“Ho condiviso la richiesta avanzata dal consigliere comunale di Latina, Mario Faticoni, presidente della commissione Attività produttive del capoluogo pontino, che nei giorni scorsi ha rivendicato la necessità di tutelare anche le attività e le botteghe delle Città di Fondazione come Latina (fondata nel 1932), Aprilia (1935), Pontinia e Sabaudia (1934), ma anche Colleferro (1935) e Pomezia (1938)”.
Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, vice portavoce regionale di FdI e presidente della commissione Sviluppo economico e Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio.
“Ho il piacere di annunciare la presentazione di una proposta di legge regionale che consentirà ad attività importanti e rinomate di Latina e delle città di fondazione di poter ricevere la giusta considerazione da parte della Regione Lazio. Con la modifica della legge regionale 1 del 10 febbraio 2022 si punta a dare la possibilità di promuovere e valorizzare le botteghe storiche esistenti anche nelle cosiddette ‘città di fondazione’. Si tratta di centri di più recente formazione, sorte circa 80-90 anni e che comunque rappresentano ormai un pezzo di storia del nostro Paese.
La bottega storica, e con essa la cultura artigianale andrebbero protette con le stesse risorse e la medesima energia con le quali vengono tutelati i monumenti di una città.
Il provvedimento vuole promuovere e valorizzare le produzioni, le conoscenze e le pratiche di eccellenza, tutelando i mestieri a rischio di estinzione.
Occorre riaffermare il valore e l’importanza degli antichi mestieri e del lavoro artigiano, per favorire la sopravvivenza e il ritorno delle botteghe artigiane, e promuovere l’avvicinamento e la formazione dei giovani in questo settore, che può offrire importanti opportunità occupazionali. Ciò vale per le città con grandi tradizioni storiche come pure per le realtà sorte lo scorso secolo e che ormai rappresentano un patrimonio culturale, artistico e storico del nostro Paese.
Le botteghe rappresentano un pezzo fondamentale della storia e della cultura del nostro territorio. Un simbolo sociale che non può essere cancellato ma che anzi deve essere tutelato con tutto l’impegno politico possibile. Per questa ragione e più in generale, auspichiamo che, al per il comparto delle botteghe storiche, siano avviate ulteriori e concrete iniziative che ne proteggano la sopravvivenza.
In Regione stiamo lavorando assiduamente per fare gli interessi del commercio e dei vari settori del mondo produttivo. Esprimo soddisfazione per lo stanziamento di 2,4 milioni di euro per la salvaguardia e valorizzazione delle botteghe e attività artistiche, dei mercati e delle fiere di valenza storica, nonché delle attività storiche di commercio su aree pubbliche. Colgo l’occasione per ringraziare l’assessore Roberta Angelilli per la sensibilità e la determinazione dimostrata nel sostenere questi ‘tesori preziosi’ che custodiscono la storia, la tradizione e l’identità della nostra regione”.