Durante l’ultimo consiglio comunale di Sezze, l’assemblea ha deciso di avviare una procedura che permetterà all’ente di pareggiare i conti non col bilancio previsionale 2022-2025, ma nei prossimi 15 anni.
La delibera di adesione, approvata in sala consiliare, verrà trasmessa entro 5 giorni al Ministero dell’Interno e alla Corte dei Conti. Seguiranno altri 90 giorni in cui la Giunta prima e il Consiglio poi dovranno deliberare sul Piano di Riequilibrio pluriennale in cui saranno identificati e quantificati crediti esigibili (residui attivi), eventuali debiti fuori bilancio, più in generale il disavanzo tra situazione creditoria e debitoria dell’Ente.
In aula, il sindaco ha elencato tutti i debiti del comune, quelli pregressi, almeno 8,6 milioni di euro, e quelli che mano mano si accumulano, soprattutto sul fronte Spl. Il totale si aggirerebbe sui 10 milioni.
La situazione è resa critica dall’incapacità dell’ente, manifestata in questi anni, di riscuotere le tasse comunali, soprattutto Tari e Imu. E a non molto è servito affidarsi all’Agenzia delle Entrate: su 7 milioni di crediti esigibili, infatti, sono stati recuperati sinora fondi pari allo 0,28%…
Sempre il sindaco ha spiegato anche come mai i servizi di mensa e trasporto saranno aumentati: infatti le tariffe precedenti riuscivano a coprire appena il 30% dei costi. In vista del ritorno in aula, e con l’inflazione che a causa della speculazione legata alla guerra in Ucraina galoppa, l’aumento a 340 euro dello scuolabus e di 4 euro a pasto servirà quantomeno a far restare in piedi i servizi.
Date le premesse, ha proseguito Lucidi, negli anni è diventato difficile trovare anche partner privati per l’ente comunale. Tanto per passare q qualche numero, nel 2015 gli uffici liquidavano una fattura in media dopo 79 giorni dalla sua emissione, nel 2019 si è passati ad una media di 131 giorni e nel 2021 si sono raggiunti i 235 giorni. Aziende che hanno quindi inondato l’ente di decreti ingiuntivi e che, ovviamente, non vogliono più avere a che fare con un committente così scomodo.
Il consiglio, poi, è proseguito con un dibattito sui conti che ha visto coinvolto il solito Di Palma, dai banchi dell’opposizione, che ha incalzato l’assessore al bilancio Rezzini. Motivo del contendere il fatto che, dal 2018 al 2022, lo stesso Rezzini fosse revisore dei conti della Spl, la società controllata dal comune, che sarebbe la maggiore responsabile dei debiti pubblici di Sezze. Quindi l’ex sindaco Di Raimo, che ha proposto le proprie ragioni, anche se si è faticato a capirlo visto che è intervenuto da remoto e la connessione non era certo ottimale.