Ha chiesto di essere perdonato per quanto accaduto lo scorso 7 marzo tramite una lettera inoltrata dagli avvocati Giampiero Guarriello e Paolo Maria Di Napoli, i suoi legali. Nella missiva resa pubblica Giuseppe Molinaro si dice profondamente pentito per aver sparato ed ucciso il direttore dell’albergo di Suio Terme, Giovanni Fidaleo, e ferito gravemente l’ex compagna Miriam Mignano. Molinaro, appuntato scelto dei Carabinieri in servizio a Carinola, non voleva uccidere e nella lettera viene confermato come lo stesso da circa tre anni fosse seguito da una psicologa ed aveva avviato in passato un percorso presso il servizio di psichiatria dell’Arma.
La lettera
“Molinaro, chiaramente disorientato, nell’immediatezza dell’accaduto si è consegnato spontaneamente ai carabinieri di Teano, attendendo gli stessi presso lo studio della dottoressa Onesta D’Angelo, sua psicologa di fiducia da circa tre anni e alla quale ha chiesto aiuto, epilogo di un percorso avviato già anni addietro presso il “Servizio di psichiatria e psicologia militare dell’Arma dei Carabinieri” di Roma. Una volta raggiunto dai colleghi della Stazione carabinieri di Teano, l’Appuntato scelto Molinaro è stato condotto presso la Compagnia Carabinieri di Capua e ha fin da subito mostrato spirito collaborativo, tanto da sottoporsi senza alcuna esitazione all’interrogatorio che, in presenza dell’avvocato Guarriello, è stato eseguito con estrema professionalità e con tutta la delicatezza del caso dai Militari incaricati.
Nonostante le palesi difficoltà dovute all’evidente stato confusionale, Molinaro ha ricostruito minuziosamente i fatti e si è assunto la responsabilità dell’infausto accaduto, ripetendo incessantemente che non aveva alcuna intenzione di fare del male a nessuno – tanto è vero che si è avvicinato all’ingresso dell’hotel passeggiando in compagnia di Miriam Mignano per andare a parlare pacificamente con Giovanni Fidaleo – e che non riusciva a spiegarsi come avesse potuto commettere un gesto così grave, tanto irrazionale e inconsulto da spezzare la vita altrui e tentare di porre fine anche alla propria. Difatti l’Appuntato scelto Molinaro, ancora sotto shock, è addolorato, sconvolto e profondamente pentito dell’azione commessa e chiede di essere perdonato per quanto compiuto, attendendo l’occasione per poter manifestare anche personalmente ai familiari delle vittime la propria sofferenza per l’azione realizzata.
I familiari di Molinaro, la moglie Giuseppina e i figli Christian e Immacolata, seppur distrutti nel profondo e sconvolti dall’accaduto – di certo non può essere ignorato che anch’essi sono vittime innocenti del gesto di Giuseppe – intendono manifestare la massima solidarietà e vicinanza al dolore dei familiari di Fidaleo e Mignano, per la quale pregano affinché si riprenda al più presto. Quanto accaduto ha disorientato tutte le persone che conoscono Giuseppe, carabiniere esemplare e uomo sempre pacifico e mai violento dal quale nessuno si sarebbe mai aspettato un gesto cosi estremo e drammatico nelle conseguenze, portando alla luce un rilevante disagio che, seppur mai giustificativo di un’azione del genere, purtroppo è in grado di rendere l’uomo vulnerabile e involontariamente distruttivo per gli altri e per sé stesso”.
Gli ultimi aggiornamenti
Oggi, intanto, Molinaro comparirà dinanzi al giudice di Santa Maria Capua Vetere per la convalida del fermo e l’interrogatorio di garanzia. Deve rispondere di omicidio e tentato omicidio. A Santi Cosma e Damiano, invece, è prevista per la giornata di sabato una fiaccolata di solidarietà per Miriam Mignano, la 31enne operata dopo essere stata colpita dagli spari, le cui condizioni post-operatorie fanno però sperare in un lento miglioramento.