Sclerosi multipla, aumentano i casi tra giovani e donne nel Lazio: l’importanza del dialogo attivo

Durante l'evento WillChair Table siglato "Il Manifesto della Sinergia Multipla": dieci punti per una migliore gestione della malattia

Dialogare apertamente con il proprio medico è fondamentale, soprattutto per chi ha la sclerosi multipla. Una comunicazione attiva con il neurologo sulle proprie aspettative di vita quotidiana e sugli eventuali sintomi può infatti aiutare ad aumentare la consapevolezza sull’evoluzione della malattia, a identificare le terapie più idonee e a migliorare la qualità delle cure.

Proprio l’importanza di un percorso decisionale condiviso è stato il tema discusso durante l’evento WillChair Table, organizzato da Novartis in collaborazione con l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e i rappresentanti dei sette Centri di riferimento della sclerosi multipla della Regione Lazio. Nell’occasione, giovani neurologi e persone con la sclerosi multipla si sono seduti insieme allo stesso tavolo per chiedere una collaborazione più stretta e per firmare “Il Manifesto della Sinergia Multipla“, un patto a 10 punti che indica gli elementi imprescindibili per instaurare un dialogo medico-paziente realmente partecipativo, a vantaggio di una migliore gestione della malattia.

Il coinvolgimento attivo dei pazienti può fare la differenza nel dare un supporto concreto e nell’ottimizzare il percorso di cura della sclerosi multipla che, sebbene colpisca circa 9 mila persone nel Lazio e sia in aumento soprattutto tra le donne e i giovani, ha oggi a disposizione numerose terapie capaci di rallentarne il decorso e prevenirne la disabilità.

Le video interviste

La centralità del dialogo tra medico e paziente

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