempre pronti a commentare l’errore o altro. Io onestamente non leggo i commenti, non sono mai stato interessato neanche quando giocavo ai commenti post-partita”. Coi social “sono molto riservato, mi piace tenere per me una parte della vita: difficilmente troverete delle parti intime di me sui social, perché ho voluto lasciarmi un piccolo spazio dove sono solo io”. Anche se l’ex difensore bianconero ha riconosciuto come i social siano “un grande mezzo per entrare in contatto con i tifosi”, anche perchè ora “rappresento la Juventus nelle varie istituzioni, e sto facendo un percorso formativo interno di conoscenza dell’azienda, di tutto un lato che ignoravo no, ma conoscevo molto poco”.

Chiellini è laureato magistrale in business administration all’Università di Torino: “Mi sono preparato già da anni, non è un’idea campata negli ultimi mesi, il mio percorso di studi mi aveva aperto quest’idea”. Secondo Chiellini per lavorare nelle istituzioni “ci vorrebbe voglia di mettere al primo posto quello che è un interesse collettivo. Spesso non è così”. La Città di Torino è interessata a colmare il “digital divide” tra la popolazione, ha evidenziato da parte sua l’assessora Foglietta: “Abbiamo da poco approvato la strategia digitale della nostra Città che è tutta incentrata sui territori, sul cercare di limitare il divario per l’accesso alla tecnologia. In questo periodo di transizione digitale ed ecologica bisogna colmare il gap tra i vari ceti sociali. Ci siamo posti l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno”.
Anche Foglietta ha affrontato il tema dell’intelligenza artificiale: “Le tecnologie emergenti vanno governate non solo a livello normativo, ma pure a livello politico. Ed è per questo che la nostra Città su mio impulso ha istituito un board etico per l’intelligenza artificiale”. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –

“Maenza e la rivolta del 1911”, venerdì la presentazione del libro di Alessandro Pucci

Res Rustica è un progetto del sistema culturale integrato dei Lepini, promosso dalla Compagnia dei Lepini, per la promozione e la valorizzazione del nostro territorio che parte dal tema dell’agricoltura nel tempo. L’agricoltura è un’attività umana primaria che nel nostro territorio ha coinvolto, nei suoi processi produttivi, i valori di fondo della vita civile al punto che alcuni di questi prodotti hanno assunto un forte valore identitario con implicazioni sociali, economiche ed antropologiche.

La tradizione millenaria dell’agricoltura nei Lepini è rappresentata in una Mostra, composta da 21 pannelli, che ripercorre il cammino dell’agricoltura e le singole caratteristiche, storiche e rurali, produttive, degli 11 comuni interessati ( del versante Pontino e Romano dei Lepini.). La Mostra e le iniziative ad esse collegate, realizzate in collaborazione con i comuni, le biblioteche, i musei e le associazioni del territorio, sono iniziate a Priverno il 18 scorso e termineranno a Rocccasecca dei Volsci Il 17 novembre prossimo. Dal 8 al 12 ottobre Res Rustica è a Maenza.


Oltre alla Mostra iniziative culturali, spettacoli teatrali e di musica e ballo popolare, incontri tematici sulla evoluzione delle coltivazioni agricole e del cibo, i “sapori Lepini”. Ma, all’interno degli eventi, venerdì 11 ottobre, alle ore 17,30 presso il Castello Baronale si terrà un incontro che affronterà un tema particolare, importante e che ha fatto la storia del territorio Lepino e non solo: quello della terra, il suo possesso, il suo utilizzo nei secoli, le lotte da parte dei contadini poveri per poterla lavorare.


La terra un bene per millenni conteso ed agognato, centro di scontri politici, militari, di rivolte.
L’occasione è la presentazione del libro di Alessandro Pucci ” Maenza e la rivolta del 1911- Le condizioni di vita agli inizi del ‘900, i fatti i documenti”. Il decennio che ha preceduto il primo conflitto mondiale è stato caratterizzato in Italia, nel Lazio Meridionale, da una serie di rivendicazioni e rivolte che hanno messo al centro della vita politica e sociale “le condizioni di vita dei contadini e delle loro famiglie, la povertà diffusa, la carenza igienico sanitaria delle abitazioni dove vivevano e, soprattutto, l’annoso e mai risolto problema del rapporto tra i braccianti, i coloni, gli affittuari e i proprietari terrieri, la gestione delle terre civiche.


Rivolte e manifestazioni si sono succedute nell’area Lepina e Ciociara a Giulianello, Cori, Artena, Norma, Sezze, Priverno, Ceccano, Paliano, Supino, Maenza e Roccagorga (le due che ebbero l’eco maggiore). Nel marzo del 1911 la popolazione di Maenza scese in piazza. per difendere l’unico presidio medico di cui disponeva (il medico condotto), per reclamare migliori condizioni di vita, per reclamare la terra da lavorare e a condizioni che non fossero quelle di condizioni di semi schiavismo di retaggio medievale che ancora, nel 20° secolo perduravano. Con l’autore dialogherà Quirino Briganti (presidente della Compagnia dei Lepini). Interventi istituzionali del sindaco di Maenza (Loreto Polidoro) ed ella delegata alla Cultura (Paola Cacciotti). Modera Antonio Scarsella (Cammino odv- Ulisse.Net)