Ricci (Identità Setina): “8 marzo, ‘Come un’Onda, contro la violenza sulle donne’. Non solo mimose”

"Serve non banalizzare, recuperare la memoria, spiegare il valore dei simboli, fare domande, scardinare i pregiudizi ed essere ottimisti"

Provoca stupore, oggi, rileggere anche alcuni atti parlamentari della Repubblica, che pure aveva assicurato, per la prima volta, alle donne italiane il diritto di voto e sancito eguale parità di diritti. La discussione sulla legge della senatrice Merlin, durante la quale molti esponenti – di idee liberali e democratiche – discettavano sull’esistenza di prostitute per nascita, assegnando a queste donne un destino preordinato e irredimibile. Come nel dibattito sull’ingresso delle donne nella magistratura, condita da apprezzamenti misogini, appunto, sulla mancanza di equilibrio e di giudizio”. “La realtà delle donne che abbiamo ascoltato, le vicende di grandi donne che abbiamo conosciuto per esperienza diretta o per conoscenza della storia, di donne nella normalità della vita quotidiana, ci insegnano che donna è sinonimo di coraggio, di determinazione, di equilibrio, di saggezza, di pace, di promozione di libertà e diritti”. L’8 marzo non è la “festa” della donna. Si chiama così solo in Italia”. È quanto sostiene Cinzia Ricci, segretaria comunale del movimento civico Identità Setina, che interviene sulla festa che si festeggia domani, dedicata alla donna. La segretaria spiega come la “Giornata internazionale della donna”– questo il suo vero nome –sia nata in ambito socialista, dedicata in origine alle battaglie di cui le donne furono protagoniste all’inizio del Novecento: “Aveva un potente significato sociale e politico di opposizione al potere: la cultura pop degli ultimi decenni, invece, l’ha completamente disperso. Nel corso degli anni la festa della donna italiana è diventata una stucchevole liturgia a cadenza annuale in cui le donne vengono omaggiate con fiori e cioccolatini”. Diventa piuttosto fondamentale, sempre secondo la segretaria di Identità Setina, educare i bambini: “Serve non banalizzare, recuperare la memoria, spiegare il valore dei simboli, fare delle domande, scardinare i pregiudizi ed essere ottimisti”. È in questo principio educativo che si evolverà in azione concreta e finalizzata che identità Setina porterà avanti. Un evento sul territorio lungo un anno per promuovere i valori e i diritti delle donne, con un’attenzione particolare alle scuole e alle giovani generazioni. È questo l’obiettivo con cui partirà la maratona intitolata “Come un’Onda, Contro La violenza sulle Donne”.

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