Riorganizzazione del Comune di Castelforte: l’intervento del PD

"La riflessione riguarda la scelta da parte di questa amministrazione delle modalità di assunzione del personale attualmente impiegato"

Riteniamo giusto, sia dal punto di vista morale che politico, intervenire su un tema molto importante quale la riorganizzazione del personale del nostro Comune di Castelforte. Il Sindaco, recentemente, a mezzo di un comunicato stampa, formulato unitamente al Delegato al Personale (che riveste anche il ruolo di Delegato al Bilancio, nonché di Presidente del Consiglio Comunale), metteva in risalto le plurime assunzioni che hanno interessato gli Uffici comunali.

Lo dichiara il gruppo consiliare PD (Rosato Giuseppe e Giancarlo Cardillo) e il segretario PD Ferdinando Orlandi.

Abbiamo già avuto modo, anche in Consiglio Comunale, di esternare le nostre perplessità generate dalla pluralità di ruoli assegnati ad una figura di garanzia, quale dovrebbe essere il Presidente del Consiglio ma non è questo il tema che ci interessa in questo momento.

La nostra riflessione oggi riguarda la scelta da parte di questa amministrazione delle modalità di assunzione del personale attualmente impiegato presso il nostro Comune.

Per onestà intellettuale non possiamo esimerci dal rilevare che le scelte poste in essere, giuste o sbagliate che siano, sono state rese possibili dalla politica attenta e oculata compiuta dalla precedente amministrazione.

Ciò detto, la scelta di assumere nuovo personale utilizzando esclusivamente graduatorie esterne non ci convince affatto, eccetto forse che per alcuni ruoli che nell’immediato si rendevano necessari.

Aver proseguito nella stessa modalità ad esautorare la quasi totalità delle posizioni lavorative disponibili, pur se da un punto di vista formale corretto, ha di fatto precluso a tanti cittadini, giovani e meno giovani, di Castelforte e dei paesi limitrofi di partecipare e magari aggiudicarsi la possibilità di poter lavorare con passione al servizio del proprio territorio.

Crediamo infatti che ci siano giovani molto preparati che attendono solo di avere la possibilità di essere messi alla prova, partecipando a quei concorsi che secondo la Costituzione sono il principale strumento a mezzo del quale si accede agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni.

In tempi come questi, precludere la possibilità di concorrere, secondo noi, è sbagliato sia dal punto di vista politico che morale.

Non parliamo solo del ricorso alle graduatorie esterne ma anche delle convenzioni tra comuni che tanto scalpore hanno suscitato anche a livello mediatico.

Non è difficile, infatti, notare che la maggioranza di queste nuove unità lavorative provengano dal Comune di Gaeta.

Se da un punto di vista delle procedure tecniche e amministrative di reclutamento non ci sia nulla da dire, sono a nostro avviso lecite e doverose alcune riflessioni.

Tali scelte sono fondate solo su questioni di bilancio e di tempistiche? Potrebbero esserci alla base di queste scelte anche motivi di natura politica?  

Inoltre, avremmo avuto un altro approccio anche riguardo l’assunzione di operai (categoria A), per i quali si è fatto ricorso a una procedura di assunzione attraverso l’ufficio del massimo impiego.  Nel nostro comune ci sono cittadini impiegati nell’ambito dei PUC in quanto percettori del reddito di cittadinanza. Anche alla luce delle più che legittime rimostranze di uno di loro che si è rivolto addirittura al Presidente Della Repubblica, siamo sicuri che questi cittadini non avrebbero potuto trovare spazio nell’organico comunale previo ricorso a uno degli strumenti e/o agevolazioni previsti dalla normativa?

Il Sindaco ha valutato a fondo la questione? Alla luce di quanto fin qui detto, nostro malgrado, riteniamo che questa amministrazione, pur avendo disponibilità e capienza impensabili fini a qualche tempo fa, non abbia perseguito scelte lungimiranti nel riassetto del personale impiegato nell’Ente e molti nostri concittadini sono del nostro stesso avviso.

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