«Sono solo parzialmente soddisfatta della risposta ottenuta all’interrogazione sull’utilizzo della piscina comunale di Latina. Parzialmente poiché, sebbene da un lato abbiamo avuto rassicurazioni circa l’avvio della rimodulazione del Pef e della convenzione che regola il contratto di concessione della piscina comunale, non abbiamo individuato soluzioni immediate alla regolamentazione della fruizione degli impianti natatori per l’anno in corso nella risposta dell’assessore Andrea Chiarato.
La discussione tornerà nelle commissioni consiliari competenti ed in Consiglio Comunale per l’approvazione di una convenzione che possa garantire l’interesse pubblico nella fruizione dell’impianto ma, per intanto, riteniamo necessario dare risposte immediate alla cittadinanza che, anche questa mattina, era presente e in attesa di certezze dall’amministrazione. Non possiamo accontentarci dei solleciti recapitati al concessionario dal Comune». Così il capogruppo del M5S in Consiglio comunale, Maria Grazia Ciolfi, chiude la seduta di Question Time odierna.
«Auspichiamo che i lavori di riqualificazione ed efficientamento energetico che inizieranno a breve (fondi del Pnrr per circa 1,4 mln di euro) e l’annuncio della costruzione di un nuovo impianto natatorio, siano realizzabili in tempi certi. Resta però il nodo della contingenza. Non c’è un indirizzo preciso – sottolinea Ciolfi – che consenta nell’immediato l’utilizzo degli impianti per i singoli, per le società sportive del territorio e per quelle che militano in campionati nazionali e regionali relativamente alle discipline natatorie. Questo vuol dire che squadre e singoli atleti saranno costretti, anche quest’anno, a migrare verso altri impianti fuori città, con tutti i disagi che ciò comporta».
«C’è la necessità imminente – continua la consigliera – di rivedere la convenzione con il concessionario, oggi a svantaggio dell’Ente, per garantire gli spazi acqua a tutti, finanche alle categorie protette che hanno estremo bisogno di praticare questo tipo di attività».
«Come M5S vigileremo sui passaggi che porteranno la questione in Consiglio e nelle commissioni preposte affinché possano essere elementi utili per una revisione del Pef nell’ottica di un nuovo riequilibrio economico finanziario, necessario anche alla luce dell’aumento di valore del bene e alle minori spese per il concessionario derivate dai citati lavori. Fin da subito – conclude Ciolfi – serve individuare un modello capace di garantire un equo utilizzo dell’impianto e regole per il concessionario in grado di garantire il pubblico interesse nella fruizione della struttura comunale».