Un caso clamoroso, che ha prodotto una lunga serie di azioni giudiziarie. Ma adesso i giudici del Tribunale di Latina, almeno per quel che concerne la vicenda dell’Industriale Pontina, hanno emesso una sentenza di assoluzione. Sotto processo sono finiti l’imprenditore Luciano Iannotta e l’amministratore della società Alessia Trulli. L’ultima udienza questa mattina. Il pubblico ministero, al termine della requisitoria, ha sollecitato condanne pesanti per gli imputati. Ma il collegio giudicante, al termine della Camera di Consiglio, ha deciso per l’assoluzione.
Il Pubblico Ministero, Marco Giancristrofaro, al termine della requisitoria, aveva chiesto per loro una condanna a 3 anni di reclusione in merito all’ipotesi di aver sottratto beni della società dichiarata fallita dal Tribunale di Latina oltre 10 anni fa, nel 2012. I due imputati erano accusati di aver sottratto beni del tipo veicoli in leasing come un escavatore cingolato, un trattore, semirimorchi, carri ponte, mezzi della Iveco e altro.
Ma oggi, dopo un lungo travaglio giudiziario, il collegio giudicante (presidente Gian Luca Soana, a latere Fabio Velardi e Francesco Coculo) dopo aver accolto le tesi degli avvocati Silvia Siciliano e Renato Archidiacono, ha assolto Luciano Iannotta, per non aver commesso il fatto, e Alessia Trulli perchè il fatto non sussiste. Smontata anche la relazione del curatore fallimentare che aveva indicato Iannotta come amministratore di fatto.