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Tiero (FdI): “Bene iniziativa per le vittime di abusi e violenze, estendere il progetto alle province”

"L’iniziativa lodevole, avviata in due Municipi di Roma Capitale, a mio avviso è da estendere a tutti i territori della nostra regione"

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“Abbiamo ascoltato con molto interesse i promotori del progetto per la prevenzione della violenza di genere chiamato ‘Ask Angela’, nell’ambito dell’audizione su questo tema, richiesta dalla collega Emanuela Droghei. Il progetto “Ask Angela” è stato introdotto nel 2016 in un bar della contea di Lincolnshire, in Inghilterra, è stato importato da alcuni mesi anche in Italia. L’iniziativa lodevole, avviata in due Municipi di Roma Capitale, a mio avviso è da estendere a tutti i territori della nostra regione. Nei locali aderenti al progetto, contrassegnati da un logo all’ingresso, una persona bisognosa può entrare e “chiedere di Angela”: un messaggio in codice per il commerciante che è in grado di fornire assistenza alla vittima di episodi di violenza, molestie e abusi.

Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.

Rivolgo un ringraziamento per la partecipazione all’audizione al vicequestore di Roma Alessandro Minnucci, in rappresentanza del questore, dottor Carmine Belfiore e al commissario di PS Fabrizio Petrucci. Ho apprezzato in particolare il lavoro svolto dalle forze di polizia in termini di formazione e di controllo del territorio. Considero importante la disponibilità della Questura capitolina per la creazione di corsi di addestramento. Così come intendo ringraziare i promotori dell’iniziativa, Valeria Strappini, rappresentante di Confcommercio Settore Litorale, nonché Silvia Fiorucci, presidente della commissione pari opportunità del X° Municipio, entrambe intervenute nel corso dell’audizione, insieme a Roberta Galimberti, responsabile dell’associazione ‘La voce per Eco’. L’obiettivo è di coinvolgere il maggior numero di pubblici esercizi rafforzando la rete tra comunità imprenditoriale e residente. Inoltre, sono dell’idea che occorrerà interessare tutte le associazioni di categoria, le Questure, le scuole e le associazioni che gestiscono le sale cinematografiche. Come pure lo stesso mondo sanitario, in particolare la professione degli psicologi potrà dare un contributo importante alla creazione di una rete di supporto a questo progetto”.

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