Parco Monti Ausoni celebra la Festa dell’Albero con gli alunni dell’istituto “Montessori” di Terracina

Nel corso della giornata nell’area picnic di Punta Leano si procederà alla cerimonia di piantumazione e cura degli alberi

L’albero è uno dei nostri più preziosi alleati nella lotta contro l’inquinamento e gli effetti nocivi del cambiamento climatico. La festa che lo celebra ci ricorda che dobbiamo avere rispetto della natura, da cui noi tutti dipendiamo. Il 21 novembre, nella ricorrenza della “Festa dell’Albero”, l’Ente Parco, in collaborazione con l’Associazione Fare Verde di Terracina, organizzerà una visita di 32 alunni dell’Istituto Comprensivo “Montessori” di Terracina in località Monte Leano. I volontari dell’Associazione Fare Verde saranno affiancati da personale esperto del Parco e dai volontari del servizio civile impegnati in loco. Nell’area picnic di Punta Leano si procederà alla cerimonia di piantumazione e cura degli alberi. Sarà questa anche l’occasione per illustrare ai ragazzi l’importanza degli alberi, che, oltre a fornire all’uomo cibo, legname e altre risorse utili, svolgono un ruolo fondamentale nei processi che regolano i delicati equilibri dei nostri ecosistemi: sottraggono anidride carbonica e restituiscono ossigeno all’atmosfera, aiutano a prevenire i dissesti idrogeologici, contribuiscono alla mitigazione del clima, sono un anello essenziale nei meccanismi di ricarica delle falde acquifere, esercitano un’azione di ricovero e di nutrimento per animali e vegetali. I cambiamenti climatici, l’inquinamento e improvvidi interventi dell’uomo oggi mettono a rischio il nostro prezioso patrimonio arboreo e boschivo: crescono, anche in conseguenza dell’espansione urbana, le superfici aride, e l’aumento delle temperature determina in molte zone una diffusa perdita di habitat, compromettendo la sussistenza di alcune specie di animali e di piante; con un clima più caldo, inoltre, le foreste risultano più esposte alla minaccia di agenti patogeni, parassiti e specie invasive nonché di incendi che, in condizioni di aridità e siccità estreme, rischiano di avere effetti devastanti. Non a caso, sin dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2015, le foreste sono parte integrante dei negoziati internazionali sul clima. Per mitigare il cambiamento climatico, compensare le emissioni di CO 2 e proteggere la biodiversità, nel 2020 la Regione Lazio ha destinato un investimento triennale di 12 milioni di euro alla realizzazione del progetto “Ossigeno”, con l’obiettivo di piantare sul territorio regionale, grazie anche al coinvolgimento di Enti pubblici e privati, 6 milioni di alberi e arbusti autoctoni certificati, uno per ogni abitante della Regione.

Gli Enti Parco, dal canto loro, esercitano una costante azione di difesa del patrimonio boschivo e di
sviluppo degli spazi verdi all’interno delle aree protette. “L’impegno del Parco Naturale Regionale Monti Ausoni e Lago di Fondi nella tutela e valorizzazione delle aree verdi del nostro territorio – sottolinea il Direttore, dott. Lucio De Filippis – è stato, in questi ultimi anni, particolarmente intenso. Mi riferisco non solo, in generale, all’azione di vigilanza dei guardiaparco e alla capillare opera di sensibilizzazione ambientale svolta dal nostro personale attraverso manifestazioni e incontri nelle scuole e in vari siti delle aree protette, ma anche a specifici progetti e realizzazioni di speciale rilievo. Sul fronte della tutela, abbiamo avviato nel Comune di Monte San Biagio – dapprima sulla base di un progetto regionale in collaborazione con l’Università della Tuscia e poi nell’ambito di un più vasto progetto internazionale (LIFE FAGESOS) finanziato dalla Commissione Europea – una serie di interventi resisi necessari per contrastare la minaccia portata alla Sughereta di San Vito, la più importante ed estesa dell’Italia peninsulare, da un agente patogeno responsabile del deperimento delle fagacee. I risultati ottenuti dopo i primi 28 mesi di progetto hanno consentito di individuare con precisione le aree interessate dal deperimento, delimitare i focolai di infezione e definire strategie integrate per la prevenzione e mitigazione del danno. In tema di promozione e valorizzazione delle aree verdi, vorrei invece ricordare la messa a dimora di alberi e arbusti lungo la pista ciclopedonale recentemente realizzata dall’Ente Parco intorno al lago di Canterno: si è cercato, in tal modo, di armonizzare la nuova infrastruttura con l’ambiente circostante. E vorrei ricordare anche come nella medesima area, vicino alla Casa del Lago, il 21 marzo scorso, in coincidenza con la “Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie” e con la “Giornata internazionale delle Foreste”, siano stati piantati, a cura dell’Ente Parco, 80 alberi: un atto simbolico di speranza e di rinascita, per celebrare la vita e la natura. Ed è appunto con questo spirito di fiducia e di speranza – ma anche, oggi più che mai, con la consapevolezza che l’uomo ha bisogno di rispettare e amare la natura perché è da essa, e dal suo stato di salute, che dipende la nostra stessa sopravvivenza – che ogni anno, all’inizio dell’autunno, celebriamo la Festa dell’albero”.

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