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La depressione aumenta con l’età, l’esperto: “Colpa della neuroinfiammazione”

Proiezioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) candidano la depressione ad essere la prima causa di morbilità al mondo. Nell’arco della propria vita, infatti, si stima che ne soffre più di un uomo su dieci e fino a una donna su quattro. I dati epidemiologici italiani rivelano un fenomeno interessante rispetto al panorama europeo: la depressione sembrerebbe essere meno diffusa tra i giovani e gli adulti che hanno tra i 15 e i 44 anni, per essere invece maggiormente diffusa al crescere dell’età, in particolare dopo i 65 anni.

La depressione dell’anziano è diversa. “Il modo in cui la depressione si presenta varia sensibilmente a seconda dell’età di chi ne soffre. Nell’anziano si caratterizza per la più alta presenza di malessere fisico, rallentamento e sintomi cognitivi. Questo tipo di depressione sembra essere strettamente collegato all’infiammazione cronica di basso grado, da cui il termine anglosassone ‘inflammaging’, ad indicare lo stretto rapporto tra l’infiammazione e l’invecchiamento – afferma Marco Colizzi, professore aggregato di psichiatria Università di Udine – L’infiammazione cronica di basso grado ha delle conseguenze nel breve e lungo periodo. Provoca danni collaterali al sistema nervoso periferico e centrale, neuroinfiammazione, ai vasi sanguigni, ai muscoli e a organi come il pancreas, il cuore, i reni e il fegato. Rispetto alla depressione ad esordio precoce, la depressione ad esordio tardivo è stata associata ad una più elevata mortalità, causata dall’invecchiamento vascolare, che espone la persona che ne soffre anche ad un rischio maggiore di evoluzione verso quadri di decadimento cognitivo.
Perché il corpo si infiamma? L’infiammazione è un processo biologico naturale con cui il sistema immunitario si attiva in risposta a lesioni, infezioni o altre minacce percepite. In sua assenza, non saremmo in grado di mantenere il nostro stato di salute. Uno dei più grandi obiettivi della moderna medicina è quello di far chiarezza sulle cause e conseguenze dell’infiammazione cronica di basso grado, quel processo che non dà i segnali tipici dell’infiammazione acuta o cronica e predispone l’organismo ad un elevato rischio di patologie (es. diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, obesità e cancro). L’infiammazione cronica mette a rischio anche la nostra salute mentale: altera la barriera emato-encefalica e consente il passaggio dell’infiammazione al sistema nervoso centrale, neuroinfiammazione, con aumento del rischio di sviluppare disturbi neurologici come la depressione e il deterioramento cognitivo. Essa, infatti, può influenzare il cervello attraverso il rilascio di citochine, molecole che mediano la risposta immunitaria e che possono alterare la chimica cerebrale, in particolare la serotonina e la dopamina, neurotrasmettitori fondamentali per il benessere emotivo. In alcune persone con depressione non è infrequente il riscontro di alti livelli di marcatori infiammatori nel sangue, e si ritiene che questo possa spiegare la presenza di stanchezza, perdita di interesse e umore basso. Anche il disturbo bipolare e la schizofrenia mostrano correlazioni con l’infiammazione cronica”.

“L’infiammazione cronica si può evitare o, quantomeno, ridurre. È spesso alimentata da cattivi stili di vita, inclusi una dieta eccessivamente ricca di zuccheri e grassi saturi, la sedentarietà e l’assenza di esercizio fisico, lo stress cronico e l’esposizione a sostanze tossiche quali inquinanti e fumo di sigaretta. Va sottolineato anche il ruolo del sonno: passiamo un terzo della nostra vita dormendo e durante il sonno vengono riparati i danni cellulari accumulati. Un sonno inadeguato non permette questo importante meccanismo di protezione ed aumenta il rischio di infiammazione”, spiega ancora il professor Colizzi.

Secondo l’esperto “è fondamentale adottare uno stile di vita sano. Questo prevede almeno quattro strategie principali. L’attività fisica regolare, compreso anche il solo camminare, può ridurre i livelli di infiammazione nel corpo. La gestione dello stress è molto importante: tecniche di rilassamento come la meditazione e la respirazione profonda hanno dimostrato di essere efficaci nell’abbassare i livelli dei marcatori infiammatori. Un sonno di qualità è fondamentale per mantenere bassi i livelli di infiammazione. Ultima, ma non ultima, l’alimentazione gioca un ruolo essenziale: una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti e grassi sani, come pesce ricco di omega-3, frutta, verdura fresca, noci e semi, aiuta a contrastare l’infiammazione cronica”.

“Con queste conoscenze in mano, bisognerebbe ora concentrarsi sull’utilizzo di molecole efficaci e sicure che abbiano come target le cellule del sistema immune, nel contesto della neuro-infiammazione cronica di basso grado. In questo, un valido supporto lo offre anche l’integrazione di alimenti a fini medici speciali come la palmitoiletanolamide ultramicronizzata, che consentono di incrementare il livello di molecole già presenti nel nostro organismo con proprietà antinfiammatorie e neuroprotettive. Controllare l’infiammazione periferica e centrale (neuroinfiammazione) può rappresentare una valida strategia di prevenzione di diverse malattie fisiche e mentali, spesso correlate tra loro, consentendo una vita soddisfacente anche quando si è avanti con gli anni ed invertendo la rotta che porta allo sviluppo di depressione”, conclude il professor Colizzi. – Fonte Agenzia DIRE www.dire.it

“Alla sera della vita”: ad Ariccia il convegno su fine vita, cure palliative e medicina di prossimità

Si terrà sabato 26 ottobre, dalle 9 alle 12,30 nella Sala Maestra di Palazzo Chigi, ad Ariccia, il convegno “Alla sera della vita”, a cura dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) della diocesi di Albano, dedicato alla tematica del fine vita, delle cure palliative e della medicina di prossimità.

«La fine della vita terrena – spiegano gli organizzatori – è senza dubbio l’esperienza più destabilizzante dell’esistenza umana. Il momento del morire, immaginato come agonia insopportabile, si conferma fase temuta, alla quale si spera di sfuggire con una morte improvvisa. La sofferenza, infatti, è uno stato diverso dal dolore e non si elimina con i farmaci: è una condizione soggettiva che può essere lenita dal grado di cura e di relazione. Per il personale sanitario, e non solo, si pone una domanda inelu­dibile: come essere davvero prossimi a chi si trova ad attraversare il tempo della fine, e con lui anche alla famiglia, agli amici? Come accompagnare un morente con profondo rispetto, competenza ed empatia? La Chiesa e la cultura “laica” hanno elaborato una lunga riflessione sul tema nel corso degli anni, soffermandosi sull’importanza della medicina di relazione, della relazione di cura, del coinvolgimento dei familiari, ma anche della comunità».

Il convegno rappresenta un’opportunità per riflettere e approfondire al­cune di queste considerazioni, nel tentativo di affrontare con intenti propositivi il tema del fine vita. E per questo si rivolge non solo al personale sanitario, ma ad una platea più ampia, nella convinzione che il tema trattato abbia a che fare con interrogativi universali che interpellano tutti, nessuno escluso.

L’appuntamento, patrocinato da Città di Ariccia, Palazzo Chigi, Ufficio diocesano per la Pastorale della Salute, Bcc Colli Albani e Fondazione Bcc Colli Albani, sarà moderato dalla giornalista del Sir Emanuela Vinai e vedrà gli interventi di Fausto Antonio Barbetta, presidente dell’AMCI di Albano, Filippo Maria Boscia, presidente della stessa AMCI (“Non piangete, è l’ora della gioia. La via della Chiesa e la riflessione laica sul fine vita”), Alberto Maria Gambino, ordinario di Diritto privato all’Università Europea di Roma (“Nessuna persona è un’isola. Dai diritti individuali al bene comune”), Domenico Russo, medico responsabile dell’Hospice al San Marco di Latina (“Palliative. Cure, ma non solo. Esserci per curare le persone, non la malattia”) e del vescovo di Albano, Vincenzo Viva (“Verso una narrazione della speranza. C’è sempre una ragione per vivere. Quale è la tua?”).

Prevista la partecipazione del sindaco di Ariccia, Gianluca Staccoli, del commissario straordinario e del direttore sanitario della Asl Roma 6, rispettivamente Francesco Marchitelli e Vincenzo La Regina, di Flavio Napoleoni, presidente della Fondazione Bcc Colli Albani e di don Michael Romero, direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della Salute.

Sezze – Comune, in fase di integrazione l’applicazione IO

Il Comune di Sezze ha annunciato l’integrazione dei suoi servizi pubblici nell’App IO, la piattaforma nazionale che consente ai cittadini di accedere facilmente ai servizi delle Pubbliche Amministrazioni, sia locali che nazionali. Il sindaco di Sezze, Lidano Lucidi, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di offrire ai nostri cittadini un ulteriore strumento per semplificare l’interazione con il Comune. L’App IO rappresenta un passo importante verso la digitalizzazione e l’innovazione dei servizi pubblici, permettendo di accedere a comunicazioni, pagamenti e documenti in modo sicuro e immediato”. L’App IO, sviluppata dal Dipartimento per la trasformazione digitale in collaborazione con PagoPA, consente ai cittadini di gestire numerosi servizi attraverso un’unica piattaforma, utilizzando credenziali SPID o Carta d’Identità Elettronica (CIE). Attraverso questa app, sarà possibile non solo ricevere notifiche riguardanti scadenze e servizi, ma anche effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione. “L’obiettivo di questo progetto – ha aggiunto Lucidi – è quello di facilitare l’accesso ai servizi comunali, migliorando la qualità della vita dei nostri cittadini. Già da ora, stiamo attivando il servizio di avviso per la scadenza della Carta d’Identità, ma contiamo di ampliare l’elenco dei servizi a breve”. L’iniziativa rappresenta un ulteriore passo nella direzione della trasparenza e dell’efficienza amministrativa, aspetti che l’Amministrazione Lucidi ha sempre messo al centro del proprio operato. L’App IO è disponibile gratuitamente e può essere scaricata da tutti i cittadini che dispongono di credenziali SPID o CIE, garantendo un accesso sicuro e controllato alle informazioni: “Invito tutti a scaricare l’app – ha concluso il sindaco di Sezze – e a familiarizzare con i suoi strumenti. Il futuro è digitale e noi vogliamo essere protagonisti di questo cambiamento, garantendo ai nostri cittadini il meglio delle tecnologie disponibili”.

“Fuga da Santo Stefano”, venerdì la presentazione del libro a Cisterna

Su un isolotto di circa 500 metri di diametro, si erge una fortezza, dove le pur possenti mura sono solo una delle barriere insormontabili. È il carcere borbonico di Santo Stefano, che per la durezza della detenzione e per la sua sicurezza è anche noto come l’Alcatraz italiana.

Venerdì prossimo, 11 ottobre, alle ore 18:00 nella Sala Polivalente della Biblioteca Comunale di Cisterna di Latina, Vittorio Buongiorno, giornalista responsabile della redazione di Latina de Il Messaggero, presenterà il suo libro “Fuga da Santo Stefano”, edito da Ultima Spiaggia.

Un libro che ridà spazio e voce a chi, pur essendosi macchiato di crimini efferati, ha lottato fino all’ultimo per la propria libertà.

Costruito nel 1795 secondo il modello del Teatro San Carlo di Napoli, con un punto centrale dal quale si controlla l’intero semicerchio sul quale si aprono le 99 celle dalle quali non si vede neanche il mare, il carcere di Santo Stefano è considerato da sempre un luogo di indicibile sofferenza dal quale era impossibile fuggire.

Buongiorno, basandosi soprattutto, e per la prima volta, sui documenti dell’archivio del carcere, ricostruisce le storie di astuzia e di coraggio, di sfortuna e di disperazione.

C’è il saltimbanco che arriva a Ischia su una barchetta che ha un lenzuolo come vela. Ci sono il bandito e l’assassino che sostengono di essere arrivati a terra su due pneumatici di camion. E chi scompare per sempre, forse in mare, forse dove nessuno li avrebbe più trovati.

Storie individuali che si intrecciano, come in un giallo, con le vicende di un carcere che da “tomba dei vivi” era diventato, negli anni Cinquanta, un carcere modello.

Tutt’intorno alle vicende dei carcerati, tra i quali il compianto presidente della Repubblica Sandro Pertini, c’è la storia d’Italia del primo Novecento, attraversata dal regime fascista, dalla fine della monarchia, dai primi difficili anni della repubblica, fino al 1965, anno in cui il penitenziario fu chiuso e abbandonato.

Alla presentazione di venerdì a Cisterna interverranno il sindaco Valentino Mantini e l’assessore alla Cultura Maria Innamorato. Dialogherà con l’autore Vittorio Buongiorno il giornalista Mauro Nasi.

Nuovi spazi per i teenager, Formia sempre più a prova di giovane

Sono i teen-ager i destinatari di un importante progetto che si sta realizzando nel Comune di Formia. Dopo il Festival dedicato alla Letteratura Young Adult che si è svolto dal 18 aprile al 4 maggio, questa volta per loro, ragazzi dai tredici ai diciannove anni, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Gianluca Taddeo, ha voluto mettere a disposizione una specifica area della Biblioteca comunale “Tenente Filippo Testa”. È stato recuperato uno spazio all’interno ed allestito con un design moderno e colorato, con un divano circolare rosso e librerie bianche e legno chiaro, che crea un ambiente confortevole, dove i ragazzi possano sentirsi a loro agio, mentre si dedicano alle loro letture preferite. D’altro canto, in questo angolo si trovano circondati da tante pubblicazioni pertinenti ai loro interessi, dai libri di narrativa per giovani adulti ai fumetti e graphic novel. Si tratta di testi in parte acquistati ed in parte oggetto di donazione.

Altro comfort: i ragazzi hanno a loro disposizione il wifi della biblioteca.  Infine, ampia possibilità di frequentare la biblioteca con gli orari prolungati del servizio. La biblioteca è aperta, infatti, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30 ed il sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30.

Il progetto è stato possibile grazie ad un fondo regionale. Il Comune di Formia, infatti, ha partecipato ad un bando regionale nel 2023, presentando una proposta progettuale che ha messo al centro i teen-ager, considerato che nelle librerie la categoria young adult vende più di altre, ma al dato non sempre corrispondono politiche mirate. Da qui l’idea del Festival della Letteratura Young Adult ed ora la realizzazione di uno spazio dedicato nella biblioteca comunale, con l’acquisto di libri a loro destinati (senza per questo dimenticare anche l’acquisto di testi per i più piccoli destinati a La Casa dei libri, biblioteca dei bambini dai zero ai 10 anni).

<La nostra amministrazione – hanno detto il sindaco Gianluca Taddeo e l’assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione, Luigia Bonelli – crede molto nelle potenzialità dei nostri ragazzi e dei nostri giovani. È necessario però offrire loro tutte le condizioni e le opportunità possibili per poterle sviluppare. Noi ci stiamo attivando in tal senso. Al centro delle nostre politiche, progetti per i più piccoli, per i teen ager (con il Festival della Letteratura Young Adult e la creazione di uno spazio dedicato loro nella biblioteca comunale), ma anche per i giovani (basti ricordare l’University Village che si è svolto la settimana scorsa con grandissima partecipazione)>. 

Perde il controllo dell’auto e abbatte due semafori: denunciato perché positivo all’alcool test

Notte movimentata in quel di Latina Scalo dove un automobilista, di rientro presso l’albergo dove pernottava, si è reso protagonista di un rocambolesco incidente nel quale due semafori sono stati abbattuti.

Intorno all’una di notte di ieri, in via Epitaffio, nei pressi dell’incrocio con l’Appia, infatti, un operaio pugliese avrebbe perso il controllo dell’auto finendo contro l’impianto semaforico. L’uomo in trasferta non ha riportato gravi ferite ma è stato denunciato perché risultato positivo all’alcol test.

Sul luogo del sinistro, oltre al personale sanitario, sono intervenute anche le forze dell’ordine competenti, quali i poliziotti della Squadra Volante e gli agenti di una pattuglia della Polizia Stradale del Distaccamento di Aprilia al fine di ricostruire la dinamica.

Piazzale Edison, reperite le somme per l’acquisizione e il progetto di riqualificazione

Il Comune di Latina, con determinazione dirigenziale, ha impegnato le somme per l’acquisizione di piazzale Edison, a Borgo Podgora, e per l’affidamento dell’incarico per redigere un progetto preliminare/studio di fattibilità per la sistemazione dell’area.

“Con determinazione 1840, l’architetto Paolo Cestra – ha spiegato l’assessore all’Urbanistica e ai Borghi Annalisa Muzio – ha dato seguito alla delibera di giunta, approvata il 4 luglio scorso. Si tratta di un atto di indirizzo, predisposto di concerto con il vice sindaco Massimiliano Carnevale con delega ai Lavori pubblici, finalizzato a un intervento di riqualificazione, particolarmente atteso dai cittadini, a tutela dei residenti e della pubblica incolumità, viste le condizioni in cui versa attualmente il piazzale. La cessione dell’area, di proprietà di una società, avverrà in forma volontaria, grazie alla costruttiva interlocuzione tra l’amministrazione comunale e la stessa società.  Il progetto di riqualificazione dell’area, destinata in parte a viabilità e parcheggi e in parte a verde pubblico attrezzato, consentirà finalmente ai cittadini di poter godere legittimamente degli spazi in cui abitano.”

“Il passo successivo – ha aggiunto il vice sindaco Carnevale – sarà quello di individuare il progettista attraverso il Mercato elettronico della pubblica amministrazione e di portare in Consiglio comunale l’acquisizione a patrimonio comunale di piazzale Edison.  Dopodiché, l’amministrazione procederà al reperimento delle somme nel Bilancio per l’esecuzione dei lavori, l’inserimento delle opere nel programma triennale dei lavori e poi il passaggio in Consiglio Comunale per l’approvazione dell’opera pubblica che avverrà ai sensi dell’articolo 19 del Dpr 327/2001, quindi per pubblica utilità”.

“Fin al primo giorno del nostro insediamento, insieme al sindaco Matilde Celentano, abbiamo preso a cuore le istanze dei cittadini residenti nella zona di piazzale Edison fino ad allora cadute nel vuoto. La procedura attivata risponde alle esigenze di celerità e concretezza che contraddistinguono questa amministrazione, la quale ha come obiettivo principale quello di riqualificare i borghi e di dotarli dei servizi mancanti”, hanno concluso Muzio e Carnevale.

Viaggio in Italia, il Grand Tour in una serie di dipinti di Cardan per un week end all’insegna della pittura

Sarà inaugurata sabato 12 ottobre nello spazio della Galleria d’Arte Rosati di via Cesare Battisti, 9 a Latina, l’esposizione del pittore Carlo D’Antonio in arte Cardan. La mostra propone una serie di opere tratte dalla produzione dell’artista che rivisita luoghi fisici e dello spirito decantati da poeti e scrittori nella storia. Cardan caratterizza i suoi allestimenti per i temi trattati sempre legati da una filologia estremamente chiara. Il vernissage è fissato per le 17:00.

La nota di Gianni Caputo

‘Lo scopo di questo mio magnifico viaggio non è quello d’illudermi, bensì di conoscere me stesso nel rapporto con gli oggetti’. L’inciso con il quale di Johann Wolfgang Goethe giustifica la volontà di intraprendere quello che diventerà Viaggio in Italia, saggio capolavoro di inizio Ottocento, è il medesimo che ha portato Cardan (Carlo D’Antonio) a ripercorrere le latitudini secondo la lezione dell’arte. Il viaggio di Cardantenta di stabilire la relazione con i luoghi e con le peculiarità che consentono ai luoghi di sedimentare nella memoria collettiva.In talune circostanze quel particolare taglio di luce, quella singolare rarefazione dell’atmosfera è il personale uso del colore, conferiscono alle opere di Cardan la capacità di instaurare connessioni a prescindere dal linguaggio utilizzato. Del resto l’evoluzione della sua pittura non ha perduto, nel tempo, l’abilità distintiva di porsi fra l’astratto e la rappresentazione fedele di quanto visto, ponendo alternativamente l’approccio figurativo al servizio di quello informale e viceversa. Una versione dell’identità di quei luoghi che non risiede necessariamente nella loro forma esteriore ma nell’impatto emotivo generato. Magari attingendo anche dall’universo dell’arte inteso come serie di capolavori, non solo italiani, divenuti icone dei talenti che li hanno prodotti e delle virtù che esprimono.

Ricco è il carnet di citazioni: dal Canal Grande di Monet nella veduta che l’artista realizza della Basilica di Santa Maria della Salute, alle sinuosità botticelliane della Primavera e della Venere in alcune opere orientate alla figura.In questo senso non sia d’inganno l’approccio minimale alla rappresentazione di scorci iconici delle più importanti città italiane, interpretazione dichiarata dell’esperienza del Grand Tour, poiché la sintesi operata da Cardan nel modo di figurare le proprie realtà, è frutto di scelte che guardano oltre il mero significato del singolo segno. Prive di orpelli squisitamente estetici, le opere di Cardan lasciano all’osservatore lo spazio necessario per subire fascinazione. È una sintesi visiva che distilla le sole informazioni sufficienti all’identificazione del contesto, affinché ognuno possa convertire la propria emozione da ambiguità semantica a comunicazione universale, così come le istantanee dei luoghi sono in grado di esprimere bellezza universale. Roma e Castel Sant’Angelo, Milano e il Duomo, Napoli e il Vesuvio, Venezia e la citata Basilica di San Marco assumono, quindi, un ruolo fondamentale nella elaborazione della funzione didattica alla luce di quella filosofica. Il valore didascalico dei quadri abdica in favore di una rotta che non rappresenta essenzialmente il taccuino del viaggiatore, ma esprime una profonda esplorazione dei temi dell’identità, dell’estetica e delle relazioni tra uomo e natura, svincolandosi da schemi rigidi e inibitori. Il massimo comun denominatore per comprendere il passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo.

Volley – Vidya Viridex Sabaudia è il nuovo nome del Club

Vidya Viridex Sabaudia è il nuovo nome del Plus Volleyball Sabaudia, la società pontina che partecipa al campionato di pallavolo maschile di serie A3. I due title sponsor, Vidya e Viridex, sono due realtà imprenditoriali del territorio e hanno scelto di affiancarsi per sostenere la squadra di Sabaudia che rappresenta un’eccellenza nel mondo sportivo. Oggi alle 12:00 la squadra verrà presentata presso il Sabaudia Hotel & Spa, in Viale 4 Stagioni a Sabaudia e sarà l’occasione per incontrare i giocatori, lo staff tecnico e i dirigenti.

«Vidya e Viridex sono due aziende che esprimono grande qualità nel loro lavoro quotidiano, si tratta di realtà della nostra provincia che rappresentano quel prezioso tessuto imprenditoriale capace di emergere e, allo stesso tempo, anche di sostenere il mondo dello sport – dichiara Luigi Goldner, uno dei massimi dirigenti della società – Ci tengo a ringraziare queste due aziende e, insieme a loro, tutti gli altri sponsor che ci sostengono perché insieme a noi alimentano la grande passione sportiva che richiama sempre più persone al palazzetto per seguire la pallavolo, uno sport per famiglie che continua a guadagnare visibilità anche grazie ai grandi risultati delle nostre squadre nazionali».

Vidya è un’azienda di Priverno leader nella commercializzazione di contenitori in vetro e accessori come tappi e capsule. L’azienda segue il prodotto in ogni fase, dal confezionamento fino all’imballaggio, questo per garantire un servizio di qualità. Oltre alle già citate attività come commercializzazione di vetro e accessori come tappi e capsule, Vidya offre la vendita di prodotti alimentari: ma non solo, grazie al suo staff tecnico Vidya è in grado di poter costruire, assemblare, modificare macchinari, tra cui capsulatrici, elevatori di vuoto, elevatori magnetici di capsule.

Viridex è una realtà di Cisterna di Latina con 36 anni attività alle spalle, serve 4.318 clienti in 60 province e vanta 802 fornitori attivi. Viridex distribuisce 25.000 referenze selezionate nei settori della ferramenta, dell’utensileria, dell’edilizia leggera, dell’idraulica, dell’elettricità, del giardinaggio e dell’agricoltura e dispone di un polo logistico di 56.000 metri quadri di superficie dotato dei più moderni sistemi di gestione in ottica 4.0. Questa realtà può contare su una squadra di oltre 200 collaboratori per garantire ogni giorno un servizio puntuale e accurato volto a soddisfare ogni esigenza del cliente. La storia di Viridex è la testimonianza del successo del progetto imprenditoriale.

Start-up giovanili, nuovo finanziamento al Comune di Latina da Anci

Anci e la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche giovanili e il Servizio civile universale destinano un nuovo finanziamento a favore del Comune di Latina relativo alle start-up giovanili. Si tratta di 78.000 euro, che si aggiungono ai 150.000 euro già finanziati. La nuova dotazione finanziaria sarà assegnata tramite un atto integrativo alla convenzione sottoscritta nel mese di marzo da Anci e Comune di Latina, in qualità di capofila.

“L’arrivo del nuovo finanziamento – commenta l’assessore alle Politiche giovanili Andrea Chiarato – cambia completamente la prospettiva del progetto ‘Giovani e impresa – Il cibo nella terra del mito. Talenti da coltivare’ in cui il Comune di Latina è l’ente capofila di un partenariato ampio che vede coinvolti i comuni di Sezze, Bassiano, Cori, Maenza, Priverno, Rocca Massima, Sermoneta, Sonnino, Norma e quattordici partner. Con il nuovo budget a disposizione, infatti, alla fine del percorso di accompagnamento alcune start up verranno selezionate e finanziate. Anci, che ringrazio a nome dell’amministrazione comunale, ha infatti ritenuto di concentrare risorse e servizi sul potenziamento di interventi locali volti al sostegno all’imprenditorialità giovanile e all’integrazione dei giovani nel mercato del lavoro, alla lotta all’emarginazione e al disagio sociale giovanile e al rafforzamento di nuove competenze e professionalità della popolazione giovanile locale”.

La dotazione finanziaria sarà destinata, per mezzo di un avviso pubblico del Comune capofila, alla costituzione o al finanziamento di una o più start-up formate da giovani, che siano state beneficiarie delle attività previste dal progetto “Giovani e impresa – Il cibo nella terra del mito. Talenti da coltivare” a cui ci si può iscrivere entro il 15 ottobre consultando questo link. Mediante l’atto integrativo alla convenzione verranno stabilite le specifiche modalità di rendicontazione necessarie al riconoscimento delle spese.

“Questa iniziativa – conclude Chiarato – dimostra il nostro impegno a promuovere l’innovazione e l’imprenditorialità tra i giovani, offrendo loro le risorse necessarie per trasformare le proprie idee in realtà. Crediamo fermamente che investire nelle start-up giovanili non solo stimoli l’economia locale, ma crei anche opportunità significative per i giovani, contribuendo a costruire un futuro migliore per tutti”.