«Il tema del suicidio medicalmente assistito, che interroga le coscienze, necessita di un confronto trasversale e approfondito, alla luce dei recenti fatti di cronaca e della giurisprudenza maturata in materia. Per questo ho deciso di organizzare per lunedì 11 dicembre, presso la Sala Tevere della Giunta regionale del Lazio, un convegno, in collaborazione con la Consulta medico legale dell’Ordine dei Medici di Roma, dove si confronteranno giuristi, medici, legislatori ed esperti di bioetica. All’evento è stato invitato anche il Ministro della salute Orazio Schillaci che ha annunciato un’iniziativa del governo sul tema».
Lo ha dichiarato l’assessore al Personale, alla Sicurezza urbana, alla Polizia locale ed Enti locali della Regione Lazio, Luisa Regimenti.
«Il tema del suicidio medicalmente assistito non può ridursi a una contrapposizione ideologica, né tantomeno a uno scontro tra laici e cattolici. L’enorme sviluppo delle tecnologie in medicina, per un verso consente di curare pazienti che fino a pochi anni fa non avrebbero avuto alcuna possibilità di sopravvivenza, e per l’altro in alcuni casi porta anche al prolungamento della vita in condizioni precarie e di grandissima sofferenza», ha spiegato Luisa Regimenti.
«L’obiettivo del convegno è proprio quello di favorire anche nel Lazio, in attesa di una normativa nazionale ancora assente, nonostante la sentenza della Corte costituzionale n. 242/2019, un dialogo sul fine vita che possa portare a un confronto serio tra sensibilità diverse, che eviti inutili forzature», ha concluso Regimenti.