“L’ossessiva ricerca di una neutralità climatica rischia di creare una vera e propria tragedia sociale. È il tema che ho affrontato nel mio intervento questa mattina in sessione plenaria al Parlamento di Strasburgo. Il divieto, da qui a pochi anni, dei motori a combustione voluto dal Green Deal interesserà famiglie, territori, lavoratori e l’industria automobilistica, richiedendo ingenti investimenti pubblici e privati.
Non posso dunque nascondere di essere fortemente preoccupato per il fatto che, a fronte di valutazioni politiche precoci, i costi economici, industriali, sociali e ambientali della transizione siano stati sottovalutati. Oltre ad avere costi proibitivi per la maggior parte dei cittadini europei, i veicoli a batteria non sono del tutto a “zero emissioni” per l’ambiente: inoltre, bisognerebbe porsi serie domande sulle nostre reti elettriche e sulle scarse infrastrutture di ricarica attualmente esistenti.
Ancora una volta, se non si inverte la rotta e non si affronta il tema della neutralità climatica con un po’ di sano realismo, a pagare il conto della miopia dei burocrati europei saranno le famiglie e le imprese. Come Lega e Gruppo ID continueremo a batterci affinché dall’Europa arrivino scelte di buon senso e non puramente ideologiche”. Lo afferma in una nota l’europarlamentare della Lega Gruppo ID Matteo Adinolfi