CNA: Superbonus, quasi 50mila imprese non riescono ad effettuare le cessioni. Oltre 5 miliardi di euro i crediti nei cassetti fiscali delle aziende. Un volume raddoppiato rispetto alla scorsa primavera passando dal 35% al 75% attuale. Ad evidenziarlo un’indagine della CNA. Anche molte imprese del territorio della filiera delle costruzioni in difficoltà.
Non passa giorno che come associazione non registriamo richieste di aiuto da parte delle aziende che praticano lo sconto in fattura per intervenire sul sistema bancario e monetizzare le cessioni. L’indagine condotta dalla CNA spiega Giuseppe Cannavale presidente di CNA Latina mette in luce le enormi difficoltà in cui sta versando, a causa di incertezze normative, uno dei settori trainanti della nostra economia. Ogni giorno di più la situazione peggiora per questo diventa urgente un intervento chiarificatore e funzionale alla cessione da parte del governo.
Quanto emerso dall’indagine della CNA su un campione rappresentativo del settore è una fotografia preoccupante, con un quadro in marcato peggioramento rispetto alla rilevazione realizzata a maggio scorso. Nell’indagine si stima che ammontano a oltre 5 miliardi di euro i crediti nei cassetti fiscali delle imprese che hanno riconosciuto lo sconto in fattura e non monetizzati attraverso una cessione. Un volume raddoppiato rispetto alla scorsa primavera.
Emblematica risulta la percentuale di imprese con cassetto fiscale pieno da almeno 5 mesi: era il 35% a maggio mentre oggi sfiora il 75%. Inoltre è aumentata la platea delle imprese che detiene crediti superiori a 100mila euro (dal 45 al 54,5% del totale).
Il problema, continua Cannavale, è che per le imprese è sempre più difficile individuare soggetti disposti ad acquisire i crediti legati ai bonus per l’edilizia e lo scenario continua a peggiorare poiché la paralisi della cessione dei crediti fiscali provoca pesanti impatti su tutto l’indotto considerato che queste imprese finiscono per ritardare il pagamento dei fornitori oltre che ad avere problemi nel pagare tasse e imposte con il risultato di vedere sospesi i cantieri in essere.
Chiediamo ai rappresentati istituzionali del territorio di farsi portavoce presso il Governo della necessità di assumere con urgenza un intervento straordinario per consentire alle decine di migliaia di imprese di svuotare i cassetti fiscali altrimenti non solo il sistema dei bonus non sarà più utilizzato dalle imprese ma in molti casi si rischia la loro chiusura con effetti pesantissimi sul nostro tessuto economico e sociale