Figura anche il nome di una persona residente a Cisterna tra i coinvolti in un maxi traffico internazionale di stupefacenti scoperto e smantellato nelle scorse ore Comando Provinciale della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile di Napoli.
Parliamo di qualcosa come sette tonnellate di cocaina l’anno che dal sud America arrivavano in Australia passando per Napoli. Sono in tutto 28 le ordinanza di custodia cautelare emesse a carico di altrettante persone. Per loro l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e riciclaggio. A capo dell’organizzazione ci sarebbe il narcotrafficante Raffaele Imperiale arrestato nelle scorse giornate a Dubai dopo un lungo periodo di latitanza.
La grande rete gestita era gestita Dubai: la droga partiva via mare dal Sud America, viaggiava all’interno di alcuni container, grazie all’ausilio di un gruppo paramilitare colombiano, per arrivare nei principali scali marittimi commerciali europei.
A questo punto entravano in azione organizzazioni di nordafricani che operavano nei porti di Rotterdam, Anversa e in Irlanda dove lo stupefacente veniva inviato, via terra nascosto nei rimorchi di autotrasportatori complici. Ed è qui secondo le indagini che entrava in gioco anche il 49enne cisternese. Lui era uno dei corrieri dell’organizzazione. I corrieri in base a quanto ricostruito dagli inquirenti, sapevano già dove e a chi consegnare il carico di droga, con depositi e capannoni già stabiliti, ubicati in Campania, Calabria, Emilia Romagna e Lazio. Parte della “coca” finiva nel mercato italiano, attraverso la cessione a clan camorristici campani.