Hanno fatto molto discutere i video, che hanno fatto il giro del web, che ritraggono una scena di violenza, una lite furiosa, tra il proprietario di una attività commerciale di Sezze ed alcuni clienti di origine africana.
Nel corso dei giorni, qualche organo di informazione ha voluto riprendere la notizia ma la ricostruzione dei fatti proposta non ha convinto le persone coinvolte. Per questo ci ha contattato una testimone, che per altro si vede in questi video, per raccontarci come sono andate in realtà le cose.
“Le immagini dei video che sono in circolazione raccontano ben poco di come siano iniziate le cose e perché sono degenerate” Ci dice Tiziana, che ci tiene a raccontare la sua: “I ragazzi africani si presentano al locale per mangiare, hanno ordinato, si sono seduti all’esterno e sono stati serviti. Poco dopo uno di loro è rientrato nel locale con una piadina morsa ed aperta, chiedendo che fosse riavvolta. Il proprietario del locale ha cercato di spiegare che non si poteva sistemare una piadina, morsicata e rotta per altro. Un rifiuto che ha causato la reazione del cliente, che ha iniziato ad inveire. Per evitare problemi nel suo locale l’uomo, originario della Turchia, ha detto loro che se non volevano pagare non c’era problema, l’importante era che fosse mantenuto l’ordine. I ragazzi, però, hanno continuato a protestare. Spazientito, il gestore del locale ha iniziato a scendere al loro livello, apostrofandoli malamente. E’ uscito dal bancone invitandoli ad andarsene. I due sono quasi arrivati alle mani se non che la moglie dell’uomo, che fino a quel momento era rimasta dietro al bancone, è uscita anche lei cercando di dividere i litiganti. E’ stato a questo punto che il ragazzo l’ha presa per un braccio strattonandola con violenza. La scena si è ripetuta una paio di volte”.
“Io ero nel mio locale e, sentito il trambusto, sono intervenuta per separarli. – Prosegue la donna – Non c’è stato modo di convincerli ad andarsene. Ci ha provato anche un terzo che era in compagnia dei due che litigavano, ma niente. La litigata si è poi trasferita all’esterno del locale dove era presenta una quarta persona, una donna anche lei africana, che inveiva contro la moglie del proprietario. Quello che è successo fuori (col proprietario che imbraccia un bastone per cacciare i ragazzi, n.d.r.) lo si vede nei video che girano sulle varie piattaforme. Non raccontano, però, l’indifferenza di coloro che hanno assistito. Nessuno è intervenuto, neanche per chiamare il 112. Sono stata io a farlo una volta che gli animi si erano placati. I presenti nei paraggi, ed erano tanti, si sono limitati a guardare, qualcuno ha filmato, ma nessuno è intervenuto. Questa è la cosa che più mi ha fatto male”.