Momento di festa per i parrocchiani della chiesa di SS Sebastiano e Rocco, località Colli, che da domenica 13 a mercoledì 16 celebrano il Santo che da il nome alla parrocchia, con serate all’insegna della musica, del buon cibo e dello stare insieme. Un evento sentito dalla comunità locale, infatti tra gli appuntamenti, oltre al programma religioso, sono previste serate danzanti con orchestre spettacolo all’insegna dell’allegria e della socialità. Ogni sera è previsto un menù, preparato dallo stand gastronomico.
Si parte domenica 13 agosto con “Tony Gullo live”; lunedì 14 agosto“Armonia dance”, martedì 15 agosto “Le meteore” e mercoledì 16 agosto alle 19:30 solenne processione in onore di San Rocco accompagnato dall’Associazione Europea “Amici di San Rocco” di Sezze e dal parroco Don Pier Luigi Antonetti, a seguire alle 20:30 ci sarà la celebrazione eucaristica e la distribuzione del pane. “Anche quest’anno siamo lieti di invitarvi – dichiara il Presidente Giuliano Reginaldi- alla processione del Santo. Inizialmente, le feste patronali nascevano con l’intento di fare incontrare le persone di una stessa comunità per condividere aspetti prettamente religiosi, legati al Santo celebrato. Oggi, le comunità sono multietniche e la festa del patrono ha conservato un carattere di gioia condivisa, tra gli individui che animano la vita di uno stesso paese. Si invita la comunità tutta a partecipare il 16 Agosto alla processione in onore di San Rocco in località Colli di Suso, Sezze (LT) e chiediamo inoltre a tutte le persone che abitano sul percorso di addobbare il fronte strada. Cogliendo l’occasione per ringraziare tutti, si ringraziano anche le associazioni e attività che ci aiutano nella preparazione delle stazioni di preghiera: Associazione Colli tutto l’anno, Associazione Antiqua Setia, Asd Polisportiva Colli, Pizzeria la Livella, Alimentari Cesare Iozzi e Colli Market”.
San Rocco nato a Montpellier da una famiglia benestante, a soli vent’anni decise di abbandonare la vita agiata per dedicarsi interamente alla fede a causa della perdita prematura di entrambi i genitori. Unitosi al terz’ordine francescano, San Rocco intraprese un pellegrinaggio che lo portò fino a Roma, città simbolo del Cristianesimo. Successivamente, nei dintorni della città di Acquapendente nel viterbese, luogo colpito dalla peste, iniziò a occuparsi e a dedicarsi alla cura dei malati. La sua dedizione nel soccorrere gli appestati si spinse poi fino all’Emilia Romagna, dove l’epidemia dilagava con maggior intensità. San Rocco invocava Dio per guarire gli infettati e, per curarli, disegnava loro una croce sul petto, la stessa croce che, sotto forma di voglia, aveva impressa sin dalla nascita all’altezza del cuore. Il cammino di San Rocco come guaritore continuò, e arrivò fino alla città di Piacenza, dove, dopo aver scoperto di aver contratto il morbo, si allontanò, ritirandosi in una radura. San Rocco guarì miracolosamente dalla peste e continuò ad assistere e curare gli appestati per lungo tempo ancora, devozione che successivamente gli varrà il riconoscimento di Santo protettore dei malati. Il Santo morì nelle carceri di Voghera il 16 agosto verso la fine del 1300, in seguito a una condanna per vicende politiche durata cinque lunghi anni. Accanto al suo corpo, poco prima di spirare, San Rocco lasciò uno scritto, il quale recitava: “Chiunque mi invocherà contro la peste sarà liberato da questo flagello”.