Home Cronaca Rimessaggio nautico senza autorizzazioni, sequestro e due persone denunciate

Rimessaggio nautico senza autorizzazioni, sequestro e due persone denunciate

Latina - L'operazione della Guardia Costiera di Terracina insieme al personale della Delegazione di Spiaggia di Sabaudia

- Pubblicità -
- Pubblicità -

Nella mattina del 7 novembre il personale della Guardia Costiera di Terracina, insieme al personale della Delegazione di Spiaggia di Sabaudia, ha condotto un’operazione che ha portato al sequestro di un’area pari a circa 400 metri quadrati ubicata in campagna presso il comune di Latina ed abusivamente adibita a rimessaggio nautico.

L’attività di polizia giudiziaria, avviata a seguito di delega d’indagine da parte della Procura di Latina, ha condotto i militari della Guardia Costiera ad accertare l’esercizio abusivo, su terreno agricolo, di attività di rimessaggio nautico ed officina meccanica navale in assenza di qualsivoglia autorizzazione commerciale ed ambientale.

Sul luogo sono stati inoltre rinvenuti dal personale operante cumuli di rifiuti derivanti dalle attività di lavorazione ed altri rifiuti speciali di varia natura illecitamente abbandonati su nudo terreno. Il proprietario del terreno ed il gestore dell’attività, facente capo ad una Società con sede legale estera nei confronti della quale sono in corso di svolgimento gli opportuni accertamenti, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

La misura cautelare del sequestro preventivo è stata motivata dall’esigenza di scongiurare il rischio che la libera disponibilità dell’area potesse aggravare o protrarre le conseguenze del reato, ovvero agevolare la commissione di nuovi reati, nonché limitare la contaminazione del terreno al fine di bonificare la zona attraverso il ripristino delle condizioni di salubrità dell’area con lo smaltimento ovvero la distruzione controllata dei materiali.

“La costante vigilanza del territorio, portata avanti dalle donne e dagli uomini del Circondario Marittimo di Terracina e degli Uffici dipendenti in stretto coordinamento con l’Autorità Giudiziaria, – spiega una nota – ha consentito di interrompere una condotta illecita posta in danno ed a discapito dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

- Pubblicità -
Exit mobile version