Una delle riunioni di consiglio comunale più lunghe di questa consiliatura, quella che si è svolta lo scorso 20 dicembre a Sezze, ha certificato la compattezza della maggioranza consiliare guidata da Lidano Lucidi, che con una serie di interventi articolati ed incisivi ha messo a tacere le accuse piovute nelle scorse settimane sulla scelta di demolire e ricostruire il centro anziani di via Puglie a Sezze scalo per restituire alla comunità setina una struttura più efficiente e dotare la città del secondo asilo nido comunale. Ne è convinto, tra gli altri, Luigi Rieti, capogruppo di Identità Setina in consiglio comunale, che a margine della riunione ha spiegato: “Non sarebbe nemmeno servito perché noi eravamo convintissimi del progetto sin dall’inizio, ma come consiglieri abbiamo voluto con forza ribadire la nostra fiducia nei confronti di sindaco, giunta e uffici, che sono arrivati a questa decisione dopo un lungo confronto interno e una serie di ragionamenti che ci hanno fatto propendere per proseguire su questa strada. La città si ritroverà con un edificio antisismico, realizzato con le migliori tecnologie, sostenibile e dotato di un servizio in più, l’asilo comunale, che potrà ospitare il doppio dei bambini rispetto a quelli che ospita attualmente il “Don Milani”, che di recente ha compiuto dieci anni. In più – ha spiegato ancora il capogruppo di Identità Setina – gli anziani di Sezze scalo che frequentano il centro avranno a disposizione una struttura nuovissima invece che un edificio con tanti problemi risalente agli anni ’60”. Lo stesso Rieti ha spiegato come le critiche abbiano motivato ulteriormente l’indirizzo politico che si è scelto di seguire: “È stata una continua obiezione, prima sulla questione dell’inutilità di un ulteriore nido, poi sulla convinzione che non avrebbe nemmeno aiutato l’indotto economico della zona, fino ad arrivare a toccare temi come la ‘tradizione’ e la ‘storia’, per poi giocarsi la carta del mancato coinvolgimento, tutto con l’unico scopo di fare confusione. Sono state raccontate diverse frottole e come consiglieri ci è sembrato opportuno smontare alcune posizioni che venivano semplicemente amplificate dai social ma che in realtà non avevano alcun costrutto”. Lo stesso Rieti non crede che per prendere decisioni occorre fare un referendum ogni volta” perché la fiducia gli è stata riposta 3 anni fa con l’elezioni che sono mandatarie di fiducia incondizionata ai politici eletti. Un ultimo pensiero il capogruppo di Identità Setina lo ha rivolto direttamente all’amico, consigliere, esponente d’Identità Setina, Daniele Piccinella: “Si è trattato di un momento triste e mi permetto di aggiungere preoccupante. Sono vicino a Daniele Piccinella in questo momento particolare, ma lo invito a proseguire la sua mission politica verso la città e la comunità setina come sempre fatto, consapevole che qualcuno, evidentemente, non regge il dibattito politico e preferisce scadere nella minaccia, diretta o velata che sia”.