Il 1° gennaio Giancane e Rancore saranno tra gli artisti protagonisti di ROMA CAPODARTE 2025 Città nel mondo. Due concerti speciali, completamente gratuiti, che trasformeranno altrettanti luoghi della periferia romana – rispettivamente Largo Arquata del Tronto a San Basilio e il Parcheggio dell’I.C. Pablo Neruda di Casal del Marmo – in palcoscenici d’eccezione in cui confluiranno le energie musicali della città.
Giancane, musicista e cantautore romano, ex chitarrista del gruppo Il Muro del Canto, dopo le collaborazioni con Zerocalcare con cui ha condiviso l’ultimo tour, sarà sul palco della piazza del Mercato Rionale di Largo Arquata del Tronto, a San Basilio, per dare il via al nuovo anno con il suo indie-folk ironico e tagliente.
Rancore, tra i nomi più apprezzati del rap italiano, vincitore del premio come miglior testo al Festival di Sanremo 2020, è atteso nel parcheggio di via di Casal del Marmo 216 per un concerto-evento in cui eseguirà brani da tutto il suo repertorio.
“Diamo il benvenuto al nuovo anno inaugurando una stagione di eventi diffusi in tutti i 15 Municipi della città”, dichiara l’Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio. “Una quarta edizione che, nell’anno giubilare, intende celebrare Roma come palcoscenico internazionale e crocevia di culture ma anche mettere in dialogo il centro con tutto il resto della città, con tante iniziative dedicate alle cittadine e ai cittadini della Capitale.
Un programma straordinario, interamente gratuito, che vedrà protagoniste, in particolare, le periferie per una grande Festa della città e di chi la abita. Siamo felici di annunciare, infatti, che San Basilio e Casal del Marmo saranno palcoscenici d’eccezione di due dei più importanti appuntamenti musicali che animeranno il primo giorno del nuovo anno: i concerti di Rancore e Giancane, tra gli artisti romani più amati dal pubblico e acclamati dalla critica musicale.
Una grande occasione per tutte e tutti di entrare in relazione con la bellezza e, per le romane e i romani, di riappropriarsi delle vie, delle piazze, dei cortili che li hanno visti crescere o che li hanno accolti nel corso della propria vita. Di innamorarsi ancora della nostra città”.