Home Attualità Tatuaggi e Percing, la CNA di Latina al fianco degli operatori

Tatuaggi e Percing, la CNA di Latina al fianco degli operatori

I corsi di aggiornamento hanno la durata di 10 ore e sono obbligatori per evitare le sanzioni previste dalla norma regionale

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Tatuaggi e Piercing: Un nuovo mestiere tra tradizione e innovazione. La CNA di Latina al fianco degli operatori del settore per tutelarne la professione. Al via i corsi di aggiornamento per evitare le sanzioni previste dalla legge regionale numero 2 del 3 marzo 2021 concernente: “Disposizioni relative alle attività di tatuaggio e piercing”. Multe da € 2.000 a € 10.000 per le attività che non adempiono agli obblighi formativi in materia igienico – sanitaria.

Negli ultimi anni, il tatuaggio e il piercing sono passati dall’essere semplici forme di espressione personale a veri e propri mestieri in continua crescita. Da tendenza e moda estetica, a ricerca di identità e appartenenza, nel contesto di globalizzazione attuale sono tante e diverse le ragioni sociali, culturali e psicologiche, alla base della scelta di tatuarsi. L’Istituto Superiore della Sanità attraverso un’indagine tesa a certificare il fenomeno ha identificato in 7 milioni le persone in Italia tatuate (il 12% della popolazione). Solo nel 2022 questo mercato ha generato un indotto di oltre 300 milioni di euro segnando un vero e proprio boom tra i giovani professionisti e gli appassionati.

Questi antichi simboli culturali, usati da migliaia di anni per raccontare identità e storie personali, le prime testimonianze risalgono a 5.000 mila anni fa, oggi si sono trasformati in professioni strutturate e regolamentate, grazie a una crescente domanda e a normative specifiche. A livello nazionale si contano 7.605 imprese con cica 9.428 addetti nel settore poco meno di 6 anni fa questo dato si attestava intorno alle 4.000 aziende. Un rapido sviluppo che interessa anche la nostra Provincia dove sono circa 100 le attività attualmente censite.

A tali numeri e dati di grande impatto si affiancano problematiche che impattano sul potenziale di crescita del settore. In primo luogo, c’è l’assenza di una normativa nazionale e di un profilo professionale e formativo uniforme da regione a regione, infatti l’unico riferimento esistente sono le circolari del Ministero della Salute n.2.9 e 2.8 del 1998. In questo vuoto normativo sono le regioni a disciplinare le attività. Il Lazio, grazie alla legge regionale n. 2 del 2021, con uno standard formativo di 800 ore, è una delle regioni italiane più avanzate in termini di percorso per l’accesso alla professione. In altre regioni italiane bastano corsi di poche ore in altre ancora non sono previsti percorsi formativi come nel caso della Val d’Aosta.

Tornando al Lazio la legge regionale 2/2021 prevede che gli operatori che esercitano le attività di tatuaggio e piercing sono tenuti a partecipare periodicamente a corsi di aggiornamento, con particolare riferimento a quelli relativi all’area igienico-sanitaria nonché ai diversi rischi per la salute e per l’apparato cutaneo, organizzati anche dalle associazioni di settore. Il mancato aggiornamento determina anche una sanzione amministrativa da € 2.000 ad € 10.000.

La CNA, con l’obiettivo di tutelare le imprese del settore anche dalla concorrenza sleale con particolare riferimento a casi di abusivismo, attraverso il coinvolgimento dell’ASL sta programmando per il mese di novembre le prime sessioni. I corsi di aggiornamento hanno la durata di 10 ore e sono obbligatori per evitare le sanzioni previste dalla norma regionale e per tutelare la salute e sicurezza dei lavoratori e dei clienti.

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