Via libera al Consolidato 2023 dopo la rapida illustrazione dell’assessore al Bilancio Giancarlo Righini e senza ulteriori interventi o dibattiti: il Consiglio regionale ha tolto di mezzo anche la seconda pratica finanziaria – dopo il Defr – che era finita nell’ingorgo della Pisana, assise rallentata dalla crisi politica (al momento congelata dai vertici nazionali del centrodestra). Ora toccherà all’approvazione del Collegato al Bilancio, nei prossimi giorni, per avere la piena normalizzazione della situazione gestionale dell’ente.
La seduta odierna alla Pisana ha però portato due importanti novità. Votate all’unanimità dall’assemblea: la nuova legge sulla cooperazione sociale e il piano triennale dell’artigianato 2024-2026. Entrambe le questioni sono state illustrate dall’assessore alle Politiche sociali Massimiliano Maselli, sebbene la seconda sia stata seguita e preparata per il Consiglio dalla vice presidente Roberta Angelilli (assente insieme al presidente Francesco Rocca per altri impegni istituzionali, la Angelilli in particolare era al Mimit per il tavolo Stellantis).
Durante gli interventi l’unico momento di tensione in cui è toccato al presidente Antonello Aurigemma riportare la calma è stato lo scambio di carinerie tra il M5S Novelli (che ha ricordato con toni polemici le fibrillazioni del centrodestra che hanno bloccato l’attività amministrativa) ed il meloniano Tiero (che ha affermato che a rallentare la Pisana sono stati piuttosto gli ordini del giorno dell’opposizione): “ignorante” contro “sfigato”. Uno a uno, palla al centro. Almeno è parso.
Ma veniamo alla nuova normativa sulla cooperazione sociale che arriva a 8 mesi dal via libera della giunta Rocca. “Abbiamo una legge in vigore dal 1996 e rischiavamo di farle fare il 30esimo compleanno. E’ ampiamente superata sia dal punto di vista legislativo che socio-economico. Nel Lazio ci sono 1.039 cooperative sociali di tipo A, 1.180 di tipo B e 69 consorzi- ha spiegato Maselli-. Le cooperative sociali sono uno strumento efficace per favorire l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. La riforma del terzo settore nel 2017 ha confermato il ruolo fondamentale della cooperazione sociale, ribadendo la necessità del suo coinvolgimento da parte delle amministrazioni, fin dalla fase di programmazione, progettazione e organizzazione di interventi e servizi socio-sanitari ed educativo. (…) Questa legge nasce dalla necessità di adeguare la vecchia normativa sulle coop sociali al nuovo codice degli appalti. Punta sulla semplificazione e la digitalizzazione dell’albo regionale delle cooperative, tutta la procedura di iscrizione è digitalizzata e semplificata, e abbiamo fatto una convenzione con la Camera di Commercio di Roma perché questo albo venga gestito al meglio e monitorato, che significa controllare che tutte le coop che si sono iscritte all’albo siano costantemente con le carte in regola”. Maselli ha anche annunciato un emendamento sui tirocini extracurriculari “che possono fare tutte le cooperative per agevolare la partecipazione e fare sì che una serie di realtà cooperativistiche possano tenere tirocini per l’inserimento di persone fragili o svantaggiate nel mondo del lavoro”. La legge sarà finanziata da 9 milioni di euro nel triennio 2024-2026: gli uffici hanno già predisposto tutte le procedure per iniettare i primi 3 milioni entro il 2024.
Crisi congelata, la Pisana torna a correre. Mette nel mirino il Collegato
Il piano triennale dell’artigianato 2024-2026 è, invece, un intervento che stanzia 7 milioni di euro a fondo perduto. Nel dettaglio, 4 milioni nell’anno in corso saranno destinati all’artigianato, con una riserva per le imprese dei settori artistico e tradizionale; nel 2025 e nel 2026 saranno spesi 1,5 milioni di euro (per ciascuna annualità) per misure a sostegno del credito delle imprese artigiane, attraverso la creazione di una sezione specifica del fondo per il piccolo credito. Le azioni del piano sono articolate su quattro direttrici: strumenti agevolativi a favore delle imprese, in particolare attraverso interventi specifici per i settori dell’artigianato artistico e tradizionale; contrasto delle difficoltà nell’accesso al credito da parte delle imprese; programmazione di misure di sostegno per facilitare il ricambio o passaggio generazionale; semplificazione normativa e amministrativa. La Giunta regionale procederà attraverso l’approvazione di piani annuali che conterranno le iniziative specifiche da adottare. Lazio Innova gestirà l’avviso per le imprese. “Il Consiglio regionale ha approvato oggi la nuova legge sulla Cooperazione sociale e il Piano triennale dell’Artigianato. Due provvedimenti della Giunta Rocca molto importanti ed attesi sul territorio, fortemente voluti da Fratelli d’Italia e che hanno riscontrato l’approvazione di tutte le forze politiche”. Ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Regione Lazio Daniele Sabatini. “La nuova legge sulla cooperazione sociale- spiega- permette di attualizzare la normativa vigente ormai non più funzionale alle esigenze del settore, per valorizzare il ruolo svolto dalle cooperative sociali nell’inserimento lavorativo e la piena inclusione dei soggetti più fragili, attraverso processi sempre più rivolti alla semplificazione amministrativa e all’innovazione. Un provvedimento supportato da un’importante dotazione finanziaria, frutto dell’ottimo lavoro portato avanti dall’assessore ai Servizi sociali Massimiliano Maselli in collaborazione con la presidente della Commissione Sanità e Politiche sociali Alessia Savo che ha permesso di raggiungere l’unanimità in aula e nel confronto con le realtà del terzo settore”. Quanto al piano dell’artigianato, Sabatini ha ringraziato “ll vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Roberta Angelilli che in queste settimane, anche grazie al supporto della Commissione Attività produttive presieduta da Enrico Tiero, è riuscita a favorire la massima sinergia territoriale su una proposta di legge che raccoglie le esigenze del tessuto imprenditoriale e produttivo del Lazio”.
Il gruppo Pd: bene il via libera alle due leggi che tutelano i cittadini
“Siamo soddisfatti del via libera alle proposte di legge sulla cooperazione sociale e sul piano triennale dell’artigianato presentate dagli assessori Maselli e Angelilli e approvate con il nostro contributo nel merito e nel garantire un iter rapido e proficuo – ha scritto in una nota il Gruppo del Pd Lazio -. Al di là di polemiche sterili e dell’insofferenza della maggioranza per il ruolo dell’opposizione, quando si è trattato e si tratta di agire negli interessi delle cittadine e dei cittadini del Lazio, delle famiglie, del tessuto produttivo e sociale della nostra Regione, lo abbiamo sempre fatto nel segno della responsabilità e della collaborazione. Se negli ultimi mesi non è stato possibile discutere in Consiglio tutti gli atti che sarebbe necessario e urgente discutere è perché da 5 mesi la maggioranza continua a rimanere bloccata in una crisi infinita e ancora oggi senza sbocco. Ed è stato solo grazie alla disponibilità delle opposizioni se oggi si è potuto fare un passo avanti qualificante. L’auspicio è che anche chi ha responsabilità di governo inizi a sentirsi investito dello stesso senso di dovere e serietà che la propria funzione richiede e che finora è del tutto mancato”.
Stefano Di Scanno
