Home Attualità Sicurezza idrogeologica, domenica l’inaugurazione di due Fossi a Priverno

Sicurezza idrogeologica, domenica l’inaugurazione di due Fossi a Priverno

Le parole di soddisfazione del sindaco Anna Maria Bilancia per la conclusione dei lavori dei Fossi di Colandrea e Pruneto

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La messa in sicurezza idrogeologica del Fosso di Colandrea e del Fosso di  Pruneto è  un’opera imponente,  realizzata dal Comune di Priverno e finanziata dalla Regione Lazio, con  2 milioni e seicentomila euro. Oggi, dopo molti mesi, si sono conclusi i lavori con soddisfazione di tutti,  in particolare di noi amministratori, consapevoli dell’importanza del risultato ottenuto,  e dei cittadini che risiedono lungo il Fosso di Colandrea e nella zona del Fosso di Pruneto che oggi si sentono più sicuri.

I residenti di quelle zone, che dalla gravissima alluvione del 6 ottobre 2013 subirono notevoli danni per le  colate di acqua e fango che investirono le loro abitazioni e attività produttive, hanno convissuto a lungo con la paura che ad ogni pioggia un po’ più abbondante si  potessero verificare nuove alluvioni, come del resto è riaccaduto nell’ottobre del 2018, anche se con danni di entità minore. Per questo, l’obiettivo prioritario della nostra Amministrazione fu quello di risolvere un problema che rischiava di diventare sempre più grave e pericoloso e da qui un intenso lavoro per  la ricerca dei finanziamenti necessari per mettere in sicurezza il territorio e per rifunzionalizzare i fossi che, ormai, a causa dei numerosi e disordinati interventi di urbanizzazione succedutisi negli anni,  avevano perso la capacità di raccogliere e incanalare le acque piovane.

Ottenuto il finanziamento dalla Regione sulla base  di un buon  progetto elaborato da tecnici esterni in collaborazione con l’Ufficio Tecnico comunale, i lavori hanno preso il via un paio di anni fa e, oggi, dopo molti mesi, durante i quali lo sforzo maggiore è stato quello di risolvere problematiche varie al fine di non perdere tempo e ridurre al minimo le sospensioni e i rallentamenti dei lavori, siamo giunti alla loro conclusione.

Soprattutto al Fosso di Colandrea, con gli ingenti interventi di ingegneria idraulica effettuati, si è restituita una grande capacità di contenimento e deflusso delle acque grazie al suo ampliamento, in alcuni tratti  perfino raddoppiato con un condotto in cemento posato parallelamente al fosso,  alle gabbionature in pietra  delle sponde più fragili, alle briglie  e a tante altre soluzioni idrauliche per migliorare la funzione di raccolta, contenimento e gestione del flusso idrico. Un’opera così complessa che ha coinvolto nel corso della sua realizzazione tanti attori – l’Amministrazione con i suoi Uffici e i suoi tecnici,  i progettisti, il direttore dei lavori, la Regione e i suoi tecnici, i cittadini residenti, la ditta appaltatrice dei lavori, i gestori delle reti del gas, dell’acqua, la Provincia e tanti altri – merita di essere festeggiata per l’impegno e il lavoro di tutti che oggi hanno portato a garantire maggiore sicurezza e agio per tanti cittadini e più in generale per il territorio.

Domenica 5 febbraio, perciò,  alle ore 15,00, all’inizio di via Fosso di Colandrea, presso la radura antistante le prime abitazioni, ci ritroveremo insieme ai residenti di  Via Fosso  Colandrea,  Via Colle Menardo, via Colle Pagano e a  tutti coloro che hanno vissuto questa lunga e bella esperienza, per festeggiare il completamento dei lavori  che non solo hanno messo in sicurezza quel territorio ma ne hanno migliorato anche la viabilità con il rifacimento e l’illuminazione della strada. Il Fosso di Colandrea  nella parte più a monte, da cui si forma,  è perimetrato da un pregiato  bosco d’alto fusto, che offre riparo ad un’ampia varietà di flora e fauna, arricchita dalla presenza di ruderi risalenti all’epoca imperiale romana. Nella parte più a valle, dopo i lavori, è invece divenuto un esempio di alta ingegneria idraulica che oltre ad averlo ampliato e risagomato, gli ha conferito uno straordinario aspetto estetico. L’intero percorso del fosso, così, è divenuto un’invitante occasione per passeggiate ed escursioni,  che vanno ad aggiungersi  a quelle che già “percorrono” il nostro pregiato patrimonio naturale e paesaggistico. Anche ciò è un effetto positivo di questo importante progetto.

Non possiamo mancare di ringraziare chi in un modo o nell’altro ha contribuito alla realizzazione di questa importantissima opera pubblica, frutto di una politica attenta ai cittadini e al territorio che sa ascoltare e sa farsi carico dei problemi e della ricerca delle soluzioni. Grazie all’Amministrazione comunale per aver preso in carico un problema importante e averlo saputo rappresentare alla Regione Lazio che ringraziamo per aver compreso l’urgenza di questo intervento e per averlo finanziato. Grazie all’Architetto Valter Farina, all’Architetto Gianfranco Cautilli, a tutto l’Ufficio tecnico e all’Assessore Giulio Federici per aver seguito e gestito il progetto, dall’inizio alla fine, con cura e costanza.

Ringraziamo anche l’Ingegnere Francesco Cavaliere e il Geologo Roberto Picozza per i contributi professionali  alla progettazione  e realizzazione dell’opera e  la ditta Orfaro per l’esecuzione dei lavori. Un grazie speciale va a tutti i concittadini residenti che fanno parte del Comitato di quartiere, che fin dalla sua costituzione, nel 2007, rappresenta attivamente le istanze di circa 50 famiglie, in primis all’ex Presidente Umberto Sciscione e all’attuale Presidente Francesco Silvestri, per essere stati sempre in prima linea, accanto a noi, con grande senso di collaborazione.

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