“Anche sulla scelta dell’amministrazione comunale di stipulare una convenzione trentennale con l’Università La Sapienza per la valorizzazione del Garage Ruspi e dell’ex Banca d’Italia, la politica pontina si è spaccata, in uno stanco rituale che sono certo non stia appassionando i cittadini. Capisco il clima da campagna elettorale ma dall’opposizione mi sarei aspettato delle critiche costruttive. Invece sono piovute disapprovazioni per una scelta che invece, finalmente, sembra essere basata su una visione strategica del centro cittadino”. Così in una nota Andrea Giuliani, presidente del movimento Decisamente Latina.
“Basterebbe leggere il programma della coalizione di centrodestra per rendersi conto di come l’implementazione della vocazione universitaria della città di Latina fosse stata già messa nero su bianco. Nessuna sorpresa, insomma, la Giunta Celentano sta solo attuando il programma premiato inequivocabilmente dagli elettori. Peraltro, non riesco a capire cosa ci sia da criticare in una scelta che dà servizi in più alle migliaia di giovani figli di questa terra, molti dei quali già frequentano l’Università” – prosegue Giuliani – “Grazie a questa convenzione si attiveranno nuove facoltà: questo significa che sempre più giovani pontini non saranno costretti a lasciare la città per formarsi e allo stesso tempo invogliare centinaia di altri ragazzi e ragazze a trasferirsi nella nostra città. Questo significherà un centro inevitabilmente più vivo, e conseguentemente un potenziale indotto anche per tutte le attività commerciali che soffrono l’immobilismo degli anni passati. Ciò che serve è capire quali facoltà verranno inaugurate, con la speranza che siano coerenti con i nostri asset strategici ossia agricoltura, farmaceutica, turismo”.
“A chi si straccia le vesti perché voleva nel garage Ruspi per forza una galleria d’arte – conclude Giuliani – ricordo innanzitutto che potrebbe fare un giro al Museo Cambellotti, che seppur vincolato dall’essere un museo monotematico è strutturato in modo da poter ospitare, cosa che avviene, mostre di vario genere. In più ricordo che Latina già gode di una splendida pinacoteca, per cui bisognerebbe trovare fondi, non parole, in grado di riportarla in auge. A questo potremmo aggiungere il grande foyer del teatro D’Annunzio durante la gestione Coletta, a cui si aggiunge l’area che era adibita a teatrino dei mille, piccolo e grazioso teatro laboratorio presente nel Palazzo di Cultura che potrebbe essere riconvertito anche in area espositiva. Di spazi a Latina ce ne sono, mancavano da troppi anni le idee: visto che ora ci sono, consiglio a tutti di lavorare per il bene della città, non di criticare per partito preso perché, le urne e gli eventi elettorali di questi giorni lo stanno dimostrando, questa strategia non paga più nemmeno a livello elettorale”.