Il Partito Democratico di Latina sceglie di andare all’attacco della maggioranza sulla questione dei rifiuti e sul futuro di Abc. I dem hanno deciso di portare avanti questa loro strategia in seguito alle comunicazioni fornite dal sindaco Celentano e dai capigruppo sui possibili nuovi indirizzi da seguire per il porta a porta e sul decoro urbano.
Si tratta di temi sensibili che riguardano ogni cittadino, come anche il costo della TARI. Uno dei primi affondi riguarda proprio l’aumento del 30% che si è manifestato con l’arrivo della rata di conguaglio, situazione che potrebbe creare enormi difficoltà a tante famiglie sul territorio pontino.
In una conferenza stampa convocata per l’occasione, il segretario provinciale Omar Sarubbo ha sottolineato un passaggio fondamentale per loro, ovvero quello che il Partito Democratico è sempre pronto e aperto alla discussione per trovare possibili soluzioni al delicato tema del ciclo dei rifiuti.
Erano presenti anche Gianmarco Proietti, da poco membro della direzione provinciale del PD ed ex assessore al bilancio della giunta Coletta, insieme ai consiglieri comunali Leonardo Majocchi e Daniela Fiore.
L’ex assessore ha illustrato la discontinuità tra la scorsa amministrazione e quella attuale sul tema della sensibilità dei rifiuti. Il fulcro del discorso sta nel fatto che, secondo i dem, mentre la passata giunta aveva deciso di caricare il costo della TARI in bolletta per una minima parte, circa il 5%, con l’avvento del Commissario Prefettizio questa situazione si è ribaltata e l’assunto è stato mantenuto anche dalla giunta Celentano.
A questo proposito Daniela Fiore ha rincarato la dose, dichiarando che: “Chi ha determinato il Commissariamento deve assumersi la responsabilità di certe scelte”. Secondo l’esponente dem si tratta, appunto, di scelte politiche, come quella di indicare l’assessore Nasti che rappresenta un momento di continuità con il Commissario. L’aumento dei costi poi risulta essere una manovra con effetto di iniquità nei confronti di chi ha sempre pagato. Da combattere poi anche il diffuso fenomeno della migrazione dei rifiuti, ovvero che cittadini di zone senza cassonetti attraversano la città per andare a gettare l’immondizia nei cassonetti rimasti.
Oltre al fatto di essere aperte al dialogo, dal Partito hanno anche abbozzato possibili soluzioni, come dilazionare la TARI in più rate o aumentare i finanziamenti per il bando riguardo le esenzioni. “Ma tutto questo al momento non c’è”, chiosano gli esponenti dem in coro al termine della conferenza stampa.