Incontro, ieri mattina, davanti alla casa “domotica” di Sabaudia, affinché il Comune tornasse in possesso della struttura in quanto, dal febbraio 2020, il contratto, in vigore dal 2005, è scaduto. “In modo inaspettato oltre alle presenze dei dipendenti comunali dell’ufficio patrimonio, dell’ufficio servizi sociali e la società coop. EMMEI oggi Centro per l’Autonomia quale affidataria dell’immobile, vi erano giornalisti, membri dell’associazione paraplegici, alcuni ragazzi fruitori dei servizi alla disabilità, i loro familiari e il consigliere di minoranza Maurizio Lucci. Una protesta organizzata per mettere in contrapposizione qualcosa che non è contrapponibile: Amministrazione comunale e portatori di disabilità. Numerose vicende hanno contribuito ad allungare i tempi di questo atto dovuto da parte dell’Ente, tra cui anche l’emergenza covid e la possibilità di avvio del progetto “Dopo di Noi” residenziale, rimasto, al momento, sulla carta”.
A sostenerlo in una notaa è l’assessore ai Servizi Sociali e alla Pubblica Istruzione, Pia Schintu, che prosegue: “In qualità di assessore ai servizi sociali ho ritenuto doveroso recarmi all’appuntamento fissato e con me è intervenuta l’assessore alla sanità. In questa situazione dar seguito alla procedura prevista non è stato possibile in quanto l’interesse di un’Amministrazione non è certo operare forzature, semmai sistemare ogni situazione irrisolta nell’interesse di tutta la comunità. La struttura denominata casa demotica ha grandi potenzialità per tutti quei servizi rivolti a chi vive la condizione di disabilità in quanto dotata di spazi sia per attività sociali, motorie, laboratoriali che di spazi alloggiativi propedeutici alla vita indipendente. Queste potenzialità vanno sviluppate al meglio in quanto oltre ad avere rilevanza di pubblica utilità, possono presentare opportunità occupazionali per i nostri giovani.
Un punto tra gli altri molto rilevante è verificare lo stato della struttura per mettere in sicurezza tutte criticità segnalate dalla stessa società di gestione. In ogni caso mi adopererò in qualsiasi modo per districare tutti i nodi che nel tempo si sono accumulati e aprirò un tavolo di confronto con la società affidataria della struttura tenendo, in ogni caso, sempre ben presente che chi ha il compito di amministrare deve agire nel rispetto delle normative che regolano diritti e doveri”.