Home Spettacoli e Cultura Teatro dialettale a Sermoneta, doppio appuntamento il 22 e 23 giugno

Teatro dialettale a Sermoneta, doppio appuntamento il 22 e 23 giugno

Secondo fine settimana al Belvedere con la rassegna “Sermonet'Amo e i suoi fratelli”, giunta alla sesta edizione

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Secondo fine settimana di appuntamenti con il teatro dialettale a Sermoneta. La rassegna “Sermonet’Amo e i suoi fratelli”, giunta alla sesta edizione, vedrà altri due appuntamenti con altrettante commedie brillanti. L’appuntamento è alle 21 al Belvedere, nel centro storico di Sermoneta, a ingresso gratuito.

“Abbiamo avviato un percorso di valorizzazione del dialetto quale identità culturale e sociale di una comunità, attraverso il concorso “Sermonet’Amo in poesia” con il coinvolgimento degli studenti di Sermoneta, in collaborazione con l’Archeoclub e l’Istituto comprensivo Donna Lelia Caetani, e con la rassegna teatrale “Sermonet’Amo e i suoi fratelli”, un ciclo di quattro spettacoli teatrali recitati nei vari dialetti”, spiega il sindaco Giuseppina Giovannoli. “Crediamo fortemente in questo tipo di iniziative, perché contribuiscono a rinsaldare il legame con le nostre radici e la nostra storia. Il dialetto fa parte del patrimonio immateriale di una comunità e vogliamo continuare a promuoverlo e a preservarlo”.
La manifestazione è finanziata dall’Amministrazione comunale di Sermoneta e dalla Regione Lazio nell’ambito de “Le forme dell’Arte” e inserita nel cartellone estivo “Sermoneta Estate 2024”, è organizzata dalla compagnia teatrale Dritto & Rovescio presieduta da Pietro Rafaiani e con la direzione artistica di Eleonora Mugnai.

Questo sabato 22 giugno andrà in scena “Le tre sorelle” diretta da Rosario Matrone, a cura del Gruppo teatrale Santa Maria Goretti. Gran finale con i padroni di casa: la compagnia teatrale Dritto e Rovescio di Doganella domenica 23 giugno metterà in scena “48: morto che parla” scritta e diretta da Eleonora Mugnai, in dialetto di Sermoneta.
“Siete tutti invitati a partecipare – conclude il sindaco Giovannoli – per assaporare la sonorità e le sfumature dei vari dialetti, sermonetano compreso”.

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