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Successo per l’incontro tra Walter Veltroni e gli studenti del “Manfredini” di Pontinia

Un’ora di dialogo sincero ed intenso, attraverso il quale Veltroni ha esortato i ragazzi ad avere fiducia nel futuro

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Una giornata da incorniciare. Per l’intera comunità educante dell’Istituto Comprensivo Manfredini di Pontinia l’incontro con lo scrittore e regista Walter Veltroni si è rivelato un momento di straordinario valore didattico ed educativo. Dopo il saluto del Dirigente Scolastico, dottoressa Michela Zuccaro, e alla presenza di diversi rappresentanti dell’Amministrazione Comunale, i ragazzi hanno introdotto il confronto con Veltroni mostrando un video – realizzato per l’occasione – attraverso il quale raccontare all’importante ospite il progetto Da che parte stare, un percorso dedicato al concetto di legalità declinato in diversi campi d’applicazione.

Proprio per la sensibilità e l’attenzione rivolta al mondo dei bambini e degli adolescenti, gli alunni si sono aperti all’autore di libri come Tana libera tutti, la biografia di Sami Modiano, didocufilm (I bambini sanno) capaci di portare all’attenzione dei grandi i pensieri e lesorprendenti intuizioni dei più piccoli, e articoli nei quali emerge con lucida consapevolezza la difficolta di un’interazione autentica tra gli adulti e i ragazzi in una fase come quella attuale in cui le conseguenze della pandemia e le tensioni geopolitiche contribuiscono, al di là delle reciproche intenzioni, a erigere barriere difficili da aggirare.

Un’ora di dialogo sincero ed intenso, attraverso il quale Veltroni, rispondendo alle domande dei discenti, li ha esortati ad avere fiducia nel futuro, investendo nel sapere e lasciando alle emozioni lo spazio che meritano, sempre e comunque. Una lezione di vita (e di stile) che resterà nella memoria dei partecipanti a cui l’ex sindaco di Roma ha ricordato il valore della memoria storica e la necessità di impegnarsi, tutti – nessuno escluso -, se davvero si vuole offrire ai ragazzi un futuro che non sia quello che molti di loro percepiscono oggi, un posto, cioè, dove il disinteresse e la superficialità di chi li circonda non li porta a vedere nulla di buono.

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