“Oggi innanzi al Tribunale di Latina insieme a tanti ex lavoratori abbiamo continuato a denunciare lo Scandalo Karibu, guidati dai nostri Legali Giulio Mastrobattista e Atena Agresti siamo entrati in aula mentre i legali della Uiltucs Latina depositavano le costituzioni di parte civile dei 19 lavoratori oggi costituiti oltre ai 20 ex addetti Karibu già ammessi nel precedente Processo”. Dichiara così Gianfranco Cartisano (Uiltucs Latina).
“Abbiamo ancora oggi gridato le difficoltà, il disagio dei tanti lavoratori rimasti senza lavoro a causa dei rappresentanti delle Coop Karibu e Consorzio AID, queste maestranze chiedono attraverso la costituzione di parte civile il risarcimento del danno per essere rimasti senza occupazione dove il lavoro c’era! Nel settore non vi era alcuna crisi, le difficoltà occupazionali sono state create da questi imprenditori dell’accoglienza e dell’integrazione i quali hanno usato il denaro pubblico ed i Fondi Sociali Europei per altre finalità, lasciando i lavoratori senza stipendi e senza risposte. Verità, Giustizia, e Dignita la pretendiamo, dicono le lavoratrici ex Karibu assistite e guidate in aula questa mattina dai legali e dalla Uiltucs, senza le nostre denunce, senza le nostre vertenze, dicono lavoratori e sindacato non sarebbe esploso lo Scandalo Karibu. Le Amministrazioni Comunali che accendevano i progetti, le convenzioni con Coop Karibu e Consorzio AID, continua la Uiltucs Latina, dove erano? Perché non controllavano e vigilavano insieme agli enti preposti, come la Prefettura, la quale si limitava a fare solo esigue sanzioni rispetto al grande flusso di denaro pubblico? Ed in conclusione la politica/locale e gli amministratori di quei Comuni perché’ ancora oggi da quando esploso lo Scandalo Karibu non si esprime a tutela delle comunità che rappresenta?”. Conclude così Gianfranco Cartisano (Uiltucs Latina).