Le associazioni Assium, A.R.T.E., Assocall, Assocontact, Consumerismo e Oic hanno promosso un’azione congiunta e condivisa per denunciare pratiche illegali e fraudolente di telemarketing a danno non solo degli utenti, ma anche degli operatori che agiscono in modo trasparente. Lo scorso 18 luglio, presso la sala delle Conferenze Stampa della Camera dei Deputati a Roma, Assium ha partecipato alla conferenza-denuncia, in cui le associazioni hanno fornito una serie di consigli validi come prima difesa dalle telefonate del telemarketing abusivo e dal furto di dati.
Stop alla fuga di dati privati di utenti di luce e gas dai gestori pubblici
Le associazioni hanno sottolineato davanti alle istituzioni e all’ onorevole Luciano Ciocchetti lo scarso livello di sicurezza nella tutela dei dati relativi ai contratti delle utenze e hanno richiesto mediante sottoscrizione di una interpellanza parlamentare sottoposta al Governo – interventi immediati soprattutto in previsione della fine del mercato tutelato previsto per il 10 gennaio 2024, come per esempio un fermo stop alle tecniche con le quali un sottobosco nocivo di players riesce ad avere accesso ai dati personali delle utenze private (POD, consumi, numero di telefono, indirizzo di fornitura, ecc.) per formulare offerte – il più delle volte fraudolente o comunque non autorizzate. Assium, nella persona del presidente Federico Bevilacqua, era presente a nome di tutte le società e dei professionisti iscritti alla prima associazione italiana del settore, che ha la missione di divulgare e promuovere la figura professionale dell’Utility Manager certificato UNI 11782:2020, in grado di agire con competenza e responsabilità nella gestione dei contratti di fornitura. “Questo esposto ha segnato un passo in avanti verso la riconquista della dignità professionale e la ricostruzione della reputazione del settore dell’utility management, arrivata ormai sottoterra – ha commentato Federico Bevilacqua durante la conferenza stampa – Il settore non è marcio, ma vanno individuate ed eliminate le mele marce. Insieme al Garante e alle istituzioni, possiamo accelerare il processo e dare sicurezza ai consumatori e dignità ai professionisti del settore dell’Utility Management”. A fine conferenza, i rappresentanti di ciascuna associazione – oltre al presidente di Assium, Federico Bevilacqua, sono intervenuti Diego Pellegrino – portavoce di A.R.T.E, Leonardo Papagni – Presidente di Assocall, Lelio Borgherese – Presidente di Assocontact, Luigi Gabriele – Presidente di Consumerismo e Gianluca Di Ascenzo – Presidente di Oic –, hanno sottoscritto l’interpellanza parlamentare e fornito delle regole semplici e chiare, da diffondere ai cittadini, per difendersi dalle telefonate del telemarketing abusivo e dal furto di dati.
Le regole
- Richiamare sempre il numero da cui si è ricevuta la telefonata: Se dall’altra parte c’è un soggetto, registrato al ROC (Registro Operatori di Comunicazione), che si presenta con un numero rintracciabile, allora potete fidarvi perché è un soggetto che fa pubblicamente il suo mestiere con caratteristiche previste dalla legge.
- Fare una prima ricerca sul sito Contact Center dell’AgCom: Se il soggetto è legale, il suo numero di contatto sarà rintracciabile mediante il sito dell’AgCom, che riporta l’elenco pubblico degli operatori di comunicazione.
- Bloccare i numeri non registrati: dopo aver fatto le dovute ricerche mediante i canali sopra citati, e dopo aver verificato che il numero non è registrato regolarmente, basta bloccarlo, per non ricevere più chiamate.
- Chiedere all’operatore telefonico come ha ottenuto i dati personali forniti: Se non c’è risposta o c’è risposta elusiva, siamo di fronte a persone che lavorano in modo criminale. In tali situazioni, il cittadino ha il diritto inalienabile di poter richiedere la cancellazione immediata dai contatti, senza scuse o temporeggiamenti.
- Mai dire sì alle richieste degli operatori telefonici: molte truffe, soprattutto ai danni dei cittadini più anziani, sono avvenute perché il rispondente diceva sì alle richieste fatte dai call center.
- Contattare e affidarsi a un Utility Manager certificato: Oggi sono più di 500 i professionisti che hanno ottenuto, richiedendola in modo volontario, la certificazione secondo la norma UNI 11782:2020, la quale attesta che non solo quella persona è preparata, formata, competente sull’argomento utenze ed energia, ma anche che opera nella legalità, essendo registrato a un albo. Questo presuppone prendersi la responsabilità del proprio operato, in quanto se il codice deontologico non viene rispettato, rischia di poter essere radiato. – Fonte www.dire.it –