Il testimone di giustizia di Foggia, Domenico Solazzo, verrà portato a Roma per essere interrogato nel corso di un incidente probatorio dalla magistratura capitolina che indaga sul tentato omicidio del capomafia foggiano Antonello Francavilla e del figlio minorenne, avvenuto a Nettuno. Padre e figlio rimasero feriti gravemente il 2 marzo proprio a Nettuno dove il boss sta scontando gli ultimi mesi di una condanna a 14 anni agli arresti domiciliari. Per il duplice tentato omicidio è il carcere dal 2 agosto scorso Antonio Fratianni, di 56 anni, imprenditore edile foggiano che avrebbe sparato al boss per non restituire un prestito da 600 mila euro ricevuto proprio dal clan Francavilla per costruire un palazzo in città.
Il collaboratore di giustizia ha già riferito agli inquirenti di aver appreso da Michele Ragno, che insieme ad Emiliano Francavilla (fratello di Antonello e come lui al vertice della batteria mafiosa) lo minacciò di morte, la dinamica del duplice ferimento di Nettuno. Fratianni – secondo la ricostruzione – si recò a casa di Francavilla e, quando quest’ultimo si voltò per preparargli un caffè, l’imprenditore fece fuoco ferendo gravemente il capomafia e il figlio 15enne. L’incidente probatorio è fissato nell’aula bunker del carcere di Rebibbia. Il testimone ha già deposto sul tentato omicidio di Fratianni sventato dalla Polizia la sera del 26 giugno e che, un mese dopo, portò all’arresto di sei esponenti del clan Francavilla, tra cui proprio Michele Ragno. Il clan voleva infatti uccidere Fratianni sia per non aver restituito i soldi che, soprattutto, per aver tentato di uccidere Francavilla e il figlio.