Ha preso il via, con l’udienza preliminare, presso il Tribunale di Latina, il procedimento sui fatti del cimitero di Sezze, che vede iscritte nel registro degli indagati, a vario titolo, 29 persone.
Tra i principali indagati ricordiamo l’ex custode del cimitero comunale Fausto Castaldi, l’ex dipendente comunale, ora in pensione, Maurizio Panfilio, Antonio Castaldi, figlio di Fausto e titolare di un’impresa edile; i titolari delle agenzie funebri Gianni e Giusino Cerilli, Alfredo De Angelis, Fausto Perciballe e Gianluca Ciarlo; i marmisti Francesco e Antonio Fanella; l’ex consigliere comunale Antonio Piccolo, l’ex vice sindaco Antonio Di Prospero, Pino Reginaldi, il vigile urbano Paolo Rosella, l’ex comandante dei carabinieri di Sezze Mattia Benvenuto. Dovranno difendersi dalle accuse di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.
Questa prima udienza ha visto tre degli indagati (Fausto Perciballe, Andrea Redi e Alfredo De Angelis) fare richiesta di rito abbreviato. Ricordiamo che l’istituto del rito abbreviato consiste nella richiesta, da parte dell’imputato al giudice, di rinunciare alla fase detta “dibattimento”, al fine di ottenere un considerevole sconto di pena e una riduzione della durata del processo. Quattro, invece, le richieste di costituzione di parte civile dal Comune di Sezze, dall’associazione ’Caponnetto’ e da due privati cittadini.
Fanno parte del collegio difensivo gli avvocati Renato Archidiacono, Antonio Orlacchio, Dino Lucchetti, Giancarlo Vitelli, Italo Montini, Marta Censi, Angelo Farau, Orlando Mariani, Francesca Apponi, Marco Rossi, Sinuhe Luccone.
Naturalmente è sempre bene ricordare che nessuno degli imputati è colpevole, fino a che il Tribunale, in questo caso quello di Latina, non dimostri il contrario.
Prossima udienza del processo il 14 febbraio.