Importanti passi avanti per l’annosa vicenda dei terreni appartenenti al patrimonio disponibile del Comune di San Felice Circeo ricadenti nella giurisdizione territoriale del Comune di Sabaudia, dichiarate definitivamente in proprietà esclusiva del Comune di San Felice Circeo con sentenza della Corte d’Appello di Roma – sezione Quarta Civile n. 4753/2021, coperta da giudicato con l’emanazione della Sentenza R.G. n. 7618/2023 della Suprema Corte di Cassazione – Sezione II Civile. Si tratta di terre che insistono nei comprensori denominati Mezzomonte, Molella, Palazzo, Pero Amaro, Infangone, Carnarola, Fornaci, Pantano del Lauro, Veronica, Cassone e Bagnara. Dopo l’approvazione da parte del Consiglio Comunale delle modalità e dei criteri di affrancazione (deliberazione n°25/2023), l’Ente ha dato seguito all’iter e nella giornata odierna, sul sito istituzionale (www.comune.sanfelicecirceo.lt.it) è stata pubblicata la modulistica da utilizzare, approvata con deliberazione della Giunta comunale n°190/2023. È bene precisare che non è stata prevista una data di scadenza per la presentazione delle domande.
I cittadini interessati alla sistemazione delle terre, pertanto, possono presentare domanda utilizzando preferibilmente il modello pubblicato sul sito istituzionale dell’Ente. Inoltre, mediante una scheda di calcolo preimpostata con i parametri fissi da implementare a cura del richiedente con i dati specifici del lotto da affrancare, è possibile una preliminare conoscenza dell’ordine di spesa prevista per l’affrancazione. Il foglio di calcolo riguarda esclusivamente i terreni che risultano qualificati da PRG di Sabaudia come destinati all’agricoltura o assoggettati a vincoli idrogeologici, sismici, paesistici o altro che ne determinino l’inedificabilità. Per i terreni qualificati come edificati o edificabili da PRG di Sabaudia, invece, le domande di affrancazione saranno esaminate solamente quando il Comune di San Felice Circeo approverà una perizia che attribuisca il valore venale al metro quadrato in relazione alla destinazione urbanistica delle varie zone. Tale disposizione è stata prevista per rendere omogeneo e limitare la discrezionalità di calcolo del capitale di affranco.
Sul sito dell’Ente, oltre alla modulistica, è indicato l’elenco della documentazione che dovrà essere allegata all’istanza. Si tratta di un concreto e importante passo in avanti per l’intera collettività e soprattutto per i numerosi cittadini che da anni attendono risposte concrete rispetto alla questione dei cosiddetti “terreni contesi”.