“In riferimento alla comunicazione dell’ARERA, sui costi di bollettazione della TA.RI., acquisita al prot. n. 39035/2023, del 02/10/2023, l’autorità pubblica ha confermato la correttezza della procedura seguita dall’ente, nell’includere gli stessi all’interno del Piano Economico Finanziario dei Rifiuti. Infatti, come riporta testualmente il comunicato, “/ costi di spedizione, incluse le attività di bollettazione ed invio degli avvisi di pagamento, devono essere ricompresi nei costi comuni, ai sensi dell’Art. 11, comma 1, del MTR-2. Questa è la procedura da seguire, a cui l’amministrazione si è regolarmente attenuta. L’errore riscontrato, invece, è stato rilevato relativamente alla bollettazione, che ovviamente non doveva ricomprendere di nuovo i costi di spedizione (pari ad € 0,95 per bolletta), poiché già inseriti nel PEF. Tale errore, purtroppo, è stato riscontrato per tutti gli anni di vigenza del MTR – Arerà, che vanno dal 2018 fino al 2023. Come amministrazione procederemo, una volta quantificato l’intero importo, alla corresponsione del dovuto ai cittadini (€.0,95 per ogni bolletta del ruolo interessato), nelle ‘forme e nelle modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti. Ci tengo ad informare la cittadinanza che, come amministrazione, abbiamo già contestato le fatture alla Società che ha elaborato la prima spedizione del Ruolo TA.RI. che, come tutti ben ricordano, risultavano, negli F24, sprovvisti dei codici tributo necessari per il pagamento degli stessi. Quindi, ribadisco che i costi di bollettazione e spedizione degli avvisi di pagamento delle bollette TA.RI., devono essere ricompresi nel PEF dei Rifiuti, come correttamente fatto dall’amministrazione”. Lo afferma in una nota l’assessore al bilancio Roberto Bordigon in merito alla questione relativa alla Tari.