Il Comune di Terracina ha ottenuto dalla Regione Lazio il contributo che consente di finanziare interamente il “progetto Teatro al Tempio di Giove”, il cartellone di quattro grandi eventi che nell’estate appena trascorsa hanno visto sul palco allestito nell’area del Santuario artisti del calibro di Michele Placido e Alessandro Haber. Il progetto, in compartecipazione con la Fondazione Città di Terracina, si è articolato infatti in quattro spettacoli teatrali di altissimo spessore. Il primo appuntamento è stato infatti con la “Serata d’Onore”, un recital che ha visto protagonista Michele Placido; a seguire una straordinaria rappresentazione dell’Otello di Shakespeare con la regia di Luigi Siracusa; quindi il “Moonologo Di.Menti.Care”, e gran finale con Alessandro Haber che ha interpretato gli scritti e le poesie di Charles Bukowski.
Il Comune di Terracina, che ha finanziato per metà l’evento, ha partecipato al bando di Laziocrea, della Regione Lazio, per i contributi a sostegno della programmazione e della realizzazione di manifestazioni organizzate nel territorio della Regione per promuovere e valorizzare il territorio regionale, ed è riuscita ad ottenere il contributo che consentirà di coprire interamente le spese sostenute.
Gli uffici cultura del Comune di Cultura, infatti, hanno intercettato il bando e hanno partecipato redigendo un progetto che ha ottenuto il riconoscimento, come era già accaduto con il contributo ricevuto sempre da Laziocrea per finanziare gli eventi di Natale, e come accaduto con il finanziamento ottenuto dal Ministero della Cultura per il restauro del Monumento ai Caduti del Cambellotti in piazza Garibaldi.
«Ringrazio gli uffici Cultura che ancora una volta, grazie al loro lavoro, ci hanno permesso di finanziare un progetto di grandissimo valore, come quello che abbiamo realizzato per il Tempio di Giove, senza incidere sulle casse comunali», ha dichiarato l’Assessore alla Cultura Alessandra Feudi.
«Un grande evento che valorizza la Città con le somme investite interamente recuperate è sicuramente una buona notizia per l’Ente e per tutta la comunità, che testimonia un lavoro costante fatto in sinergia», ha dichiarato il Sindaco di Terracina, Francesco Giannetti.
Grosseto – Tragedia familiare a Orbetello dove sono stati trovati i cadaveri di un 71enne e della madre 92enne. Un passante ha notato il corpo della donna riverso a faccia in giù nel vialetto dell’abitazione. Pensando a un malore ha immediatamente allertato i soccorsi. Poi è stato scoperto anche il corpo senza vita dell’uomo, dentro un pozzo artesiano.
Secondo la ricostruzione diffusa dalla stampa nazionale, le cause delle morti sono in fase di accertamento e sono in corso gli esami medico legali. Stando ad una prima e probabile ipotesi, sembrerebbe che l’uomo, un imprenditore agricolo in pensione, stesse lavorando a una rottura in fondo al pozzo artesiano nella loro proprietà. I decessi potrebbero risalire a lunedì mattina, o forse a domenica, e il ritrovamento è avvenuto successivamente a causa dell’ubicazione della casa in una zona isolata. L’uomo potrebbe aver accusato un maloree l’anziana madre, non vedendolo più rincasare, potrebbe essere andata a cercarlo.
A quel punto, la 92enne, scoprendo la situazione, potrebbe essersi sentita male ed è deceduta subito oppure è caduta nella concitazione nell’andare chiamare i soccorsi ed ha riportati traumi rivelatisi fatali senza un soccorso immediato. Indagini in corso.
Eletti partner ufficiali di Casa Sanremo LiveBox 2025 i Giovani Filarmonici Pontini selezionano i Talenti provenienti dalla penisola da portare a Casa Sanremo dove, al Palafiori, si esibiranno nella settimana del Festival della Canzone Italiana. Con il Direttore Artistico di Casa Sanremo LiveBox il M° Ciro Barbato e l’Ufficio Stampa di Casa Sanremo Livebox sono pronti a selezionare artisti, musicisti, cantanti, cantautori, band e formazioni fino ad 8 elementi. Il team di professionisti e gli artisti che lavorano al progetto, proporranno in terra pontina due momenti di alta formazione con altrettante Master Classes che potranno essere seguite anche in Streaming grazie a Diretta Eventi di Stefano Ingravalle, sabato 26 ottobre dalle ore 10:00. Si comincia con “Da Bach al Pop” curata dal M° Ciro Barbato, si prosegue con “Se Non comunichi Non Esisti” curata dalla Giornalista di TGNEWS24 Maria Puca, e si chiuderà con le audizioni. Live Box non è un Concorso e non è un Contest, ma è uno spazio che permette ai talenti di qualsiasi età di esibirsi con la propria musica all’interno di un evento che amplifica il mood legato al Festival di Sanremo.
Tutti i candidati, dovranno sostenere le audizioni live sabato 26 ottobre (coloro che seguiranno in streaming potranno inviare un video), nella sala auditorium del Circolo Cittadino “Sante Palumbo” in Piazza del Popolo a Latina. Sono ammessi tutti i generi musicali: classico, pop/rock, jazz, popolare ecc. e gli inediti, i brani non dovranno avere una durata superiore ai quattro minuti e dovranno essere eseguiti dal vivo su una propria base musicale o con accompagnamento dal vivo. La giornata gode del patrocinio del Comune e della Provincia di Latina, al termine delle audizioni, la Commissione Musicale sceglierà, a proprio insindacabile giudizio, i musicisti che parteciperanno a Casa Sanremo Livebox 2025 tenendo conto delle capacità interpretative, dell’originalità delle proposte e della tecnica; l’elenco dei concorrenti partecipanti sarà pubblicato sulla pagina www.giovanifilarmonicipontini.it. Per prendere visione del regolamento, iscriversi alle Masterclasses o alle audizioni ed avere maggiori informazioni basta scrivere a giovanifilarmonici.pontini@gmail.com. o al numero WhatsApp 327 291 8739.
Studenti in preda al panico con il liceo Grassi di Latina evacuato per una fuga di gas. Lungo un cantiere di via del Lido ci sarebbe stato un incidente dal quale sarebbe poi scaturita un’esplosione e la conseguente fuga di gas.
I ragazzi del liceo sono stati avvertirti, oltre che dall’odore nell’aria, dal fumo entrato nelle classi che ha lanciato l’allarme nella scuola. Al momento gli studenti sono stati accompagnati fuori l’edificio, presso la chiesa di Santa Rita. Per la messa in sicurezza dell’area stanno accorrendo le forze dell’ordine della Polizia e i Vigili del Fuoco.
Il coordinatore nazionale dell’Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – Ossermare, Antonello Testa, il 9 ottobre al TTG – Travel Experience di Rimini, ha presentato il nuovo studio sulle tendenze e gli scenari del turismo nautico in Italia per il 2024.
L’obiettivo del report è approfondire le caratteristiche della domanda del turismo nautico, analizzandone i comportamenti, le nuove tendenze in atto, le scelte di consumo e le aspettative, con il fine di delineare un’analisi che fotografi i bisogni attuali e potenziali dei turisti in barca, intervistati nel corso della vacanza direttamente nei punti di attracco dei porti turistici italiani.
“Oggi presentiamo qui a Rimini al TTG un nuovo studio condotto da Ossermare con Isnart e il Centro studi Tagliacarne sul Turismo Nautico Italiano, valutando tendenze e scenari. Come Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – Ossermare, da molti anni osserviamo e analizziamo i valori e i fenomeni legati all’economia del mare. Dal nostro dodicesimo Rapporto, presentato a Unioncamere lo scorso luglio, il valore aggiunto diretto e indiretto ha raggiunto i 178,3 miliardi di euro, pari al 10,2% del PIL nazionale, con più di un milione di occupati e 227.975 imprese. Il turismo legato all’economia del mare, considerando i valori che contribuiscono a questo settore, rappresenta attualmente un quarto del totale e il suo trend è in continua crescita”. Ha dichiarato Antonello Testa, coordinatore di Ossermare.
L’analisi parte dal profilo e dalle abitudini del turista in barca. Il 64% dei turisti ha un’età compresa tra 31 e 50 anni.Più di un turista su due ha un livello di istruzione superiore (diploma). Il 58% si colloca in una fascia economica medio-alta o alta. Un turista su due trascorre in barca tra le 3 e le 5 notti. Il 36% si trattiene in barca per più di 5 notti. Il 18%, oltre alla barca, alloggia in un’abitazione di proprietà, il 40% dei turisti viaggia in coppia, 1 turista su 2 viaggia con la famiglia. Il 95% in prevalenza è italiano.
Le imbarcazioni utilizzate dai turisti sono: 36% barca a vela, 64% barca a motore, di cui il 59% barche in affitto e il 41% barche di proprietà. I motivi per cui i turisti scelgono un porto sono: per il 34% la scoperta e la visita del territorio, per il 25% la consuetudine (clienti abituali), per il 18% la qualità dei servizi, per il 15% la comodità degli spostamenti, e per il 7% la convenienza dei prezzi.
Le attività dei turisti in barca (possibili più risposte):
64% escursioni
37% snorkeling
31% pesca
23% ittiturismo enogastronomico
17% pescaturismo
Le principali motivazioni per scegliere una destinazione (possibili più risposte):
34% luogo ideale per riposarsi
24% desiderio di vedere un luogo mai visitato
20% bellezza della natura e contatto con essa
19% Facilità di raggiungimento
18% casa di proprietà nella località
15% interesse enogastronomico e per i prodotti agroalimentari tipici locali
Le attività preferite dai turisti sul territorio sono:
52% escursioni e gite nelle aree interne
45% visita del centro storico
33% degustazioni di enogastronomia locale
32% partecipazione a eventi enogastronomici
24% visita a musei e/o mostre
24 % shopping
19% visita a monumenti e siti storici
15% partecipazione a eventi tradizionali e folkloristici
I servizi ritenuti indispensabili dai turisti in un porto (possibili più risposte):
59% spazi e strutture principali a terra
57% spazi e strutture in mare
52% uffici, servizi e informazioni per clienti
36% informazioni turistiche
35% strutture di servizio
33% servizi di ordinaria manutenzione
25% servizi di pulizia, lavaggio della carena, pulizia assi ed eliche
21% laboratori e officine
Previsioni sulle tendenze dei prossimi anni (possibili più risposte):
48% immersioni, escursioni
38% tender, surf, windsurf, kitesurf, sci, canoa, ecc.
34% crociere
32% chartering
23% pescaturismo e pesca sportiva
21% vela e regata
La domanda di turismo nautico nei porti turistici (possibili più risposte):
I turisti preferiscono imbarcazioni a motore e barche
Conoscere e visitare il territorio è la principale motivazione dei turisti in barca nei porti turistici, seguita dall’essere clienti abituali e dalla qualità dei servizi.
Tra i servizi, risulta importante la presenza nel porto di spazi e strutture principali sia a terra che in mare, nonché uffici, servizi e informazioni per i clienti, e servizi di ordinaria manutenzione.
Nel periodo estivo, oltre la metà dei turisti rimane in barca per almeno 4 notti.
Oltre alle possibilità di relax che offrono (motivo di scelta della destinazione per almeno un terzo degli intervistati), le destinazioni vengono scelte dai turisti anche per la facilità di raggiungimento grazie a buoni collegamenti, ma anche grazie alla proprietà di una casa nelle vicinanze. La visita del centro storico, delle aree interne e le degustazioni enogastronomiche sono le attività più gettonate dai turisti, seguite dalla partecipazione a eventi enogastronomici. Per i turisti in barca, le spese portuali e le spese in ristoranti, pizzerie e bar superano la metà del budget totale della vacanza.
Acampora e la Camera di Commercio Frosinone Latina dialogano con il governo
“Il turismo nautico italiano sta vivendo il suo momento storico e la presenza per la prima volta in una fiera internazionale del turismo come TTG rappresenta un segnale importante che per noi è motivo di orgoglio, perché è il risultato di un grande lavoro che abbiamo portato avanti come Assonautica Italiana per il riconoscimento della nautica quale segmento turistico, a partire dal documento presentato al Governo nel 2022 per il tramite della Conferenza delle Regioni. Il turismo nautico è un settore che esprime un connubio di eccellenze e un asset strategico per il Made in Italy; porti turistici e approdi sono le porte di entrata del nostro Paese e riconoscerne il ruolo vuol dire creare opportunità per lo sviluppo dell’intero territorio, dalle coste alle aree interne. Come Assonautica italiana, che è il braccio operativo di Unioncamere e cioè dell’intero sistema camerale sull’economia del mare, stiamo facendo un grande lavoro per mettere a terra progettualità concrete, anche grazie ai risultati che stiamo ottenendo con l’organizzazione del Blue Forum di Gaeta”.
Ha aperto così oggi il suo intervento il Presidente di Assonautica Italiana, Si.Camera e Camera di Commercio Frosinone Latina, Giovanni Acampora, al primo dei quattro convegni sul turismo nautico, organizzati dall’associazione il 9 e 10 ottobre per inaugurare la nuova sezione della fiera, dal titolo “Viaggio italiano. Presentazione istituzionale del Progetto, con Focus su “Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto” cui sono intervenuti il Ministro del Turismo Daniela Santanché, il Coordinatore della Commissione Politiche turistiche delle Regioni italiane Daniele D’Amario, il Vicepresidente Assonat- Confcommercio – Associazione Nazionale Porti Turistici – Eugenio Michelino e il Presidente di AS.TU.NA. Andrea Babbi, moderati dal Direttore del Giornale della Vela Luca Oriani.
Con “Italia vista dal mare – Scopri dove ti porto” per la prima volta è stato proposto un piano di promozione del turismo nautico, che Assonautica, grazie al contributo del vice presidente vicario Francesco Di Fillippo, ha realizzato nell’ambito dell’Accordo di programma tra Ministero Turismo e Regioni in collaborazione con ENIT. Diciassette rotte nautiche interregionali e la mappatura di una trentina di itinerari turistici alla scoperta dell’immenso patrimonio storico, culturale, artistico, naturalistico ed enogastronomico dell’entroterra costiero e delle acque interne sono state inserite sul portale italia.it (il Tourism Digital Hub del Ministero turismo) ed ora è stato sottoscritto lo stesso protocollo per l’inserimento dei porti turistici italiani.
“Come Assonautica Italiana – ha proseguito Acampora – abbiamo instaurato una stretta sinergia con il Ministro del mare, che ci ha consentito di dare il nostro contributo alla definizione del primo Piano Triennale del Mare, licenziato dal CIPOM, e stiamo collaborando alla definizione del “Collegato sul Mare e sulla Blue Economy” che è sul tavolo del Governo. Siamo soddisfatti inoltre per il regolamento di attuazione del codice della nautica da diporto, che ha recepito le nostre istanze e che ci ha visto in prima linea da anni, con il vice presidente Marino Masiero, per far passare la nautica sociale, dall’introduzione del patentino all’obbligo degli scivoli. Dobbiamo quindi lavorare ad un Piano di sviluppo strategico del turismo nautico nazionale, come avviene già in molti Paesi europei, e lo dobbiamo fare insieme con i Ministeri (Turismo, Mare, Made in Italy, Infrastrutture), le Regioni, l’ENIT le Associazioni di categoria, perché serve un piano con una visione e regia unica. Ed è proprio in questa direzione l’inserimento anche del turismo nautico nel “Piano strategico di Sviluppo del turismo 2023-2027”, che grazie all’impegno del Ministro Daniela Santanchè, ha trovato una grande convergenza da parte del Governo.”
“Sono un’appassionata della nautica italiana – ha esordito il Ministro Daniela Santachè – ho un orgoglio che tutti dovremmo avere perchè siamo leader al mondo nella costruzione di super yacht. Il turismo nautico è un settore in crescita e va valorizzato. Abbiamo messo a disposizione dei porti turistici 5 milioni di euro per lo sviluppo tecnologico, ci siamo resi conto che non c’erano i wi-fi, ma ci sono ancora molte azioni da intraprendere, vedi il dragaggio dei porti o la necessità di adottare un piano di sviluppo dei porti, perchè il mercato è cambiato e la grandezza degli ormeggi è aumentata. È aumentata tantissimo anche la richiesta del turismo subacqueo. Vogliamo far diventare il turismo la prima industria del nostro paese.”
Proiezioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) candidano la depressione ad essere la prima causa di morbilità al mondo. Nell’arco della propria vita, infatti, si stima che ne soffre più di un uomo su dieci e fino a una donna su quattro. I dati epidemiologici italiani rivelano un fenomeno interessante rispetto al panorama europeo: la depressione sembrerebbe essere meno diffusa tra i giovani e gli adulti che hanno tra i 15 e i 44 anni, per essere invece maggiormente diffusa al crescere dell’età, in particolare dopo i 65 anni.
La depressione dell’anziano è diversa. “Il modo in cui la depressione si presenta varia sensibilmente a seconda dell’età di chi ne soffre. Nell’anziano si caratterizza per la più alta presenza di malessere fisico, rallentamento e sintomi cognitivi. Questo tipo di depressione sembra essere strettamente collegato all’infiammazione cronica di basso grado, da cui il termine anglosassone ‘inflammaging’, ad indicare lo stretto rapporto tra l’infiammazione e l’invecchiamento – afferma Marco Colizzi, professore aggregato di psichiatria Università di Udine – L’infiammazione cronica di basso grado ha delle conseguenze nel breve e lungo periodo. Provoca danni collaterali al sistema nervoso periferico e centrale, neuroinfiammazione, ai vasi sanguigni, ai muscoli e a organi come il pancreas, il cuore, i reni e il fegato. Rispetto alla depressione ad esordio precoce, la depressione ad esordio tardivo è stata associata ad una più elevata mortalità, causata dall’invecchiamento vascolare, che espone la persona che ne soffre anche ad un rischio maggiore di evoluzione verso quadri di decadimento cognitivo. Perché il corpo si infiamma? L’infiammazione è un processo biologico naturale con cui il sistema immunitario si attiva in risposta a lesioni, infezioni o altre minacce percepite. In sua assenza, non saremmo in grado di mantenere il nostro stato di salute. Uno dei più grandi obiettivi della moderna medicina è quello di far chiarezza sulle cause e conseguenze dell’infiammazione cronica di basso grado, quel processo che non dà i segnali tipici dell’infiammazione acuta o cronica e predispone l’organismo ad un elevato rischio di patologie (es. diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, obesità e cancro). L’infiammazione cronica mette a rischio anche la nostra salute mentale: altera la barriera emato-encefalica e consente il passaggio dell’infiammazione al sistema nervoso centrale, neuroinfiammazione, con aumento del rischio di sviluppare disturbi neurologici come la depressione e il deterioramento cognitivo. Essa, infatti, può influenzare il cervello attraverso il rilascio di citochine, molecole che mediano la risposta immunitaria e che possono alterare la chimica cerebrale, in particolare la serotonina e la dopamina, neurotrasmettitori fondamentali per il benessere emotivo. In alcune persone con depressione non è infrequente il riscontro di alti livelli di marcatori infiammatori nel sangue, e si ritiene che questo possa spiegare la presenza di stanchezza, perdita di interesse e umore basso. Anche il disturbo bipolare e la schizofrenia mostrano correlazioni con l’infiammazione cronica”.
“L’infiammazione cronica si può evitare o, quantomeno, ridurre. È spesso alimentata da cattivi stili di vita, inclusi una dieta eccessivamente ricca di zuccheri e grassi saturi, la sedentarietà e l’assenza di esercizio fisico, lo stress cronico e l’esposizione a sostanze tossiche quali inquinanti e fumo di sigaretta. Va sottolineato anche il ruolo del sonno: passiamo un terzo della nostra vita dormendo e durante il sonno vengono riparati i danni cellulari accumulati. Un sonno inadeguato non permette questo importante meccanismo di protezione ed aumenta il rischio di infiammazione”, spiega ancora il professor Colizzi.
Secondo l’esperto “è fondamentale adottare uno stile di vita sano. Questo prevede almeno quattro strategie principali. L’attività fisica regolare, compreso anche il solo camminare, può ridurre i livelli di infiammazione nel corpo. La gestione dello stress è molto importante: tecniche di rilassamento come la meditazione e la respirazione profonda hanno dimostrato di essere efficaci nell’abbassare i livelli dei marcatori infiammatori. Un sonno di qualità è fondamentale per mantenere bassi i livelli di infiammazione. Ultima, ma non ultima, l’alimentazione gioca un ruolo essenziale: una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti e grassi sani, come pesce ricco di omega-3, frutta, verdura fresca, noci e semi, aiuta a contrastare l’infiammazione cronica”.
“Con queste conoscenze in mano, bisognerebbe ora concentrarsi sull’utilizzo di molecole efficaci e sicure che abbiano come target le cellule del sistema immune, nel contesto della neuro-infiammazione cronica di basso grado. In questo, un valido supporto lo offre anche l’integrazione di alimenti a fini medici speciali come la palmitoiletanolamide ultramicronizzata, che consentono di incrementare il livello di molecole già presenti nel nostro organismo con proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive. Controllare l’infiammazione periferica e centrale (neuroinfiammazione) può rappresentare una valida strategia di prevenzione di diverse malattie fisiche e mentali, spesso correlate tra loro, consentendo una vita soddisfacente anche quando si è avanti con gli anni ed invertendo la rotta che porta allo sviluppo di depressione”, conclude il professor Colizzi. – Fonte Agenzia DIRE www.dire.it
Si terrà sabato 26 ottobre, dalle 9 alle 12,30 nella Sala Maestra di Palazzo Chigi, ad Ariccia, il convegno “Alla sera della vita”, a cura dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) della diocesi di Albano, dedicato alla tematica del fine vita, delle cure palliative e della medicina di prossimità.
«La fine della vita terrena – spiegano gli organizzatori – è senza dubbio l’esperienza più destabilizzante dell’esistenza umana. Il momento del morire, immaginato come agonia insopportabile, si conferma fase temuta, alla quale si spera di sfuggire con una morte improvvisa. La sofferenza, infatti, è uno stato diverso dal dolore e non si elimina con i farmaci: è una condizione soggettiva che può essere lenita dal grado di cura e di relazione. Per il personale sanitario, e non solo, si pone una domanda ineludibile: come essere davvero prossimi a chi si trova ad attraversare il tempo della fine, e con lui anche alla famiglia, agli amici? Come accompagnare un morente con profondo rispetto, competenza ed empatia? La Chiesa e la cultura “laica” hanno elaborato una lunga riflessione sul tema nel corso degli anni, soffermandosi sull’importanza della medicina di relazione, della relazione di cura, del coinvolgimento dei familiari, ma anche della comunità».
Il convegno rappresenta un’opportunità per riflettere e approfondire alcune di queste considerazioni, nel tentativo di affrontare con intenti propositivi il tema del fine vita. E per questo si rivolge non solo al personale sanitario, ma ad una platea più ampia, nella convinzione che il tema trattato abbia a che fare con interrogativi universali che interpellano tutti, nessuno escluso.
L’appuntamento, patrocinato da Città di Ariccia, Palazzo Chigi, Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, Bcc Colli Albani e Fondazione Bcc Colli Albani, sarà moderato dalla giornalista del Sir Emanuela Vinai e vedrà gli interventi di Fausto Antonio Barbetta, presidente dell’AMCI di Albano, Filippo Maria Boscia, presidente della stessa AMCI (“Non piangete, è l’ora della gioia. La via della Chiesa e la riflessione laica sul fine vita”), Alberto Maria Gambino, ordinario di Diritto privato all’Università Europea di Roma (“Nessuna persona è un’isola. Dai diritti individuali al bene comune”), Domenico Russo, medico responsabile dell’Hospice al San Marco di Latina (“Palliative. Cure, ma non solo. Esserci per curare le persone, non la malattia”) e del vescovo di Albano, Vincenzo Viva (“Verso una narrazione della speranza. C’è sempre una ragione per vivere. Quale è la tua?”).
Prevista la partecipazione del sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli, del commissario straordinario e del direttore sanitario della Asl Roma 6, rispettivamente Francesco Marchitelli e Vincenzo La Regina, di Flavio Napoleoni, presidente della Fondazione Bcc Colli Albani e di don Michael Romero, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della Salute.
Il Comune di Sezze ha annunciato l’integrazione dei suoi servizi pubblici nell’App IO, la piattaforma nazionale che consente ai cittadini di accedere facilmente ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni, sia locali che nazionali. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di offrire ai nostri cittadini un ulteriore strumento per semplificare l’interazione con il Comune. L’App IO rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione e l’innovazione dei servizi pubblici, permettendo di accedere a comunicazioni, pagamenti e documenti in modo sicuro e immediato”. L’App IO, sviluppata dal Dipartimento per la trasformazione digitale in collaborazione con PagoPA, consente ai cittadini di gestire numerosi servizi attraverso un’unica piattaforma, utilizzando credenziali SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Attraverso questa app, sarà possibile non solo ricevere notifiche riguardanti scadenze e servizi, ma anche effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. “L’obiettivo di questo progetto – ha aggiunto Lucidi – è quello di facilitare l’accesso ai servizi comunali, migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini. Già da ora, stiamo attivando il servizio di avviso per la scadenza della Carta d’Identità, ma contiamo di ampliare l’elenco dei servizi a breve”. L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella direzione della trasparenza e dell’efficienza amministrativa, aspetti che l’Amministrazione Lucidi ha sempre messo al centro del proprio operato. L’App IO è disponibile gratuitamente e può essere scaricata da tutti i cittadini che dispongono di credenziali SPID o CIE, garantendo un accesso sicuro e controllato alle informazioni: “Invito tutti a scaricare l’app – ha concluso il sindaco di Sezze – e a familiarizzare con i suoi strumenti. Il futuro è digitale e noi vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento, garantendo ai nostri cittadini il meglio delle tecnologie disponibili”.
Su un isolotto di circa 500 metri di diametro, si erge una fortezza, dove le pur possenti mura sono solo una delle barriere insormontabili. È il carcere borbonico di Santo Stefano, che per la durezza della detenzione e per la sua sicurezza è anche noto come l’Alcatraz italiana.
Venerdì prossimo, 11 ottobre, alle ore 18:00 nella Sala Polivalente della Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina, Vittorio Buongiorno, giornalista responsabile della redazione di Latina de Il Messaggero, presenterà il suo libro “Fuga da Santo Stefano”, edito da Ultima Spiaggia.
Un libro che ridà spazio e voce a chi, pur essendosi macchiato di crimini efferati, ha lottato fino all’ultimo per la propria libertà.
Costruito nel 1795 secondo il modello del Teatro San Carlo di Napoli, con un punto centrale dal quale si controlla l’intero semicerchio sul quale si aprono le 99 celle dalle quali non si vede neanche il mare, il carcere di Santo Stefano è considerato da sempre un luogo di indicibile sofferenza dal quale era impossibile fuggire.
Buongiorno, basandosi soprattutto, e per la prima volta, sui documenti dell’archivio del carcere, ricostruisce le storie di astuzia e di coraggio, di sfortuna e di disperazione.
C’è il saltimbanco che arriva a Ischia su una barchetta che ha un lenzuolo come vela. Ci sono il bandito e l’assassino che sostengono di essere arrivati a terra su due pneumatici di camion. E chi scompare per sempre, forse in mare, forse dove nessuno li avrebbe più trovati.
Storie individuali che si intrecciano, come in un giallo, con le vicende di un carcere che da “tomba dei vivi” era diventato, negli anni Cinquanta, un carcere modello.
Tutt’intorno alle vicende dei carcerati, tra i quali il compianto presidente della Repubblica Sandro Pertini, c’è la storia d’Italia del primo Novecento, attraversata dal regime fascista, dalla fine della monarchia, dai primi difficili anni della repubblica, fino al 1965, anno in cui il penitenziario fu chiuso e abbandonato.
Alla presentazione di venerdì a Cisterna interverranno il sindaco Valentino Mantini e l’assessore alla Cultura Maria Innamorato. Dialogherà con l’autore Vittorio Buongiorno il giornalista Mauro Nasi.
Sono i teen-ager i destinatari di un importante progetto che si sta realizzando nel Comune di Formia. Dopo il Festival dedicato alla Letteratura Young Adult che si è svolto dal 18 aprile al 4 maggio, questa volta per loro, ragazzi dai tredici ai diciannove anni, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianluca Taddeo, ha voluto mettere a disposizione una specifica area della Biblioteca comunale “Tenente Filippo Testa”. È stato recuperato uno spazio all’interno ed allestito con un design moderno e colorato, con un divano circolare rosso e librerie bianche e legno chiaro, che crea un ambiente confortevole, dove i ragazzi possano sentirsi a loro agio, mentre si dedicano alle loro letture preferite. D’altro canto, in questo angolo si trovano circondati da tante pubblicazioni pertinenti ai loro interessi, dai libri di narrativa per giovani adulti ai fumetti e graphic novel. Si tratta di testi in parte acquistati ed in parte oggetto di donazione.
Altro comfort: i ragazzi hanno a loro disposizione il wifi della biblioteca. Infine, ampia possibilità di frequentare la biblioteca con gli orari prolungati del servizio. La biblioteca è aperta, infatti, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30 ed il sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30.
Il progetto è stato possibile grazie ad un fondo regionale. Il Comune di Formia, infatti, ha partecipato ad un bando regionale nel 2023, presentando una proposta progettuale che ha messo al centro i teen-ager, considerato che nelle librerie la categoria young adult vende più di altre, ma al dato non sempre corrispondono politiche mirate. Da qui l’idea del Festival della Letteratura Young Adult ed ora la realizzazione di uno spazio dedicato nella biblioteca comunale, con l’acquisto di libri a loro destinati (senza per questo dimenticare anche l’acquisto di testi per i più piccoli destinati a La Casa dei libri, biblioteca dei bambini dai zero ai 10 anni).
<La nostra amministrazione – hanno detto il sindaco Gianluca Taddeo e l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Luigia Bonelli – crede molto nelle potenzialità dei nostri ragazzi e dei nostri giovani. È necessario però offrire loro tutte le condizioni e le opportunità possibili per poterle sviluppare. Noi ci stiamo attivando in tal senso. Al centro delle nostre politiche, progetti per i più piccoli, per i teen ager (con il Festival della Letteratura Young Adult e la creazione di uno spazio dedicato loro nella biblioteca comunale), ma anche per i giovani (basti ricordare l’University Village che si è svolto la settimana scorsa con grandissima partecipazione)>.