Il maltempo che qualche settimana fa ha imperversato sulla nostra penisola ha dato origine a piogge intense e grandinate, spesso accompagnate da forti trombe d’aria. È il caso, ad esempio, del tornado vicino Cavallino Treporti (Venezia) degli inizia di agosto, o ancor prima, quello che si è abbattuto a Cernusco sul Naviglio, alle porte di Milano. Questi impetuosi fenomeni meteorologici sono diventati sempre più frequenti in Italia. Ma cosa sono precisamente i tornado? Sono differenti dalle trombe d’aria?
Cosa sono i tornado
I tornado sono colonne d’aria verticali, a forma di imbuto, in rapida rotazione. I loro venti possono raggiungere oltre i 400 km orari. Chiamati anche trombe d’aria, si originano durante i temporali e sono spesso accompagnati da grandine e piogge forti. Spesso sono ‘preannunciati’ da un cielo scuro e nuvole nere temporalesche che si addensano. Sono riconoscibili dalla loro forma a imbuto, che parte dall’alto (come se scendesse dalle nuvole) e colpisce il terreno. Sono accompagnati da un forte rumore, simile al suono di un treno in corsa. Durano in media tra i 5 e i 15 minuti, anche se in alcuni casi si sono esauriti dopo un’ora. La velocità media di un tornado è di 50km orari, ma possono raggiungere anche i 100 e oltre km orari. Una volta che si sviluppano, distruggono tutto ciò che incontrano sul loro cammino.
I tornado più distruttivi sono generati dalle cosiddette supercelle, ovvero la forma più violenta di temporale.
Oltre per la loro potenza distruttiva, i tornado sono pericolosi anche perché non sempre sono visibili, a causa della forte pioggia o delle nuvole basse che ne oscurano la visuale. In altri casi, invece, si sviluppano così rapidamente che il preavviso è davvero minimo, se non proprio nullo, impossibilitando azioni preventive.
Sebbene i tornado si manifestino in molte parti del mondo, sono gli Stati Uniti la zona più colpita. In particolare, la cosiddetta ‘Tornado Alley’, una regione formata da alcuni Stati della parte centrale degli USA, è la sede delle più potenti e distruttive trombe d’aria. – Fonte www.dire.it –