È partita la campagna di comunicazione “Prendi le misure” per sensibilizzare la popolazione del Lazio alla vaccinazione antinfluenzale, che ha registrato una crescita rispetto al 2023. Infatti, oltre 713mila dosi sono state somministrate dal primo ottobre all’undici novembre, in confronto alle 624mila dosi somministrate nello stesso periodo dell’anno precedente.
La campagna di comunicazione “Prendi le misure contro l’influenza” punta sull’impatto della malattia infettiva respiratoria acuta, attraverso un visual copy potente e evocativo, descrivendo le relative conseguenze come la febbre, i brividi, le complicazioni, l’influenza e la stanchezza.
I sintomi dell’influenza escono dai margini del visual copy per simboleggiare quanto i disturbi influenzali possano essere importanti e come non vadano mai ignorati o sottovalutati, ma affrontati con adeguate “misure”. L’obiettivo della campagna “Prendi le misure” è sensibilizzare le persone, incoraggiandole a prendere sul serio l’influenza e a considerare la vaccinazione come una soluzione semplice, sicura ed efficace.
La campagna è pianificata su tutto il territorio del Lazio, con un mix di mezzi pensato per rendere la diffusione del messaggio il più capillare possibile. Le affissioni dinamiche sui mezzi pubblici, i maxi-led digitali, le radio e le tv, saranno affiancate da una strategia pensata per le piattaforme digitali che mira a creare consapevolezza e approfondimento sul tema, grazie anche al coinvolgimento di medici specializzati e content creator impegnati nella decostruzione dei falsi miti che riguardano la vaccinazione.
«La campagna vaccinale del Lazio per contrastare l’influenza e il Covid-19 è partita bene, i numeri sono già superiori rispetto allo scorso anno. Non bisogna, però, abbassare la guardia. Invito soprattutto le categorie fragili, gli operatori sanitari e i caregiver a sottoporsi alla vaccinazione. Un gesto semplice e sicuro a beneficio della collettività. Per non lasciare nessuno indietro», ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
Si conferma l’impegno della Regione Lazio – che è stata tra le prime in Italia ad aver acquistato dallo scorso giugno un milione e 305mila vaccini, con la possibilità di un incremento già richiesto – per immunizzare i propri cittadini, con particolare attenzione agli over 60, alle persone fragili e ai bambini fino ai 6 anni compiuti.
Entrando nel dettaglio del report per l’antinfluenzale, oltre 3.600 Medici di Medicina generale hanno erogato 614.603 vaccinazioni e oltre 400 pediatri di libera scelta hanno effettuato 41.533 dosi, insieme con le somministrazioni delle farmacie (31.301), e delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere, dei Policlinici, degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico e delle Residenze sanitarie assistenziali (25.612).
Vaccinazioni sicure
“Con il vaccino antinfluenzale siamo tutti più protetti e riduciamo i rischi di complicazioni e malattie gravi”. – Questa la raccomandazione del Sistema sanitario regionale -. Anche quest’anno il virus influenzale circolerà contemporaneamente ad altri virus respiratori. La vaccinazione contro l’influenza rappresenta un’importante difesa, in particolare per le persone più fragili per motivi di salute o per età avanzata.
Il vaccino è sicuro, gratuito e raccomandato alle persone dai 60 anni di età, agli adulti con patologie croniche e ai bambini da 6 mesi a 6 anni compiuti, sia sani che con patologie, per i quali l’influenza può creare complicazioni. La vaccinazione è fortemente raccomandata anche a medici, personale sanitario, anche volontario, e in generale a tutti i lavoratori essenziali dell’area sanitaria.
Contemporaneamente alla campagna antinfluenzale, è stata avviata anche la vaccinazione contro la polmonite (vaccinazione antipneumococcica) consigliata dai 2 anni di età in poi, specificamente per le persone con patologie croniche, gli anziani e gli operatori sanitari. È possibile la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale e del vaccino antipneumoccico, salvo differenti indicazioni del medico curante o specifiche valutazioni cliniche.
Data la circolazione concomitante del virus Sars-CoV-2 è consigliabile, specialmente per le persone fragili e per gli anziani ricorrere anche alla vaccinazione anti Covid-19.
Dove è possibile vaccinarsi
Se sei un adulto puoi vaccinarti:
- presso il medico di famiglia;
- presso i Servizi vaccinali della ASL;
- presso le farmacie;
- in alcuni casi presso la sede di lavoro dal medico del lavoro.
Verifica le modalità di accesso per la somministrazione.
Se invece devi vaccinare tuo figlio puoi rivolgerti al pediatra di libera scelta che ti darà le indicazioni per effettuare la vaccinazione presso il proprio ambulatorio o presso il Servizio vaccinazioni della ASL. Sul sito Internet della tua ASL troverai infine informazioni complete su altri contesti particolari di erogazione eventualmente allestiti nel tuo territorio.
Chi si vaccina
Ricordiamo che la vaccinazione antinfluenzale è fortemente raccomandata e gratuita per:
- le persone dai 60 anni di età;
- per tutti i bambini da 6 mesi a 6 anni compiuti, sia sani che con patologie, per i quali l’influenza può creare complicazioni
- per gli adulti con patologie croniche
- per le donne in gravidanza e nel periodo “postpartum”.
Inoltre la campagna vaccinale gratuita coinvolge anche altri settori della popolazione, puoi consultare qui l’elenco di chi, per motivi di lavoro o per motivi di salute, ha diritto o è invitato attivamente ad usufruirne.
Per saperne di più
La vaccinazione non provoca generalmente alcun disturbo. In alcuni casi possono verificarsi alcuni inconvenienti, generalmente di lieve entità, come:
- reazioni locali, come arrossamento e gonfiore nella sede di iniezione;
- reazioni generali, come febbre, malessere, dolori muscolari che scompaiono in 1-2 giorni (più frequenti nelle persone mai vaccinate in precedenza).
In casi molto rari si possono verificare:
- reazioni allergiche rappresentate da orticaria e asma e, nei casi più gravi, da reazione anafilattica, queste ultime possono comparire in soggetti allergici alle proteine dell’uovo limitatamente ai vaccini prodotti coltivando il virus in uova embrionate di pollo;
- diminuzione transitoria delle piastrine, nevralgie e disturbi neurologici.
Le uniche controindicazioni alla vaccinazione sono rappresentate da:
- età inferiore ai 6 mesi;
- pregresse reazioni di tipo anafilattico alle proteine dell’uovo (in questi casi è possibile utilizzare vaccini prodotti in colture cellulari) o ad altri componenti del vaccino;
- severe reazioni a vaccino antinfluenzale nel passato;
- sindrome di Guillain Barrè manifestatasi entro 6 settimane dalla somministrazione del vaccino antinfluenzale.
La vaccinazione antinfluenzale deve essere rimandata in caso di malattia febbrile in atto. Nel caso di comparsa di effetti secondari è opportuno consultare il medico di famiglia o il medico del Servizio che ha effettuato la vaccinazione.