Torna l’ora solare: cosa cambia e il perché del passaggio

L’ora legale ‘è nata’ a Londra nel 1916, quando la Camera dei Comuni approvò il cosiddetto British Summer Time

La notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre torna l’ora solare. Lancette indietro di un’ora dunque, che dalle 3 del mattino torneranno sulle 2. Finiscono così i pomeriggi di luce autunnali che lasceranno spazio a quelli più bui, tipici dell’inverno. L’ora solare durerà fino a domenica 31 marzo 2025, quando si tornerà a quella legale.

Cosa cambia con l’ora solare?

In sostanza, si torna all’ora ‘normale’ della Terra. Domenica dormiremo un’ora in più, ma fino al ripristino dell’ora legale avremo un’ora di luce in meno durante il giorno. Diversi studi hanno dimostrato che nei giorni successivi al passaggio da ora solare a legale e viceversa, si può avvertire l’effetto jet lag, ossia qualche disturbo dovuto all’alterazione sonno-veglia.

Perché il passaggio da ora solare a quella legale?

L’Europa ha stabilito che nell’ultima domenica di marzo si passi all’ora legale, ovvero si porti l’orologio in avanti di 60 minuti. L’ora legale ‘è nata’ a Londra nel 1916, quando la Camera dei Comuni approvò il cosiddetto British Summer Time, che implicava lo spostamento delle lancette un’ora in avanti durante l’estate. Anche l’Italia aderì all’iniziativa, così come altri Paesi, perché in tempo di guerra il risparmio energetico era fondamentale. Nel corso degli anni fu sospesa, abolita e ripristinata diverse volte. Dal 1996, furono stabiliti in Italia i tempi dell’ora legale, ufficializzati da una legge nel 2010: inizio alle 2 del mattino dell’ultima domenica di marzo per terminare alle 3 del mattino dell’ultima domenica di ottobre. Mandare avanti le lancette degli orologi per risparmiare energia elettrica è un’idea nata dalla guerra, che trova ancora più validità oggigiorno. – Fonte Agenzia Dire www.dire.it –

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