Primo concerto dell’anno e prima standing ovation per la ripresa delle attività di Suoni Oltre Confine, la stagione di Musica da Camera di Minturno.
Il freddo dell’ultimo fine settimana non ha scoraggiato il pubblico minturnese – pubblico che oramai si è allargato a tutto il golfo – che ha riempito come oramai è consuetudine la sala del Liceo Leon Battista Alberti, con oltre duecentoquaranta presenze per accogliere il debutto del Trio Antares a segnare un ennesimo sold out per la rassegna.
Il concerto, introdotto da Filippo Simonelli di Quinte Parallele, ha guidato gli ascoltatori in un intenso viaggio all’interno di due capolavori della musica dell’Ottocento, il Notturno d897 di Schubert e il Trio op. 8 n. 1 di Brahms. Musica cronologicamente lontana da noi, sicuramente, ma che l’esecuzione dell’Antares ha reso prossimo a noi, capace di comunicare in maniera sempre espressiva il messaggio profondo di queste densissime pagine di musica.
Dal canto loro, Paolo Andreoli, Margherita Succio e Cesare Pezzi possono dire di aver avuto un debutto memorabile in tutti i sensi: una sala piena, un pubblico attento e una standing ovation come si vedono di rado, merito anche della capacità comunicativa magnetica dei musicisti e dal piglio con cui hanno affrontato la serata e creato un rapporto con i presenti. Il bis ha concluso la serata in maniera quasi dolorosa, con il pubblico che ha atteso molto anche dopo l’ultimo applauso per andarsene, nella speranza di poter godere ancora di un bis inatteso, magari. Nonostante questo, il pubblico dell’Aula Magna Bisegna, trasversale a tutte le generazioni e alle formazioni, ha lasciato il proprio posto con un senso di soddisfazione oltre che di curiosità ed attesa per le prossime iniziative in cartellone.
Per la prossima serata non ci sarà da attendere molto, per fortuna: la stagione di Suoni oltre Confine prosegue il prossimo 18 febbraio, con il funambolico concerto del duo pianistico di Adriano Leonardo Scapicchi, Francesco Bravi. Quattro mani su un solo pianoforte per esplorare alcune delle pagine più ricche ed enigmatiche del Novecento musicale europeo, una data da segnare in calendario.