“Stati Generali del Mare”, Camera di Commercio in prima linea per sviluppo e tutela del Sistema Mare

Nella mattinata il Coordinatore di OsserMare, Antonello Testa, è intervenuto all’appuntamento organizzato dal Comune di Latina

Valorizzare e salvaguardare la fascia costiera della provincia di Latina. Un tratto di litorale che vanta circa 15 chilometri di litorale,buona parte dei quali inseriti nel contesto del Parco Nazionale del Circeo.Con l’intento di avviare un percorso condiviso di tutela e sviluppo della risorsa mare, sono stati organizzati nella mattinata di oggi, 16 febbraio, dal Comune di Latina, gli “Stati Generali del Mare”. Fondamentaleil contributo della Camera di Commercio Frosinone Latina e dell’Azienda Speciale Informare che, ormai da anni, mettono al centro della loro azione proprio il Sistema Mare.

Al convegno “Sorella Acqua – Il mare, il mito, lo sviluppo. Risorse da tutelare e territori da promuovere per anticipare il futuro” è intervenuto Antonello Testa, Consigliere Delegato all’Economia del Mare dell’Azienda Speciale della CCIAA e Coordinatore di OsserMare, l’Osservatorio Nazionale di Informare, che ha analizzato i dati contenuti nel Rapporto sull’Economia Blu: “La Camera di Commercio di Frosinone Latina è al fianco del Comune per fare la sua parte. Il Sistema Camerale deve valorizzare i territori e le imprese per favorire lo sviluppo economico di questa importante città che guarda ormai verso il Mare. Il nostro impegno sarà volto a supportare nel modo migliore questa nuova prospettiva.Con il nostro Osservatorio Nazionale sull’Economia del Mare – OsserMare – insieme al centro studi Tagliacarne di Unioncamere, siamo arrivati all’undicesima edizione del Rapporto Nazionale.Uno strumento sempre più evoluto che ci permette di verificare i movimenti dei mercati del Sistema Mare Italiano fissando in modo scientifico e inequivocabile le dinamiche di questo importante macrosettore”.

Il focus

“Come area geografica– ha spiegato Testa – studiamo tutti i comuni che rientrano nel perimetro delle aree costiere che riguarda, oltre ai comuni litoranei, anche tutti quei comuni che hanno almeno il 50% del loroterritorio entro un raggio di 10 km dal mare. In Italia abbiamo 1.166 comuni che vi rientrano, di cui,645 litoranei (tipo Latina) e 521 ricadenti nelle aree costiere, dove vive il 34,2% di tutta la popolazione nazionale e si produce il 31,3% di tutta la ricchezza nazionale. Volendo analizzare il nostro territorio, nel Lazio ci sono 30 comuni nelle aree costiere, di cui 24 litoranei, 16 di questisono comuni della nostra provincia di cui 12 litoranei. In questi 30 comuni vive il 64,1% della popolazione dell’intera regione e si produce il 78,6% di tutta la ricchezza regionale.Nello specifico, il Valore Aggiunto diretto è pari a 52,4 mld che a loro volta producono indirettamente altri 90,3 mld con un moltiplicatore pari ad 1,7 che sommati fanno 142,7 mld che sono pari all’8,9% di tutta la ricchezza nazionale”.

Entrando nel dettaglio del Lazio, Testa ha evidenziato: “Nel Lazio, pur avendo un moltiplicatore leggermente inferiore a quello nazionale pari ad 1,6, il valore creato direttamente è pari a 10,6mld; sommato a quello indiretto che è pari a 16,6 mld crea un Valore Aggiunto totale di 27,3 mld che rappresenta il 15,2% di tutta la ricchezza della regione. Questo a riprova del peso dell’Economia del Mare nella nostra regione. Analizzando solo l’incidenza che la ricchezza creata direttamente ha sul totale dell’economia, il Lazio con un’incidenza diretta del 5,9% si piazza al terzo posto a livello nazionale dopo la Liguria e la Sardegna: per quanto riguarda Latina, con un’incidenza del 3,6%,si piazza al 42esimo posto fra le province, mentre è seconda a livello regionale dopo Roma che con il 6,8% si piazza al 14esimo posto a livello nazionale. Da qui dobbiamo dedurre che avendo Latina il 50% dei Comuni litoranei della regione ha grossi margini di crescita. Dando uno sguardo ai numeri in termini di occupazione, nel Lazio il numero di occupati nell’Economia del Mare incide per il 7% sul numero totale di occupati che ci fa posizionare al secondo posto, subito dopo la Liguria, a livello nazionale.Latina, con un’incidenza del 6,1%, si piazza al 24esimo posto fra tutte le provincie Italiane e nel Lazioè seconda a Roma che con una incidenza dell’8% è al 14esimo posto. In termini di imprese, nel Lazio abbiamo 35.241 imprese che pesano per il 5,8% sull’intera economia regionale. Latina con 4.403 imprese si piazza al 14esimo posto fra le province in Italia, prima c’è Roma con 30.120 imprese”.

Turismo del Mare asset trainante

“Parlare di turismoper la provincia di Latina – ha aggiunto Antonello Testa – significa parlare di Economia del Mare e di turismo marino.Un solo dato: l’85% del valore aggiunto turistico della provincia viene dalla componente marina, contro il 79% del dato medio regionale e il 38,5% del dato medio italiano.Secondo le valutazioni condotte dall’Istituto Tagliacarne, il valore aggiunto diretto del turismo marino (componente ricettiva) e delle attività connesse (attività sportive e ricreative) è di 230 milioni, in altri termini parliamo di oltre il 53% dell’economia del mare. Più del doppio in termini di incidenza rispetto a Roma (25,4%) che rappresenta la prima provincia italiana per valore assoluto dell’economia del mare, e di gran lunga superiore al dato medio italiano che è di poco più il 30%. Se poi consideriamo anche la capacità di attivazione sugli altri settori (moltiplicatore) il valore del turismo marino e dei settori collegati sale a 607 milioni di euro, il 55% del valore aggiunto diretto e indiretto complessivo dell’economia del mare di Latina, contro una incidenza del 32% del dato medio italiano e del 29,4% dell’economia del Lazio.In particolare, Latina è la prima provincia laziale (33-esima su scala nazionale) per incidenza del valore aggiunto del turismo marino e delle attività connesse sul totale economia, pari all’1,9% (media Italia: 1,0%).Una componente molto resiliente alla quale dobbiamo guardare per strutturare le strategie di crescita per il prossimo futuro”.

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