«Sono passati due mesi dal conferimento dell’incarico di consulenza legale che secondo la Sindaca Celentano e la sua giunta serviva a verificare se ricorrano o meno gli estremi per sostenere la costituzione di parte civile del Comune nel processo penale per il fallimento della Latina Ambiente. Del parere legale del professionista incaricato non abbiamo ancora alcuna notizia. E, ancor più grave, nessun riscontro alla richiesta di accesso agli atti che ho depositato lo scorso 20 maggio per conoscere l’esito di tale parere; da regolamento l’Ente avrebbe dovuto rispondere entro 15 giorni, è passato più di un mese e tutto tace: ancora una volta ai consiglieri di minoranza non sono forniti gli strumenti per esercitare il mandato politico da parte di un’amministrazione che, pur di non essere intralciata nelle sue scelte, calpesta anche le disposizioni regolamentarie». Il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, torna a incalzare l’amministrazione sulla costituzione di parte civile nel processo all’ex partecipata del Comune, alla luce della nuova imminente udienza fissata all’11 luglio. Lo fa attraverso un’interrogazione a risposta immediata indirizzata alla Sindaca.
«Come M5S – commenta la consigliera – riteniamo di fondamentale importanza andare avanti con questa costituzione di parte civile in una questione in cui l’immagine dell’Ente, oltre al danno subìto dai cittadini, è stata gravemente compromessa dalla ex partecipata Latina Ambiente, accusata nel processo di bancarotta fraudolenta. Ci preme anche capire – spiega – con quali modalità è stato conferito l’incarico costato ai cittadini più di 7mila euro. Non ci risulta sia stata svolta alcuna procedura di evidenza pubblica. Ci chiediamo anche i motivi per cui sia stato affidato a un esterno, quando l’avvocatura comunale avrebbe reso la consulenza gratuitamente».
Il capogruppo M5S interroga la Sindaca anche sul nuovo regolamento del Servizio legale dell’Ente: «A che punto siamo con la revisione? Tra le modifiche proposte dall’amministrazione – ricorda Ciolfi – c’è l’introduzione di una lista di reati per cui il Comune deve procedere alla costituzione di parte civile, ma nell’elenco manca la bancarotta fraudolenta, ossia il reato di cui devono rispondere i 26 indagati nel processo alla Latina Ambiente. Dopo la denuncia dell’opposizione, come concordato in commissione Trasparenza, la bozza del nuovo regolamento doveva essere oggetto di un tavolo di consultazione con le sigle sindacali. Ad oggi non abbiamo aggiornamenti e a fronte di questo stallo chiediamo alla Sindaca di fare il punto sulla rimodulazione del regolamento».