Ancora guai per lo stabilimento Paone di Formia. La realtà produttiva più antica della provincia di Latina dovrà chiudere i battenti per alcune settimane. Nel mirino sempre il caro energia, che renderebbe anti economica la produzione.
Saranno sei le settimane di stop. La ripresa della produzione, bollette permettendo, è prevista per il 16 ottobre prossimo. L’annuncio è arrivato dalla stessa azienda che manderà in cassa integrazione a zero ore i 32 lavoratori attualmente in servizio, 21 operai ed 11 amministrativi. Una decisione motivata con quella che viene definite una “forte incertezza” relativa all’incremento del costo dell’energia. Non solo. La crisi economica nella quale versa il settore alimentare non permetterebbe, sempre secondo l’azienda, di “definire un posizionamento dei prodotti sul mercato” finalizzato a garantire “una continuità allo stesso. Lo stesso vale – lo si legge nell’annuncio del “via” al ricorso al cassa integrazione straordinaria – per “le linee di credito attualmente bloccate per via del giudizio pendente”.
A questa situazione di incertezza, si aggiunga l’avvio del procedimento giudiziario promosso dalla Corex di Battipaglia, proprietaria del nuovo stabilimento di Formia nella zona industriale di Penitro, che aveva chiesto ed ottenuto lo sfratto della “Domenico Paone spa” per cessata locazione.