“La presidenza della commissione Sviluppo economico e attività produttive è sicuramente una responsabilità importante. Personalmente non vedo l’ora di iniziare a lavorare. Si tratta di una commissione che tocca diversi settori. Pensiamo al commercio, alle start-up, all’artigianato, all’industria, alla tutela dei consumatori, alla ricerca e all’innovazione. In particolare credo che innovazione e internazionalizzazione siano fattori chiave del successo delle imprese. C’è la necessità di sostenere l’espansione estera delle imprese laziali, ma al tempo stesso attrarre nel Lazio gli investimenti esteri. Penso che tra le priorità vi sia quello di potenziare gli interventi a favore delle startup innovative, medie e medio-grandi aziende con operazioni internazionali consolidate e ad elevato potenziale. Si tratta di una commissione strategica che ha competenza anche sullo sviluppo economico del litorale e sull’economia del mare, ambito assolutamente strategico. Soprattutto in una provincia come quella di Latina, che vive anche di turismo e della risorsa costiera. Penso ad esempio all’enorme peso che ha il piano di utilizzazione degli arenili, uno strumento di programmazione e regolamentazione del bene demaniale per fini turistici. Il Lazio è la terza Regione italiana per incidenza sul Pil dell’economia del mare ed è quella con il più alto numero di aziende del comparto. Ma questa commissione ha davvero un grande lavoro davanti a sé” Lo dichiara in una nota Enrico Tiero, presidente della commissione Sviluppo economico e attività produttive, start-up, commercio, artigianato, industria, tutela dei consumatori, ricerca e innovazione del Consiglio regionale del Lazio.
“C’è la possibilità di incidere su fronti nuovi come l’open innovation – continua – Lo scopo è quello di favorire e incentivare la crescita e sostenere le nuove imprese, ma anche dare forma e sostegno a idee innovative. Concentrare quindi le attenzioni su altri settori come bioscienze, aerospazio, audiovisivo, industria culturale, creativa digitale, agroalimentare, green e circular economy, i settori tradizionali del made in Italy (design, moda e artigianato artistico) e delle filiere e dei distretti produttivi del Lazio. Come credo nella necessità di lavorare per la semplificazione degli iter autorizzativi, combattendo la piaga della burocrazia. Sul piano del metodo considero prioritario creare le condizioni per un gioco di squadra. Con tutti i componenti della commissione come pure con le associazioni di categoria che saranno sempre coinvolte nelle audizioni dell’organismo consiliare. Non meno strategica è l’agricoltura. Un settore che mi vede da sempre in prima fila. Occorrerà lavorare per tutelare le imprese, favorendo le produzioni tipiche e di qualità, rafforzando le filiere; contrastando le lungaggini burocratiche che ostacolano quotidianamente le attività agricole. Rivendico il mio impegno costante e la mia vicinanza alla ruralità e al mondo venatorio. In commissione mi batterò per favorire le loro istanze, come promesso in campagna elettorale. È mia intenzione stimolare l’amministrazione regionale a procedere con la valorizzazione e l’attuazione della legge sulla filiera corta e a km 0, che può avere importanti riflessi soprattutto sul piano locale. Mi impegno sin da ora a portare avanti progetti che possano sviluppare fonti energetiche rinnovabili fondamentali per la nostra comunità. Un tema che riguarda sia la commissione Ambiente di cui faccio parte che ovviamente la commissione Sviluppo economico, che presiedo.
“Infine credo sia sacrosanto dare la giusta attenzione alla commissione Affari europei e internazionali di cui sono membro. In tale contesto si affrontano temi di stretta attualità, come per esempio il monitoraggio sull’utilizzo dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati a Roma e alla regione Lazio. A questo compito va aggiunto anche quello per nulla secondario dell’indirizzo per la concessione di contributi alle amministrazioni pubbliche relativamente ad iniziative finalizzate alla promozione dell’integrazione europea. Il poter far parte di questo così alto contesto istituzionale mi inorgoglisce. Ma allo stesso modo mi sento investito di una grande responsabilità: quella di fare come sempre gli interessi dei cittadini. Come prima, anzi più di prima” conclude Enrico Tiero.